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San Marino, rientri dall’estero: nuove procedure anti-Covid19

da Redazione

Chi è all’estero deve darne comunicazione preventiva al Dipartimento Affari Esteri. Stabilita una lista di Paesi a rischio, che verrà aggiornata in base all’evoluzione dei contagi.

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di Daniele Bartolucci

 

Nuove disposizioni in materia di ingresso nella Repubblica di San Marino. Con il Decreto Legge 134 , ha spiegato il Segretario di Stato per la Sanità Roberto Ciavatta, è stato previsto infatti l’obbligo per tutti i cittadini sammarinesi che rientrano da “Paesi diversi da Stati membri dell’Unione Europea, Stati parte dell’Accordo Schengen, Regno Unito, Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco e Città del Vaticano”, di comunicare preventivamente il proprio rientro al Dipartimento Affari Esteri o alla Centrale Operativa Interforze, in modo da sottoporsi al successivo test sierologico e, in caso di esito positivo, a tampone molecolare. Il Decreto prevede, comunque, che l’insieme di Stati per cui questi controlli si renderanno necessari possa essere modificato velocemente, tramite Delibera di Congresso di Stato, qualora l’aumentare dei casi o l’insorgere di nuovi focolai lo rendesse necessario. “Al momento stiamo monitorando attentamente anche i paesi dell’Est Europa e della Ex-Jugoslavia, dove in questi ultimi giorni si segnalano importanti aumenti di contagiati”, ha aggiunto il Segretario Ciavatta. “Nonostante tutto, la situazione a San Marino resta pienamente sotto controllo, grazie anche al coordinamento tra ISS, Protezione Civile e Istituzioni”.

 

COME FUNZIONANO LE NUOVE PROCEDURE

 

Una volta comunicato il rientro, l’ISS provvede a prenotare entro 48 ore (giorni feriali) gli accertamenti diagnostici ritenuti più idonei per l’accertamento della non positività al virus COVID-19. Chi è sottoposto a tali accertamenti diagnostici, è obbligato all’autoisolamento limitatamente al tempo necessario per l’esito degli accertamenti stessi. Gli accertamenti diagnostici sono a titolo gratuito per cittadini, residenti e soggiornanti e a pagamento per soggetti non residenti o non soggiornanti. Gli accertamenti diagnostici non vengono ripetuti qualora i soggetti che entrino o tornino in Repubblica dimostrino documentalmente di aver effettuato equivalenti accertamenti, con criteri conformi ai protocolli sanitari in vigore a San Marino, nei 5 giorni precedenti. Rimane comunque l’obbligo di comunicazione del rientro. L’ISS potrà valutare di svolgere eventuali ulteriori accertamenti su tali soggetti. Per “accertamenti diagnostici” si intendono quelli ritenuti più idonei dall’ISS, specificando che l’isolamento domiciliare avverrà unicamente in caso di esito positivo del tampone molecolare. Purtroppo, al momento non è prevista la corresponsione di alcuna indennità economica temporanea per i giorni di autoisolamento.

 

LE NOVITÀ PER CHI PRESTA ASSISTENZA CONTINUA

 

Ribadito dal Segretario di Stato agli Interni Tonnini come San Marino “non stia abbassando la guardia ma al contrario tiene alta l’attenzione e gli organismi preposti sono attivi nel controllo del territorio”.

Fino al 31 dicembre 2020, il rapporto di lavoro con lavoratore migrante o straniero per assistenza continua ad anziani e a persone disabili non autosufficienti in regime di coabitazione sarà ammessa unicamente attraverso apposita domanda di assunzione allo sportello assistenza assunzione badanti, sito in Via Aurelio Saffi 6 a Borgo Maggiore. Se l’assistente domiciliare è già presente nelle liste dell’Ufficio, verrà sottoposto a tampone molecolare prima dell’assunzione dell’incarico di lavoro, mentre nel caso sia scelto dalla famiglia richiedente, un assistente non in lista, dovrà effettuare una quarantena preventiva di 14 giorni a cui farà seguito il test sierologico a cui dovrà risultare negativo al COVID-19, per poter prendere servizio come assistente domiciliare.

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