Home FixingFixing Finanziamento estero: Italia e Ue ancora in pole

Finanziamento estero: Italia e Ue ancora in pole

da Redazione

Restano anche strade extraeuropee, intanto dal FMI arrivano 20 mln. Beccari (Finanze): “Sostenibilità con aumento di ricchezza e produttività”.

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di Daniele Bartolucci

 

All’orizzonte c’è l’assestamento di Bilancio che il Governo, anche a causa del coronavirus, dovrà predisporre diversamente da come aveva previsto quando si è insediato a inizio anno. Ma da qualunque parti si guardi, la costante è la necessità di risorse aggiuntive, un finanziamento esterno che ormai è diventato il vero e grande obiettivo di tutta la macchina politica e diplomatica sammarinese. Nel frattempo, però, dopo i moniti del FMI (da cui comunque arriveranno 20 milioni di euro “senza garanzie” in quanto sono già fondi di San Marino), “è uscito anche il report di Fitch”, ha spiegato in Consiglio Grande e Generale il Segretario alle Finanze Marco Gatti: “Un declassamento che mette oggi il nostro Stato in maggiore difficoltà nel reperire eventuali risorse finanziarie sul mercato dei capitali”, che resta l’obiettivo primario, ma non è l’unica priorità: “Dal FMI a Fitch”, avverte infatti Gatti, “tutti ci chiedono: come pensate di risolvere il problema del Cinque Ter? Anche qui occorre trovare una soluzione che diventi un volano per attrarre capitali. La soluzione del Cinque Ter può diventare una opportunità per il bilancio: il bilancio di Cassa di Risparmio non deve più gravare sullo Stato, ma vanno create prospettive per capitali che si trovano all’estero. Stiamo studiando soluzioni”. Tra queste anche una novità assoluta: “Stiamo studiando i passaggi per una moneta elettronica all’interno della Repubblica che possa accrescere lo scambio interno, non essere completamente legati all’Euro”, ma sarà il Consiglio Grande e Generale a valutarne l’effettivo progetto.

 

I CANALI DIPLOMATICI CON ITALIA E UE

 

“Con la Banca d’Italia”, ha spiegato ancora Gatti, “si sono riaperti dei canali di dialogo e si sta ragionando su interventi di ultima istanza tra le due banche centrali. Stiamo cercando di aprire un percorso diretto con la Banca Centrale Europea e con l’Ue per accedere a forme di finanziamento che stanno prevedendo”. A fargli eco il collega agli Affari Esteri, Luca Beccari: “Abbiamo due strade davanti a noi. Possiamo ragionare con l’ottica della torta: se la torta si stringe, facciamo fette più piccole. Oppure troviamo una soluzione per ingrandire la torta. Il vero cambio di paradigma è questo. Dobbiamo passare dal mettere i soldi in un buco a quello di chiudere il buco. La vera sfida di San Marino è quella del PIL. Non quella dei disavanzi. Dobbiamo concentrarci su quelle politiche che aumentano la ricchezza e la produttività. Nei programmi delle singole forze di maggioranza e nei programmi di Governo abbiamo voluto dare un metodo e da qui siamo partiti anche nel corso dell’emergenza. Sul tema dei finanziamenti: è un tema fondamentale”. Perché puntare sulla crescita economica? “Il Fondo ci dice una cosa: il finanziamento deve essere sostenibile. Se ragioniamo nell’ottica di dire che esiste solo il finanziamento, sbagliamo. Ci collochiamo in un problema che domani diventerà ancora più grande. Se non avremo la struttura per ripagare il finanziamento, non solo non risolveremo i problemi, ma caricheremo le generazioni di un fardello che non si potrà alleggerire. Che tipo di debito vogliamo fare? Finora abbiamo sempre ragionato su soluzioni interne. Un sistema di incastri tra banche-Stato-fondi pensione. Occorre anche riconvertire una parte del debito nazionale: se non facciamo questo esercizio, continueremo ad avere passività. Si parlava dell’aiuto di Stati amici, ma a disposizione c’è anche il mercato, sempre ragionando in un’ottica di sostenibilità del debito. Dobbiamo trovare finanziamenti a tassi sostenibili per il bilancio dello Stato, ma non possiamo subordinare la nostra ripresa solo a questo, altrimenti continueremo a scalare una montagna ripidissima. La nostra sfida è cercare di sanare questi aspetti e di capire quali sono le prospettive in termini di ripresa del Pil. Dobbiamo scommettere sul dopo Covid”.

Beccari ha anche aggiornato la situazione sulla trattativa con l’UE, slittata causa Covid-19: “Al momento abbiamo ricevuto una comunicazione ufficiale con cui ci è stato proposto un calendario da qui alla fine dell’anno. Il primo incontro sarà nel mese di giugno. Non sappiamo se sarà organizzato con modalità telematiche, ma credo di sì”.

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