Il corso di specializzazione organizzato da San Marino RTV in collaborazione con la Fondazione San Marino e con il CFP.
Di Alessandro Carli
“Professione Reporter”, esattamente come il titolo del film diretto dal Maestro Michelangelo Antonioni (“Abbiamo deciso di puntare su una comunicazione molto diretta, e il titolo di questa pellicola ci è sembrato decisamente indicato. Inoltre la parola ‘reporter’ è più incisiva rispetto a ‘inviato speciale’. L’idea però è quella di offrire un’informazione di qualità, una qualità che deve attestarsi anche nella Repubblica” spiega il Direttore Generale di San Marino RTV Carmen Lasorella). Ma con una profonda diversità: nella pellicola il protagonista è Jack Nicholson, che veste i panni di un famoso giornalista lanciatissimo nella professione e che, ormai sazio e annoiato dalla vita, scopre un giorno l’opportunità di ricominciare tutto daccapo. Nel corso di specializzazione organizzato da San Marino RTV in collaborazione con la Fondazione San Marino e con il Centro di Formazione Professionale, i protagonisti sono invece 26 persone (più due osservatori) che – a partire dallo scorso novembre e sino a luglio, il venerdì pomeriggio e tutta la giornata di sabato – stanno affrontando 23 materie e 300 ore di lezioni, condotte con piglio e professionalità da firme illustri, direttori di testata, dirigenti di scuole di giornalismo, esponenti istituzionali e del mondo accademico. Un’occasione di confronto e insegnamento per chi ha scelto la difficile missione di raccontare calamità, rivoluzioni, rapimenti, guerre ed evacuazioni in giro per il mondo. Davvero numerosissimi gli aspetti affrontati durante corso: dalle funzione, le insidie, il fascino e le regole del mestiere al web, satellite, digitale, radio, televisione, passando attraverso il grande quotidiano, quello locale, la stampa periodica, l’agenzia, il foto-giornalismo, la deontologia professionale e elementi di diritto pubblico, la privacy e il diritto di cronaca, eccetera. Insomma, tutte le nozioni che servono ad un giornalista per affrontare – in maniera adeguata – il ‘mare nostrum’ dell’informazione. “Non voglio immaginare un futuro dove il reporter stia dietro ad una scrivania o davanti a un computer – racconta il Direttore Generale di RTV Carmen Lasorella -. Questo mestiere ha le sue regole che non cambiano, anche se a volte si dimenticano. Tuttavia la professione deve cambiare, deve aggiornarsi, deve comprendere il dominio delle tecnologie. Gli scopi illustrati nell’impostazione del corso erano e restano validi: offrire formazione giornalistica di qualità e portare giornalismo di qualità nella Repubblica di San Marino. Ci eravamo impegnati a questo e in questa direzione stiamo continuando”. Rientra quindi in questa logica “Professione Reporter – incontri con il professore”, il format ‘pensato’ dalla Direzione di RTV: tutti i mercoledì sera – dalle 21 alle 21.30 e per 15 puntate su San Marino RTV – la luce rossa è accesa su un’intervista individuale realizzata in uno studio costruito come il set di una corrispondenza da luoghi di crisi. Il Direttore Generale della televisione di Stato conclude che, nonostante la posizione logistica del Monte e nonostante l’offerta che si può trovare in Italia, il corso di specializzazione – non potendo offrire il praticantato ai partecipanti – ha deciso di puntare su qualcosa in più: la qualità. Qualità a 360 gradi: dalla scelta dei docenti a quella delle materie di studio, sino ai partecipanti al corso, che sono stati accuratamente selezionati. Elementi, questi, che hanno portato il Comitato Direttivo a replicare l’esperienza anche nel 2010-2011.
