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Diario della crisi del 23 marzo 2012

da Redazione

Hai messo un’altra tassa Supermario Monti, la macchina va ormai a champagne più che a benzina, e io allora la macchina la uso solo in casi eccezionali. E vado in autobus. E come me tantissime altre persone.

di Saverio Mercadante

Hai messo un’altra tassa Supermario Monti, la macchina va ormai a champagne più che a benzina, e io allora la macchina la uso solo in casi eccezionali. E vado in autobus.

Trentacinque milioni di auto in Italia rischiano di rimanere orfane. Romani, fiorentini, torinesi e milanesi si sono messi in fila per acquistare abbonamenti e biglietti con un boom di richieste fino al 30 per cento in più rispetto al 2010.

Nei primi due mesi del 2012, secondo dati dell’Unione petrolifera, il calo cumulato (diesel più verde) rispetto allo stesso periodo del 2011, è stato del 20 per cento. Ogni pieno di carburante, rispetto ad un anno fa, costa, invece, fino a 30 euro in più, pari a circa 120 euro di aggravio mensile. Anche il mio collega afferma perentorio: “Il pieno di gas mi costava 15 euro, ora 28”.

In Cina, invece, qualcosa di molto, molto, importante non cresce più: le case. Vendite e prezzi ai minimi dal 2006, quando le banche hanno incominciato a raccogliere i dati. Il valore si è ridotto del 20% anno su anno nei primi due mesi dell’anno. Due terzi dei centri urbani sono in crisi. E se la Cina si ferma, la Crisi taglierà a fette globali il resto del mondo.

La Germania fuori dall’euro? Ma va là. “Il costo per pagare il conto dei paesi più deboli è nettamente inferiore rispetto a quello di un ritorno al marco”. Lo afferma Thomas Kaegi, di UBS Wealth Management Singapore. Il forte apprezzamento che registrerebbe la divisa tedesca rappresenterebbe un duro colpo per il sistema produttivo.

Intanto in Sicilia generano mostruose idee. Da Sebastiano Di Betta, assessore regionale al Territorio, è arrivata la proposta di mettere in vendita il 40% delle spiagge balneari ancora non a pagamento dell’isola per dare più spinta al turismo siciliano. “Vogliamo creare occupazione e sviluppo”. No, vogliono calpestare la bellezza. Della Sicilia.

 

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