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Il turismo resta un volano per il futuro

da Redazione

Per il Titano è sempre un fattore chiave: vale il 25% del Pil. Malgrado la crisi dal 2007 crescono presenze e arrivi.

Quanto incide il turismo rivierasco su quello sammarinese? E il legame che unisce Rimini a San Marino è così vincolante? Di certo il turismo della Repubblica, che da circa un anno si può fregiare della preziosa entrata nel patrimonio mondiale dell’Unesco (le statistiche dicono che il “label” Unesco porti automaticamente il 30 per cento di turismo in più), recita un ruolo di primissimo ordine per l’economia di San Marino, contribuendo alla generazione del Prodotto Nazionale Lordo per un valore di circa il 25%. San Marino contribuisce in maniera evidente alla creazione di ricchezza per il settore del turismo italiano. I servizi erogati dagli operatori economici italiani ai turisti diretti a San Marino lo testimoniano: nel 2008 sono arrivati sul Titano 14.391 pullman turistici. Considerando una spesa per singolo viaggio pari a 380 euro, si stima che la spesa a favore dei noleggiatori italiani sia stata di circa 5,4 milioni di euro. A questa cifra si devo aggiungere altre voci di spesa come i taxi, i voli su Rimini, i tour operator e altri servizi. In scala più ampia, si può stimare in circa 10 milioni di euro la ricchezza generata per l’Italia dal turismo sammarinese. Nonostante le piccole dimensioni del Paese, bisogna considerare San Marino come un generatore di flussi turistici per l’Italia. Considerando 2,1 milioni il numero di visitatori che si sono recati sul Monte nel 2008 e ipotizzando che una quota del 20% di turisti sia attratta originariamente dall’offerta turistica di San Marino e visitino anche località italiane e che la loro spesa media sia pari a 57 euro per turista, si stima che il turismo sammarinese genera ulteriori ricadute sull’Italia per 24 milioni di euro. La capacità di attrarre turisti del sistema turistico di San Marino è stata storicamente messa in relazione all’attrattività della Riviera Romagnola. Oggi, invece, le dinamiche turistiche della Rivera romagnola e quelle di San Marino non appaiono più strettamente correlate. Infatti, se San Marino ha registrato una costante riduzione nel numero dei turisti, la Rivera al contrario ha visto una significativa crescita della propria attrattività turistica. In Riviera, infatti, il numero degli arrivi (numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi) dal 1995 al 2008 è passato da 4,4 milioni a 5,7 milioni, registrando una crescita del 28,6%. Come per il resto del territorio italiano, anche la Riviera ha subito una generica riduzione della permanenza media dei turisti. La presenza media (intesa come numero di notti trascorse) è infatti in leggero calo, da 9,4 notti a 7,6 notti 58. In questo scenario di minore presenza di visitatori sul territorio sammarinese, un segnale positivo è riscontrabile nella crescita registrata del numero delle presenze (numero di notti trascorse dal cliente nelle strutture ricettive) e di arrivi (numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi). Le strutture ricettive di San Marino, pur in presenza di una riduzione complessiva nel numero dei visitatori, hanno registrato a partire dal 2007 un’improvvisa crescita nel numero delle presenze e degli arrivi, confermata anche nel 2008, dove le prime hanno raggiunto una quota pari a 178 mila (contro le 80 mila presenze del 2006), mentre i secondi sono stati 115 mila (rispetto a circa 50 mila arrivi nel 2006).

 

How important is tourism on the Romagna Riviera for tourism in San Marino? And is the bond linking Rimini and San Marino so absolute? Certainly, tourism in San Marino, which already for a year has been able to boast a listing as a UNESCO World Heritage Site (and statistics show that this prestigious “label” automatically produces a 30% growth in tourism) plays a prominent role in the country’s economy, generating about 25% of Gross National Product. San Marino contributes very evidently in the creation of wealth for the Italian tourism sector, as shown by the services provided by Italian economic operators to tourists visiting San Marino – in 2008, 14,391 tourist coaches arrived in San Marino. Considering an expenditure for every single journey of €380, it is estimated that about €5.4m have been spent with Italian coach hire firms alone. To this figure we can add other items of expenditure, like taxis, flights to Rimini, tour operators and other services. On a broader level, the wealth generated for Italy by tourism in San Marino can be estimated at around €10m. Despite its small size, San Marino must be considered to be a generator of tourist flows for Italy. Considering a number of 2.1 million visitors to San Marino in 2008, and hypothesizing that some 20% of tourists are originally attracted by San Marino’s tourist offer but also visit Italian locations, and that each tourist spends an average of €57, it can be estimated that tourism in San Marino generates further economic benefits of €24m for Italy. Historically, the capacity of San Marino’s tourism sector to attract tourists has been long been associated with the attractions of the Romagna Riviera. Today however the touristic dynamics of the Romagna Riviera and of San Marino no longer seem so closely linked. In fact, while San Marino has experienced a constant reduction in the number of visitors, the Romagna Riviera has instead seen a significant increase in its power to attract tourists, with an increase in arrivals (meaning the number of persons staying at hospitality facilities) from 4.4 million persons in 1995 to 5.7 million in 2008, a growth of 28.6%. Like the rest of Italy, the Romagna Riviera has also seen a general reduction in average lengths of stay, with a decline in the number of nights spent in hospitality facilities from 9.6 to 7.6. Given this situation of fewer visitors to San Marino, one positive signal comes from the growth seen in the number of presences (number of nights spent at hospitality facilities) and arrivals (number of persons staying at hospitality facilities). San Marino’s hotels and other hospitality facilities, despite an overall reduction in the number of visitors, have seen a sudden rise in the number of presences and arrivals since 2007, a trend that was also confirmed in 2008, when there were 178,000 presences (compared to 80,000 in 2006) and 115,000 arrivals (about 50,000 in 2006).

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