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Banche, è arrivata la firma sul contratto

da Redazione

Aumenti dello 0,50% per il 2009, del 5% nel triennio 2007-’09. Responsabilità e innovazione: “Il premio di produzione è qualificante”.

Dopo tanti visi bui che nei giorni scorsi hanno punteggiato le notizie che arrivavano da dentro e fuori il Paese, vedere quel panorama di sorrisi al lungo tavolo marrone della sede della BAC di Dogana dopo la firma sul rinnovo del contratto di lavoro del settore banche, faceva una certa impressione. Metteva di buon umore. Il settore più sotto la lente dei media nazionali e internazionali ha dato un segnale di compattezza, di responsabilità, all’interno di un confronto che ha dato risultati da tutti apprezzati con buona soddisfazione. “Entrambe le componenti erano orientate a raggiungere un obiettivo comune – ha dichiarato alla stampa il Presidente ABS Pier Paolo Fabbri – per dare un impulso di crescita allo sviluppo del sistema bancario in un momento turbolento e denso di difficoltà. Questo accordo può rilanciare il sistema ”. Dopo tre anni dalla scadenza del precedente contratto le Parti di fronte ad una situazione di eccezionale gravità hanno pensato bene che era ora di fare sistema, tutti insieme, con il contratto della responsabilità, come è stato definito. Il presidente Fabbri ha parlato di innovazione e ha sottolineato inoltre che “il premio di produzione legato ai risultati dell’impresa rappresenta un elemento che qualifica il contratto proprio perché vuole creare un legame ancora più forte con tutti i collaboratori”. Andando nel dettaglio il rinnovo contrattuale prevede una parte economica con aumenti per il triennio 2007/2009 del 5% su tutte le voci contrattuali, così spalmati: 1,5% per il 2007, 3% per il 2008 e 0,50% per il 2009. I Segretari di Csdl e Cdls, Giovanni Ghiotti e Marco Beccari unitamente alla Federazione Servizi, oltre ai ringraziamenti di rito hanno evidenziato anch’essi che si tratta di un accordo davvero responsabile. È evidente il riferimento al salario variabile, e in particolare all’aumento contrattuale dello 0,50% per l’anno 2009 anziché l’1,6% che era stato firmato al tavolo tripartito. E questo aumento di molto al di sopra del tasso d’inflazione che era stato voluto al tavolo tripartito, a tutt’oggi è tra gli aspetti che hanno fatto insabbiare la trattativa per l’altro rinnovo decisivo per il sistema economico sammarinese, quello del contratto dell’industria. Alla firma era presente ANIS che, come noto, con ABS ha un accordo di rappresentanza sindacale e più in generale di collaborazione e consultazione su tutte le problematiche delle imprese e dell’economia di San Marino. Presente in via eccezionale anche OSLA per il precedente rapporto di collaborazione con Assobank. ANIS si è unita alla soddisfazione per la riuscita di questa trattativa ed ha auspicato che si possano risolvere al più presto i diversi problemi che si sono accumulati e che rappresentano un vero pericolo per la sopravvivenza stessa di gran parte dell’economia sana del paese. ANIS in questa occasione non ha mancato di segnalare quello che a suo avviso è il problema strategico: l’interscambio tra Italia e San Marino, sul quale Assoindustria non può esimersi dal ricordare che servono risposte rapidissime. “Qualora da parte italiana non emergano concrete disponibilità – afferma una nota degli Industriali – verso le serissime proposte sammarinesi, ANIS ritiene indispensabili atti straordinari e dirompenti. “La situazione è giunta al limite, e il nostro Paese e tutte le imprese serie che vogliono continuare ad operare da San Marino non possono più aspettare”.

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