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San Marino, Mularoni: la tecnologia entra nel Gruppo McLaren

da Redazione

A Woking le grandi piastrelle Pastorelli, consociata del Gruppo Del Conca. Intervista all’ingegner Enzo Donald Mularoni, che ha raccontato la lectio magistralis di David Cameron sull’importanza della manifattura.

 

 di Alessandro Carli

 

E’ una testimonianza diretta, quella che ha portato dall’Inghilterra – esattamente da Woking, piena terra d’Albione – l’ingegner Enzo Donald Mularoni (nella foto) dall’Inghilterra. Il CEO del Gruppo Del Conca infatti, nella seconda metà novembre, si è recato in Gran Bretagna, invitato all’inaugurazione del McLaren Production Centre alla presenza del primo ministro inglese David Cameron, del presidente della McLaren Ron Dennis e dei piloti del team di Formula Uno, Lewis Hamilton e Jenson Button. Disegnato dai pluripremiati Foster+Partners in condivisione con McLaren, la nuovissima struttura ospita la produzione e l’assemblaggio di tutti i futuri progetti di McLaren Automotive, incluso la MP4-C12, la supercar sportiva ad altissime prestazioni. “Durante le fasi progettuali e di costruzione del McLaren Production Centre – ha raccontato, davanti a un parterre du roi il presidente di McLaren Group Ron Dennis – eravamo consapevoli che bisognava creare uno spazio all’altezza della struttura già esistente, il McLaren Tecnology Centre. Trovare una soluzione che potesse vivere in simbiosi e in armonia con il MTC era una sfida ma sono particolarmente felice di dire che Foster+Partners è riuscito nell’intento di creare uno spazio che si integra armoniosamente con quello esistente e al contempo esistere autonomamente in un suo spazio unico e dedicato. E’ un merito dei nostri partner e della loro passione e adattabilità se siamo stati capaci di commutare questa visione condivisa in un così stupefacente e funzionale esempio di architettura. Gli sforzi di Pastorelli sono stati fondamentali nel portare questo lungo processo di progettazione e costruttivo ad una conclusione così soddisfacente”. Pastorelli, azienda del Gruppo Del Conca, ha fornito parte delle piastrelle. Enzo Donald Mularoni accompagna Fixing nelle pieghe più nascoste del progetto.

 

Ingegner Mularoni, quando è nata la partnership con McLaren?


“Quando abbiamo rilevato Pastorelli, nel 2003, era già in corso l’offerta con McLaren. Nel 2004 poi è stato ufficialmente inaugurato il McLaren Technology Centre, realizzato da Forsters+Partner. Il Centre occupa un intero parco a Woking, poco fuori da Londra. Per farlo, è stato indetto un referendum. In questa struttura sono state riunite le diverse attività che erano sparse sul territorio: sotto lo stesso tetto, quindi, sia il reparto di Formula Uno che quello legato alla tecnologia. McLaren, tranne piccoli esemplari, non aveva mai commercializzato vetture con il marchio. Hanno così deciso di mettere a frutto tutte le conoscenze, creando un business. Il nuovo stabilimento rappresenta davvero un punto di svolta”.

 

Cosa viene costruito, concretamente, all’interno del nuovo edificio?


“Lì dentro deve pulsare il cuore dell’uomo e delle automobili. In simbiosi. Ogni passaggio viene realizzato nell’edificio. Il meglio delle conoscenze tecnologiche della Formula Uno sono state trasferite sulla MC412C, un’auto da 600 cavalli. La monoscocca in carbonio, il sistema delle sospensioni indipendenti delle ruote, per esempio. Quest’ultimo non prevede le barre di torsione: le sospensioni cioè comunicano elettronicamente attraverso alcuni sensori. Si possono programmare gli stili di guida, andandole a mappare. Si può anche modulare il rumore del motore”.

 

Un edificio assolutamente all’avanguardia.


“E’ senza dubbio uno stabilimento da sogno: tutto bianco, insonorizzato, lucido. Si respira un’atmosfera ovattata: solo ogni tanto si sente il rumore del test sui rulli. E’ un ambiente particolarmente luminoso. Per il presidente di McLaren, Ron Dennis, dentro lo stabilimento deve esserci ordine e pulizia. In questa ricerca di perfezione e di cura del dettaglio, si deve poter vedere sul pavimento anche un capello”.

 

Un edificio che vede anche la presenza dei prestigiosi materiali firmati Pastorelli.


“Le piastrelle sono di Pastorelli, consociata del Gruppo Del Conca. Abbiamo fornito 310 mila pezzi, che ricoprono una superficie di poco superiore a 20 mila metri quadrati. Sono di colore bianco, di grandi dimensioni – 60×60 – in gres porcellanato a tutta massa. Levigato. Un prodotto realizzato su un progetto firmato direttamente da Norman Foster”.

 

All’inaugurazione, moltissimi ospiti illustri.


“Al taglio del nastro sono state invitate 150 persone: i vertici di McLaren, di Vodafone (sponsor delle vetture che corrono nel mondiale di Formula Uno, ndr) e degli sponsor tecnici. Ma anche giornalisti economici e architetti, e David Cameron. Il primo ministro inglese ha disaminato con attenzione e acume lo stato dell’arte del Paese. Per anni l’Inghilterra ha posto moltissima attenzione ai servizi, tralasciando la manifattura. Ha ammesso che il Paese si è illuso di aver avuto un primato nei servizi. Se perdi la produzione, perdi automaticamente il saper fare, che poi migra. In questo modo, lo Stato si impoverisce, causando anche una perdita dei posti di lavoro. una società senza manifattura è poco equilibrata. Cameron ha ammesso di essere favorevole a sostenere la manifattura, specie se è in grado di portare tecnologia ed innovazione. Ron Dennis ha parlato della visione dell’azienda: una vera lectio magistralis di strategia industriale. Dennis ha spiegato l’importanza delle competenze, e il trasporto delle eccellenze su piano industriale. La telemetria della McLaren viene utilizzata sia in Formula Uno che in Nascar. L’idea è quella di applicarla anche in tutti gli altri sport – bicicletta, atletica, eccetera – estendendola quindi anche all’uomo. Per la scienza che si occupa della medicina è interessante riuscire a fare alcune rilevazioni in un’ottica di ottimizzazione degli allenamenti”.

 

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