Lo CSIR, il Comitato sindacale interregionale che si occupa della drammatica situazione dei frontalieri alza il tiro. Chiede al Governo di San Marino di abrogare il famigerato art. 56 della Finanziaria, annuncia un’assemblea a breve e promette una grande manifestazione in Italia entro fine anno.
di Saverio Mercadante
SAN MARINO – “C’è molto da lavorare anche sul fronte sammarinese. Anche qui la situazione non è certamente felice. Dopo due tavoli di lavoro sul frontalierato, dopo che hanno sempre dichiarato da giugno a settembre che sulla fiscalità ci sarebbe stata eguaglianza di trattamento tra lavoratori sammarinesi e italiani, il Governo ci ha fatto sapere che la riforma fiscale sarà posticipata e quindi sarà riproposto anche per il prossimo anno l’articolo 56 ( il taglio nelle busta paga dei frontalieri delle spese per la produzione per il reddito, la famigerata super tassa, ndr)”. Gianluca Montanari (nella foto), presidente del CSIR è molto netto, molto duro, sulle ultime decisioni del governo. “Insomma – prosegue – è un anno che lavoriamo su questo punto, sull’identità di trattamento fiscale, una questione che va al di là della riforma fiscale, che coinvolge i rapporti tra Italia e San Marino, Pizzolante ha alzato gli scudi sulla questione, e il Governo va a riproporre di nuovo un problema che crea così forti attriti. Non si può. Io invito il governo ad abrogare al più presto l’articolo 56. E nell’assemblea che faremo con i lavoratori frontalieri al massimo tra una settimana, una settimana e mezzo, verrà certamente affrontato il tema e sarà proposta una manifestazione a sostegno dell’abrogazione dell’articolo 56”.
Proroga della franchigia
“I deputati italiani sulla proroga della franchigia per i frontalieri sono abbastanza fiduciosi dopo aver interloquito con membri autorevoli del governo Berlusconi ma certamente non possono garantire”. L’analisi di Montanari intervistato da Fixing martedì mattina (nel pomeriggio dello stesso giorno il governo Berlusconi ha perso di fatto la maggioranza alla Camera dei deputati e l’ipotesi più probabile sembrano le elezioni anticipate addirittura a fine gennaio, al massimo agli inizi di febbraio, dopo una rapidissima approvazione delle legge sulla stabilità) risultava abbastanza sconfortante sugli esiti a breve del pressing che dovrebbe portare alla proroga della franchigia.
“Il Comune e la Provincia – ha riassunto Montanari – si sono detti disponibili ad inviare una lettera pro franchigia subordinata all’approvazione di una convenzione che regoli la materia, il Segretario di Stato Mussoni ha incontrato Sacconi che si è reso disponibile a spingere per la risoluzione della questione, noi, abbiamo già spedito una lettera sull’argomento alle due commissioni finanze e bilancio nella quale chiedevamo anche di essere ricevuti, ma non è stato possibile purtroppo”.
“Il CSIR dopo il tavolo di confronto della scorsa settimana a Rimini si è riunito, e abbiamo deciso come accennavo prima, che entro un paio di settimane al massimo convocheremo un’assemblea dei lavoratori frontalieri. In quella occasione faremo il punto della situazione e con ogni probabilità ci sarà l’annuncio della convocazione di una manifestazione per la proroga della franchigia. Decideremo lì dove farla e come farla. Al Coordinamento dei frontalieri – continua Montanari – faccio l’invito di aderire alle iniziative che il CSIR e il sindacato proporranno senza rivendicare primogeniture, andando al di là delle polemiche, altrimenti l’attenzione dell’opinione pubblica si catalizzerà sulle divisioni invece che sulle questione serissime da risolvere”.
La manifestazione si farà in ogni caso in Italia. Per la restituzione delle spese per la produzione per il reddito sembra che il governo sia indirizzato a restituire il 50 per cento per i redditi inferiori ai trentacinquemila euro. Molto probabilmente il recupero avverrà nella busta paga di gennaio 2012. Il presidente del CSIR Montanari ci tiene molto a sottolineare che comunque “continua a permanere la discriminante del trattamento fiscale ed economico tra lavoratori. I frontalieri ancora per un anno dovranno subire questa ingiustizia che non ha nessuna giustificazione e inasprirà senz’altro i rapporto tra Italia e San Marino con i media a cavalcare questa situazione. C’è un sistema da riprogettare in collaborazione con l’Italia e si vanno a riproporre situazione così inaccettabili?”.