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Parco scientifico e tecnologico, cosa dice l’accordo tra San Marino e APSTI

da Redazione

L’APSTI è l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani. La scorsa settimana il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli ha sottoscritto un accordo triennale di collaborazione con APSTI per di il nascente Parco Scientifico e Tecnologico di San Marino. Ecco cosa prevede l’accordo.

SAN MARINO – L’APSTI è l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani. Raggruppa oltre trenta poli scientifici, tutti i principali, dunque un punto di riferimento fondamentale per chi fa ricerca, sviluppo e innovazione nella Penisola. Fixing ve ne aveva parlato diversi mesi fa, con una lunga intervista esclusiva ad Alessandro Giari Presidente dell’APSTI e del Polo Tecnologico di Navacchio, in provincia di Pisa. Bene, l’intervista la ritrovate CLICCANDO QUI (è apparsa sul numero 31, agosto 2011); Alessandro Giari invece lo potevate trovare qualche giorno fa a passeggio nelle strade del centro storico di San Marino, in direzione di Palazzo Mercuri, dove è avvenuta la firma sull’accordo quadro tra l’Associazione dei PST e la Repubblica di San Marino.
L’accordo, di durata triennale, individua l’Associazione e il Polo di Navacchio quali interlocutori diretti del Titano per la “progettazione preliminare del modello organizzativo-funzionale del parco sammarinese”.

Un importante passo avanti, dunque, nella realizzazione di un progetto che ha tutte le possibilità di rappresentare una svolta per l’economia sammarinese, se la politica riuscirà almeno stavolta ad essere all’altezza delle aspettative. Un passo avanti che Fixing aveva già annunciato nell’intervista di cui sopra.

La firma in calce al testo – anche questo lo potete scaricare integrale CLICCANDO QUI – è quella dello stesso Giari e del Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli, ed è avvenuta (nella foto, di Filippo Pruccoli) alla presenza del Segretario di Stato alla Cultura, Romeo Morri.

 

L’accordo

Cosa prevede l’accordo? Dopo una lunga premessa, che riepiloga le tappe salienti del cammino che ha portato a questo matrimonio, l’art. 1 specifica che questa cooperazione e collaborazione internazionale deve portare alla “migliore attuazione e sviluppo del progetto di un PST italo – sammarinese che possa evolvere verso un vero e proprio hub internazionale”. E la suggestione delle potenzialità di un accordo di questo tipo, date dall’internazionalità di San Marino era già stata anticipata a Fixing da Giari, che aveva parlato di un fattore che rende il nascente parco italo-sammarinese “un attrattore di investimenti più che appetibile”.

Gli obiettivi che sono stati prefissati sono i seguenti: la creazione e lo sviluppo di nuova impresa ad alto contenuto tecnologico; lo sviluppo di aggregazioni tra PMI e tra queste ed i Centri di ricerca; l’attrazione di nuovi investimenti sul territorio di riferimento; lo sviluppo di linee di prodotti tecnologici per lo sviluppo innovativo del territorio (art. 2).

L’APSTI, tramite il Polo di Navacchio, avrà il compito di coordinamento, attuazione e monitoraggio dell’accordo, “affinché le attività vengano svolte in una logica unitaria ed organica”.

Tre le fasi operative, recita l’art. 3, in cui saranno coinvolte diverse professionalità “con esperienza nella progettazione, avvio e sviluppo di PST ed Incubatori, proveniente dal network di APSTI, che lavoreranno di raccordo ed in raccordo con i referenti della Repubblica di San Marino”.

Al fine dell’attuazione del progetto, ciascun PST individuato collaborerà con APSTI, attraverso Polo Navacchio SpA, per lo svolgimento di parti di attività, contribuendo, nel settore di competenza e specializzazione, al buon fine dell’accordo.

 

Dichiarazioni

“L’accordo – hanno spiegato in conferenza stampa i Segretari Marco Arzilli e Romeo Morri – costituiste un passo concreto e immediatamente operativo nel percorso di definizione del Parco internazionale, così come era stato previsto anche nel programma di Governo”. L’Intesa profila un iter che ha preso avvio l’anno passato e che prevede la definizione delle linee strategiche e del piano di fattibilità, con l’obiettivo di “fare presto facendo bene”, come ha precisato il Segretario all’Industria.
“Tale accordo – ha aggiunto il Segretario Arzilli – rappresenta per noi la direzione verso il nuovo modello di sviluppo, una grande opportunità per il Paese, che permetterà di dare risposte alle imprese già presenti, ma anche a quelle che decideranno di investire in territorio sammarinese”.
“San Marino – ha spiegato dal canto suo il Presidente Alessandro Giari – non viene visto come competitor, bensì come prezioso alleato per creare sinergie e punti di forza, nella massima condivisione del progetto. L’Italia, infatti, potrà mettere a disposizione le sue competenze in una logica non solo di servizio ma di cooperazione, in quanto principale partner di riferimento. Altri attori protagonisti nel percorso di concertazione sono le Istituzioni, l’Università e i cosiddetti portatori di interesse, ovvero imprese o gruppi di esse”.

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