Anche la Repubblica di San Marino partecipa alla grande festa universale dell’Expo di Shanghai. "Il nostro padiglione – spiega il Commissario Mauro Maiani – è stato onorato della presenza di Savina Zafferani, ambasciatore sammarinese in Cina". Ma la vera festa del Titano a Shanghai è prevista il 4 giugno: alla presenza di una delegazione guidata dal Segretario al Turismo Fabio Berardi, il corteo con gli sbandieratori offrirà uno spettacolo unico ai visitatori.
L’attesa è finita: si apre ufficialmente il 1° maggio l’Expo di Shanghai, la “vetrina” del mondo. La manifestazione è costata alla Cina più delle Olimpiadi (siamo sull’ordine dei 5 miliardi di dollari) e si è aperta, il 30 aprile, con un vernissage per i Vip: oltre alle autorità cinesi, tra gli altri, anche il Presidente francese Sarkozy ed altre personalità internazioni invitate direttamente dalla Cina. La serata è stata impreziosita da una serie di spettacoli e dal meraviglioso gioco di luci dei fuochi d’artificio sul fiume Hangpu, per poi concludersi con una cerimonia protocollare che ha visto – tra i momenti di maggior risalto – l’alzabandiera ufficiale delle bandiere della Cina. “Il nostro Padiglione – spiega il Commissario Generale del Governo sammarinese per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010 Mauro Maiani – è stato onorato dalla presenza di Savina Zafferani l’ambasciatore sammarinese in Cina, che ha rappresentato il nostro Paese alla cerimonia di inaugurazione”. Il 1° maggio il padiglione biancazzurro – realizzato da AMstudio, un gruppo di professionisti di San Marino e di Milano rappresentati qui a Shanghai dal direttore dei lavori l’architetto Anthony Bucci – verrà inaugurato attraverso il celebre ‘taglio del nastro’. La ‘seconda festa’ tutta del Monte, il 4 giugno, quando una delegazione ufficiale guidata dal Segretario per il Turismo Fabio Berardi farà visita all’Expo per celebrare il giorno nazionale dedicato a San Marino, che offrirà uno spettacolo unico ai visitatori: bandiere e la parata del gruppo della Federazione Balestrieri Sammarinese. Le fasi di avvicinamento a Expo si sono presentate irte di difficoltà e ostacoli sia di natura economica che logistica e burocratica, come chiosa Maiani: “Abbiamo incontrato enormi difficoltà organizzative. L’enorme burocrazia cinese aggiunta al sistema di sicurezza messo in piedi per l’Expo – a maglie strettissime – hanno rallentato enormemente i lavori e reso la vita molto difficile a chi come noi doveva allestire un Padiglione con molto materiale che veniva da San Marino via nave. Comunque ce l’abbiamo fatta”.
