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I servizi di investimento a tutto tondo di Banca di San Marino

da Redazione

Per quelli finanziari è indispensabile il supporto di professionisti preparati. Denis Manzi, CFA: “Aiutiamo i nostri clienti a raggiungere gli obiettivi”.

BSM Denis Manzi

 

di Alessandro Carli

 

Per Banca di San Marino l’impegno di trasformare i momenti di crisi in nuove opportunità è scritto a caratteri cubitali nello slogan che accompagna il nome dell’istituto: “Futuro da una vita”. Un futuro fatto di sfide, di innovazione e di capacità di decodificare la strada che l’intero comparto del credito mondiale sta percorrendo già da diverso tempo.

“La sempre più stringente regolamentazione, la compressione e l’appiattimento delle curve dei tassi di interesse, l’ingresso sul mercato di nuovi operatori Fintech che minacciano – in senso positivo – la posizione di rendita delle banche, hanno costretto il settore bancario a ristrutturare le proprie attività passando da una logica di puro prodotto a una ‘di servizio’, focalizzandosi su quelli ‘a maggior valore aggiunto’, quelli cioè che portino benefici ai clienti, sia privati che corporate” spiega il dottor Denis Manzi, Responsabile gestioni patrimoniali di BSM.

Banca di San Marino, come detto, ha già raccolto questa sfida, sviluppando al proprio interno professionalità in grado di riuscire a offrire servizi di investimento a 360 gradi con l’obiettivo principale di soddisfare nel miglior modo possibile le singole esigenze, con una logica, sottolinea Manzi, “spiccatamente tailor-made”. Crediamo infatti che la rivoluzione in atto nel sistema finanziario porterà con il tempo ad avere sul mercato due tipologie di banche: i grandi gruppi bancari che, grazie ad economie di scala, potranno permettersi di lavorare sui grandi numeri offrendo servizi anche di livello medio e le cosiddette ’boutique’ che dovranno riposizionarsi su servizi ad elevatissimo valore aggiunto, specialmente nel settore degli investimenti. All’interno del secondo gruppo, assumeranno sempre maggiore importanza le realtà che sapranno essere presenti sul territorio, riuscendo ad essere sempre vicine alla propria clientela. Banca di San Marino rientra proprio in questa tipologia: vuole aiutare i clienti a raggiungere i propri obiettivi finanziari, coccolandoli e offrendogli il miglior servizio possibile”.

 

Perché un cliente dovrebbe affidarsi a voi per la gestione dei propri investimenti?

 

“Vista la difficile situazione economica e finanziaria attuale, caratterizzata tra le altre cose da tassi di interesse su strumenti poco rischiosi ridotti ai minimi termini, non è più pensabile lasciare tutti i risparmi su conti correnti o depositi vincolati in quanto il risultato sarebbe quello di perdere valore, quantomeno al netto dell’inflazione, il che comporterebbe, in estrema sintesi, una perdita di potere di acquisto. Crediamo sia fondamentale che ciascun soggetto abbia ben chiaro – anche tramite il nostro supporto – quelli che sono i propri obiettivi finanziari per poi essere in grado di investire il patrimonio in modo tale che la probabilità di raggiungere i propri obiettivi sia massimizzata. La gestione dei patrimoni richiede un supporto professionale ed evoluto. Ancora oggi, nell’accezione comune, gli investimenti finanziari vengono visti come un ‘qualcosa’ con cui ‘fare soldi in fretta’, mentre è necessario puntare alla logica connessa all’investimento di denaro (che necessita di un adeguato orizzonte temporale) e non alla speculazione. L’obiettivo di una banca che si rispetti deve essere anche quello di accompagnare i clienti anche cercando di far accrescere la loro cultura finanziaria”.

 

Quali sono i vostri servizi di punta per la gestione?

