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San Marino Card, ai clienti piace E ai commercianti?

da Redazione

Parliamoci chiaro: ai clienti la San Marino Card piace. Piace sapere che basta un piccolo gesto, quello di tirare fuori la carta blu, per assicurarsi uno sconto e quindi un trattamento privilegiato. Piace sapere che in tempo di crisi c’è la possibilità di rimpinguare il salvadanaio.

Parliamoci chiaro: ai clienti la San Marino Card piace. Piace sapere che basta un piccolo gesto, quello di tirare fuori la carta blu, per assicurarsi uno sconto e quindi un trattamento privilegiato. Piace sapere che in tempo di crisi c’è la possibilità di rimpinguare il salvadanaio. Ma ai commercianti sammarinesi (e qui per semplicità allarghiamo il concetto a chi ha una qualsiasi attinenza con la vendita al dettaglio, dagli artigiani agli spacci aziendali) la SMaC piace altrettanto? I numeri farebbero pensare di no. Attualmente gli esercenti che fanno parte del circuito sono circa 330, meno di un terzo di quelli che potrebbero, anzi dovrebbero, aderire. Perché abbiamo iniziato all’insegna della franchezza e sullo stesso stile vogliamo proseguire: la San Marino Card è un progetto voluto per fornire un piccolo aiuto alle famiglie ma anche per far girare l’economia. Elargire un piccolo sconto al cliente aiuta la fidelizzazione (lo sanno bene quei pochi commercianti che erano nel circuito e poi ne sono usciti, e adesso ne vedono le conseguenze), equivale ad una coccola, funziona due volte se lo sconto SMaC viene abbinato ad un’ulteriore scontistica del negozio. In teoria non dovrebbero servire corsi di marketing ad hoc per rendersene conto (o forse sì?). Ma la SMaC potrà funzionare al meglio, con un ritorno per tutti, solo quando i commercianti, tutti i commercianti, comprenderanno che essere nel circuito non solo è un dovere morale, ma anche una reale convenienza.

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