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San Marino, licenze in 24 ore: la legge è passata

da Redazione

Tutti i controlli sono fatti ex post. Al Congresso resta una certa discrezionalità. Via libera anche al corposo testo normativo sull’efficienza energetica.

 

di Loris Pironi

 

Il Consiglio Grande e Generale di marzo ha approvato due provvedimenti molto importanti per il mondo dell’impresa, mentre ne ha rimandato un terzo altrettanto prezioso sul mondo del lavoro. Sono stati approvati in seconda lettura, quindi in via definitiva, la Legge sulle Licenze e il maxi-provvedimento sull’incentivazione energetica.

 

 

Energia

Partiamo proprio dalla legge sull’energia. Il provvedimento è composto da 41 articoli e ben 11 allegati. Il progetto di legge è stato approvato con 29 voti favorevoli, 13 astenuti e 1 solo voto contrario. Gli obiettivi di fondo, definiti nell’art. 1 della legge, sono l’ottimizzazione delle prestazioni energetiche degli edifici, una maggiore propensione all’utilizzo di fondi rinnovabili, l’incentivazione dell’adozione di tecnologie più efficienti per ridurre i consumi industriali. Si tratta della revisione della Legge n.72 del 7 maggio 2008. Tanti i temi in questione, impossibile toccarli tutti: San Marino Fixing proporrà una serie di approfondimenti dedicati ai singoli temi, con un occhio di riguardo per le questioni relative al mondo dell’impresa.

 

Licenze


Dall’entrata in vigore della Legge sulla concessione delle licenze per le attività economiche, anche in Repubblica sarà possibile aprire una propria attività imprenditoriale in 24 ore. Praticamente tutti gli emendamenti erano stati vagliati in sede di Commissione, quindi l’articolato che è giunto in Consiglio per la seconda lettura è stato approvato senza ulteriori ritocchi. Per la cronaca la norma è passata con 32 voti a favore, 18 contrari e 5 astenuti. In linea generale la legge inserisce tutti i controlli a monte dell’ottenimento della licenza, con un approccio tutto nuovo per il Titano, diciamo un rapporto fiduciario tra l’imprenditore e la Pa mai visto prima. Tra le criticità resta soprattutto il fatto che alla politica – leggasi al Congresso di Stato – viene lasciata ancora ampia discrezionalità, sia per quanto riguarda la possibilità di revoca (per gravi motivi), sia nella concessione di alcuni tipi di licenza. Venendo nello specifico, va detto innanzitutto che ad assegnare la licenza sarà l’Ufficio Industria, Artigianato e Commercio (UIAC). Dopo di che le verifiche spetteranno agli Uffici preposti, con la revoca che giungerà inesorabile in caso di problematiche e/o difformità rispetto ai requisiti di legge. Tutte le procedure verranno fatte on-line, tramite procedura Opec. Sempre l’UIAC avrà il compito di predisporre la Carta dei Servizi, vero e proprio vademecum per fare e per gestire un’impresa, in italiano e in inglese. La legge entrerà in vigore 60 giorni dopo l’approvazione, quindi a partire dal mese di giugno.

Per concludere segnaliamo che l’allegato B della suddetta Legge stabilisce l’ammontare della tassa di rilascio e della tassa annuale di rinnovo delle licenze (li potete vedere nella tabella qui a fianco) oltre al costo delle altre specifiche tasse legate alla licenza. Per le società è istituita una speciale tassa di 400 euro quale corrispettivo dei costi del servizio di istruttoria e presentazione dell’istanza per il nulla osta. Le start up sono esentate per i primi tre anni dal pagamento della tassa di licenza, mentre è stabilita una tassa di 170 euro per ciascuna di queste particolari attività: trasferimento di sede di un esercizio; trasferimento di titolarità; denominazione assunta; cambio, aggiunta, dell’oggetto licenza o sociale; cambio ragione sociale; modifica della superficie dei locali; riattivazione di una licenza; ogni modifica sul documento di licenza o patente d’esercizio richiesto dal titolare.

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