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Made in, vittoria italiana in Europa

da Redazione

Arriva l’etichetta europea, e dirà dove è stato fabbricato ogni prodotto nato fuori dai confini dell’Unione. Una vittoria italiana all’Europarlamento.

Arriva l’etichetta europea, e dirà dove è stato fabbricato ogni prodotto nato fuori dai confini dell’Unione.
Il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi il progetto di risoluzione sul “Made in” che prevede la creazione di un sistema di etichettatura per l’indicazione dell’origine dei prodotti importati nell’Ue da Paesi terzi. Nelle votazioni sugli emendamenti sono stati cancellati dall’obbligo di etichettatura con la provenienza i prodotti farmaceutici, le lenti a contatto e le lenti per occhiali.
I prodotti interessati dal regolamento sono quelli tessili, farmaceutici, gli strumenti di lavoro, rubinetteria e mobili; sono esclusi i prodotti agricoli e ittici. “Tutti settori – ha precisato il viceministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso – nei quali finalmente le aziende italiane giocheranno ad armi pari, combattendo il fenomeno della concorrenza sleale”.
L’etichetta – che potrà essere anche in lingua inglese – andrà sul prodotto, a meno che non lo danneggi e, per quelli impacchettati, sia sul bene che sulla confezione. In caso di violazione delle regole, sono previste anche sanzioni. Il testo approvato dal Parlamento passa ora all’esame del Consiglio e, una volta trovato l’accordo, le nuove regole entreranno in vigore in tutta l’Ue un anno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Avrà durata di 5 anni, dopodiché bisognerà decidere se rinnovarlo o modificarlo.
Il nuovo Regolamento avrà lo scopo di informare correttamente i consumatori europei circa il paese d’origine di diverse categorie di merci. Con l’adozione definitiva di questo Regolamento la legislazione Ue si allineerà con quella dei partner commerciali più importanti come gli Stati Uniti, il Canada, la Cina, l’Australia, determinando il rilancio dell’economia.
Vittoria italiana anche per Andrea Ronchi, Ministro per le Politiche Europee: “Il via libera del Parlamento europeo al regolamento per l’etichettatura obbligatoria delle merci di provenienza extra UE rappresenta una vittoria per il Sistema Italia e testimonia che questo Paese è ancora capace di unirsi in una battaglia importante e strategica, facendo squadra”.
Positivo pure il commento che arriva da Confindustria, che in una nota dichiara di aver accolto con piena soddisfazione il voto positivo del Parlamento Ue, “un esito superiore alle migliori aspettative”.
Purtroppo non accade spesso, ma questa volta l’Italia può finalmente vantare una vittoria vera, davvero sudata e a misura degli interessi non solo della sua industria manifatturiera, in particolare delle produzioni di alta qualità, ma anche dei consumatori che, grazie al marchio d’origine dei prodotti in arrivo dai paesi terzi, potranno fare scelte più trasparenti e consapevoli.
Una vittoria tanto più significativa in quanto avviene in un settore, quello della politica commerciale, nel quale finora hanno regolarmente prevalso gli interessi dei paesi nordici, molto più sensibili alla logica del commercio e dei servizi, meglio se a prezzi stracciati, a scapito di quelli dell’industria e dei paesi del Sud. E non solo.
a cura della Red. Ec.
 

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