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Lo Stato dà “i numeri”: 40 milioni di titoli di debito

da Redazione

Scelto il tasso “misto”: fisso per i primi 2 anni, variabile per i successivi 8. Gli interessi saranno esentati dall’Imposta Generale sul Reddito.

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di Alessandro Carli

 

Appena è uscita la notizia, l’opinione pubblica ha un po’ strabuzzato gli occhi: titoli di debito pubblico nella Repubblica di San Marino? Dall’11 febbraio, data in cui è stato pubblicato sul sito del Consiglio Grande e Generale l’apposito Decreto Delegato (il numero 13 per la precisione), lo Stato ha “dato i numeri”, disponendo l’emissione di titoli del debito pubblico denominati “Repubblica di San Marino, Tasso Misto con cap, 23 marzo 2026” e soprattutto delineando tutte le caratteristiche, le scadenze, i tassi.

Come i nostri lettori già sanno (vedi Fixing numero 41 del 6 novembre 2015), lo Stato ha bisogno di soldi. I primi 40 dei 102 milioni complessivi di titoli obbligazionari che serviranno per “coprire” l’accensione di un mutuo a copertura del disavanzo di bilancio del 2013 (32 milioni), per finanziare lavori pubblici (30 milioni) e per il rafforzamento del Patrimonio di Vigilanza di Cassa di Risparmio (40 milioni) sono pronti per essere emessi.

Ma vediamo assieme i dettagli. I titoli “sammarinesi” sono a tasso misto, fisso per i primi due anni e variabile per i successivi otto anni fino alla scadenza, con applicazione di un massimo (cap) al tasso variabile riconosciuto, con pagamento periodico di interessi in forma di cedole semestrali posticipate e con rimborso del capitale in un’unica soluzione alla scadenza, ovvero anticipatamente, in caso di esercizio della facoltà di rimborso anticipato totale o parziale da parte dell’Emittente, ovvero l’Eccellentissima Camera della Repubblica di San Marino. Il valore nominale complessivo massimo dell’emissione è stata stabilita in 40 milioni di euro mentre il valore nominale unitario del titolo non frazionabile è di 1.000 euro, ovvero, spiega il Decreto Delegato numero 13 del 2016, “minor valore nominale unitario risultante in caso di esercizio della facoltà di rimborso anticipato parziale”.

Il numero massimo di titoli oggetto di emissione è di 40.000. Stabilita anche la data ufficiale della durata: il 23 marzo 2016, ovvero tra circa un mese. Poiché parliamo di titoli decennali, la scadenza è stata fissata per il 23 marzo 2026. Il prezzo di emissione e di rimborso a scadenza è del 100% del valore nominale unitario; la frequenza del pagamento della cedola è semestrale, quindi 23 marzo e 23 settembre.

 

TASSO FISSO PER I PRIMI DUE ANNI, POI VARIABILE

Sempre il DD stabilisce che il tasso fisso per le prime quattro cedole semestrali è pari al 2% annuo lordo.

Per quel che concerne il tasso variabile per le successive cedole semestrali fino alla data di scadenza, sarà “pari al tasso Euribor 6 mesi (base 360) aumentato di uno spread positivo pari all’1,50% su base annua, con tasso corrisposto comunque non inferiore allo 0% e non superiore al 4,50% su base annua”. L’eventuale prezzo di rimborso anticipato è del 100% del valore nominale rimborsato.

Il ruolo di agente di calcolo, ai fini della determinazione del tasso delle cedole semestrali variabili è affidato alla Banca Centrale della Repubblica di San Marino. Il parametro di indicizzazione del tasso delle cedole semestrali variabili è il tasso Euribor 6 mesi (base 360), rilevato dalla Banca Centrale il secondo giorno lavorativo antecedente l’inizio del periodo di godimento di ciascuna cedola semestrale di riferimento, “secondo il calendario TARGET2, pubblicato sulla relativa pagina sul circuito Reuters, ovvero, laddove tale pagina non sia disponibile, su un servizio informativo equivalente”.

Nell’ipotesi di mancata pubblicazione o cessazione definitiva di rilevazione del tasso Euribor 6 mesi (base 360), è riconosciuta alla Banca Centrale la facoltà di individuare un parametro sostitutivo che per caratteristiche sia ritenuto essere il più idoneo a sostituire l’originario tasso Euribor 6 mesi (base 360).

 

AGENTE PAGATORE SARÀ BANCA CENTRALE

La Banca Centrale della Repubblica di San Marino, in qualità di agente pagatore (ai sensi dell’art. 40 della Legge 29 giugno 2005 n. 96) interviene, per conto dell’Emittente, nel regolamento delle operazioni di sottoscrizione, di pagamento delle cedole e di rimborso dei titoli del debito pubblico.

 

COLLOCAMENTO: POSSONO ADERIRVI TUTTI

Il periodo di collocamento dei titoli del debito pubblico ha inizio alle 9 di lunedì 22 febbraio 2016 e termina alle 16 di lunedì 21 marzo 2016 ed è consentito esclusivamente nel territorio della Repubblica di San Marino. Il collocamento inoltre è aperto al pubblico dei risparmiatori, non essendo rivolto o riservato a predeterminate categorie di investitori.

 

INTERESSI E ALTRI REDDITI SARANNO ESENTI DALL’IGR

Gli interessi e gli altri redditi derivanti dai titoli del debito pubblico sono esenti dall’imposta Generale sul Reddito. Questa rappresenta un’agevolazione e un incentivo per i privati, a differenza dell’Italia, dove invece, nei confronti delle persone fisiche che detengono titoli di Stato, viene applicata un’aliquota del 12,5%.

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