 

“Per offrire un servizio di eccellenza è strategico conoscere bene il proprio cliente: solo così si può offrire il servizio più adatto a lui. Oggigiorno la tecnologia, che ha portato una sorta di democratizzazione degli investimenti finanziari, consente a ciascuna persona di avere accesso praticamente a tutti i mercati finanziari. Questo è un bene ma anche un male. È un bene in quanto sicuramente vi è stata una diminuzione dei costi per il cliente finale, ma è un male in quanto questo contesto può portare l’investitore ad andare in contro a perdite importanti sul proprio patrimonio, visto che i mercati finanziari sono alquanto complessi, eterogenei e di difficile lettura anche per i professionisti del settore. BSM, per ovviare al ‘fai da te’, ha lanciato da anni un servizio evoluto di gestione dei patrimoni, tramite l’implementazione di diverse linee di gestioni patrimoniali che, anche combinandole tra loro, riescono a soddisfare le più disparate esigenze finanziarie”.

 

Nell’intervista che ci ha rilasciato nel 2017 si era parlato di due linee, “BSM dinamica prudente” e “BSM dinamica aggressiva”. Ci dà un aggiornamento?

 

“Costituiscono sempre le due linee ammiraglia del nostro servizio di gestione patrimoniale, sebbene nel corso degli ultimi anni siano state sviluppate anche nuove tipologie di gestione, come a esempio ‘BSM Innovazione’ che, tramite un modello puramente matematico-statistico sviluppato internamente dalla nostra banca, permette di costruire un portafoglio bilanciato in grado cioè di dosare l’esposizione a classi di investimento tra loro decorrelate come il settore azionario a elevato tasso tecnologico, l’obbligazionario governativo, l’esposizione a criptovalute tramite attivi finanziari e le commodities. È un prodotto interessante in quanto consente di ottenere un profilo di rischio/rendimento molto attrattivo, come testimonia la performance positiva che sta conseguendo in questo anno così complicato. Anche ‘BSM dinamica prudente’ e ‘BSM dinamica aggressiva’ stanno continuando a fornire risultati decisamente interessanti e in linea a quelli che sono i rispettivi obiettivi di investimento. Ad esempio, nel 2019, la prima ha offerto una performance di quasi l’8%, mentre la seconda di quasi il 18%. La struttura di portafoglio di queste due linee di gestione, consente inoltre di limitare molto i periodi di negatività di mercato, grazie ad un rigoroso processo di gestione del rischio”.

 

Parliamo di attualità: quali sono le ricadute del Covid-19 sul sistema bancario e sui mercati finanziari?

 

“Gli effetti della diffusione del Coronavirus si faranno sentire in misura importante sulla crescita dei prossimi mesi, che a livello mondiale registrerà nei prossimi trimestri cali nell’ordine di quelli visti nelle principali crisi del ‘900 e della prima decade del 2000. Non è però del tutto da escludere una ripresa veloce già a partire dall’ultima parte dell’anno, compatibilmente con un miglioramento sostanziale della situazione sanitaria. Impossibile prevedere come si comporteranno i mercati finanziari nei prossimi giorni, nelle prossime settimane o nei prossimi mesi ma è ovvio che l’economia mondiale continuerà a crescere nel medio periodo: nel corso degli ultimi decenni il mondo ha affrontato e superato molteplici problematiche. Ne consegue che i mercati finanziari – evitando il rischio specifico – continueranno a fornire performance positive sui corretti orizzonti temporali nonostante, nel breve periodo, i movimenti continueranno a essere importanti e vi saranno momenti, come quelli vissuti nelle ultime settimane, in cui il panico potrebbe giocare brutti scherzi. È pertanto fondamentale che gli investimenti siano composti da pesi e contrappesi che permettano di navigare con un certo grado di sicurezza in un mare burrascoso. L’emotività è uno dei più grandi rischi per gli investimenti. In contesti come quello attuale – caratterizzato da incertezza – il supporto di professionisti preparati fa la vera differenza”.

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