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San Marino, Agenzia per lo Sviluppo: c’è il Decreto “risanatore”

da Redazione

Poste le basi per ridare operatività alla Camera di Commercio. Il Congresso di Stato alle prese con “le urgenze ereditate, come Expo”.

agenzia

 

di Daniele Bartolucci

 

“Abbiamo trovato diverse urgenze sul tavolo appena ci siamo insediati e una di queste riguardava l’Expo, a cui è collegato anche il caso dell’Agenzia per lo Sviluppo”. Il Congresso di Stato ha così deciso di intervenire sia nel primo (a iniziare dalla nomina del nuovo Commissario Maiani, come annunciato nei giorni scorsi dal Segretario al Turismo, Federico Pedini Amati: “Expo si farà, non ho dubbi”) che nel secondo caso: “Abbiamo predisposto il Decreto che riporta nella legittimità l’Agenzia per lo Sviluppo, abrogando i due Decreti considerati illegittimi dal Collegio Garante e modificando la norma istitutiva dell’Agenzia stessa”. Dopodiché, in pratica, saranno i vecchi soci (in primis le associazioni di categoria che erano state “espropriate” dei loro diritti, ndr) a definire la nuova struttura dell’ente, in un’Assemblea che verrà convocata nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda le altre urgenze, “ne abbiamo discusso subito in maniera collegiale”, spiegano i Segretari di Stato Marco Gatti, Elena Tonnini, Federico Pedini Amati e Fabio Righi nella prima conferenza stampa del nuovo Congresso di Stato. “Come molte questioni”, avverte Tonnini, “anche queste sono trasversali e sono sintomatiche del metodo di lavoro che abbiamo impostato: non lavoreremo a comparti stagni come magari è avvenuto in passato, ma comunicheremo tra Segreterie perché siamo consapevoli di questa necessità”. “Condivisione in Congresso, poi con il Parlamento e con il Paese”, aggiunge Gatti: “Non vogliamo assolutamente agire con delle imposizioni, dalle urgenze di oggi fino alle riforme più importanti, se vogliamo che diventino sostenibili e soprattutto rimangano al di là di chi sieda in Congresso in futuro”. “Un metodo di lavoro”, ha spiegato Righi, “apprezzato anche dal Fondo Monetario Internazionale in questi giorni di incontri”. “La nostra azione parte comunque dall’analisi dei dati”, ha ripreso Gatti, “ed è su quella che possiamo costruire delle strategie. Con il Fondo Monetario abbiamo anche discusso di come analizzare gli impatti degli interventi che si possono venire a ipotizzare e ci hanno garantito il massimo sostegno, anche tecnico, in queste valutazioni. Crediamo sia il miglior modo per affrontare certe problematiche, avendo ben chiaro, e lo abbiamo ribadito anche in questi incontri, che sono essenziali alcuni fattori: che le riforme siano sostenibili e stabili, con provvedimenti bilanciati”.

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