Home FixingFixing In tutta Italia è tempo di “Unico”

In tutta Italia è tempo di “Unico”

da Redazione

Il 30 settembre scade il termine per inviare il modello.

In Italia, mancano pochi giorni al 30 settembre, termine per inviare il modello “Unico” in tempo utile. Si tratta del modello con il quale i contribuenti invieranno, in via telematica, all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2009. La data è tra gli appuntamenti fiscali più importanti perché interessa circa 11 milioni di italiani – a cui se ne aggiungono altri 4 milioni che dovranno presentate anche le dichiarazioni relative all’Irap e Iva – che potranno mettersi in regola con il Fisco utilizzando diversi modelli: “Unico persone fisiche” (Pf) che può essere sostituito anche da “Unico mini” per quanti hanno posizioni più semplici, “Unico enti non commerciali” (Enc), “Unico società di capitali enti commerciali ed equiparati” (Sc) ed “Unico società di persone” (Sp). Sono obbligati a presentare il modello “Unico” i contribuenti tenuti sia alla dichiarazione dei redditi sia alla dichiarazione Iva. I soggetti che non hanno la partita Iva possono usare “Unico mini”, destinato a chi non ha un sostituto d’imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio, come i datori di lavoro di colf, badanti, giardinieri o autisti. Le dichiarazioni possono essere trasmesse direttamente dai contribuenti, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate Fisconline o Entratel, oppure possono essere consegnati agli uffici delle Entrate anche rivolgendosi agli intermediari abilitati (es.: professionisti, associazioni di categoria, Caf). Il 30 settembre è una data topica anche per i contribuenti distratti. Infatti, chi avesse scoperto eventuali mancati pagamenti alle scadenze ordinarie dei mesi di giugno, luglio e agosto, può rimediare utilizzando il ravvedimento operoso per fruire di una riduzione delle sanzioni. In particolare, va compilato un nuovo modello Unico (anche per chi ha presentato il modello 730/2010), barrando la casella “Correttiva nei termini” in cui è possibile esporre redditi non dichiarati in tutto o in parte o mettere in evidenza oneri non indicati in quello originario. Buone notizie anche per chi avesse versato in più come il contribuente che ha omesso d’indicare nel 730, delle spese deducibili o detraibili. Questi crediti, infatti, possono usarsi per compensare altri tributi e/o contributi.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento