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Riforma ammortizzatori sociali Come funzionerà  a San Marino

da Redazione

Anticipazione di San Marino Fixing, in distribuzione oggi (on line sfogliabile e scaricabile in Pdf gratuitamente sul nostro sito): dal primo maggio entrerà in vigore la nuova riforma degli ammortizzatori sociali. Una riforma che non piace per niente agli imprenditori sammarinesi, che tocca sette punti principali. L’analisi approfondita del testo parte questa settimana dalla CIG, la Cassa Integrazione Guadagni.

Di Alessandro Carli

 

Primo maggio 2010. E’ questa la data in cui la riforma sugli ammortizzatori sociali entrerà in vigore. La nuova legge vedrà importanti modifiche ai vecchi istituti e l’introduzione di nuovi, accorpati ora in una sola norma quadro. Sette, in estrema sintesi, i punti principali: cassa integrazione; mobilità; disoccupazione; misure per l’occupabilità; sistema integrato del buon lavoro; sanzioni; finanziamento/contribuiti.
Esaminiamo i diversi istituti, a partire dalla CIG. La Cassa Integrazione interesserà tutti i settori, eccezion fatta per le organizzazioni associative, le attività sportive di natura professionistica, di lavoro temporaneo e di lavoro domestico. Durante i periodi di CIG il dipendente continua a maturare tutti gli emolumenti contrattuali (ferie, gratifica natalizia, T.F.R.). I limiti di durata verranno calcolati sul biennio per un massimo di 2.088 ore nell’arco dei due anni.
Per beneficiare del trattamento di integrazione salariale – che non potrà essere richiesto per un periodo inferiore a due giorni – il dipendente dovrà aver maturato un periodo minimo contributivo di cinque mesi consecutivi, pari ad almeno 100 giorni validi agli effetti previdenziali, presso lo stesso datore di lavoro.
La retribuzione dovrà essere calcolata “al netto dei contributi dovuti corrisposta ai lavoratori quale media oraria giornaliera ponderata dei periodi di attività precedenti alla concessione del trattamento utili alla maturazione del diritto, nel rispetto del limite individuato dalla media mensile delle ore lavorate” e avrà due diverse tabelle: per la causa di “forza maggiore” sarà bloccata all’82% della retribuzione mentre per le cause di “Crisi di mercato” e “Riqualificazione professionale, riconversione produttiva, ristrutturazione organizzativa” seguirà tre differenti step: 82% per il primo trimestre, 78% per il secondo trimestre, 72% per il terzo trimestre, per un totale di 9 mesi.
Nei prossimi numeri di Fixing l’analisi delle altre “voci”.
 

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