Home FixingFixing Assunzioni: le imprese possono vedere i curricula dei disoccupati

Assunzioni: le imprese possono vedere i curricula dei disoccupati

da Redazione

Ricerca libera nelle liste di avviamento, senza dover aprire una richiesta numerica. Vagnini (ANIS): “Risultato positivo, chiuso il percorso avviato con il Decreto 156 del 2011”.

Labor cv

 

di Daniele Bartolucci

 

Gli operatori economici potranno consultare direttamente i curricula dei disoccupati iscritti alle liste di avviamento sul portale Labor. E’ questa la novità introdotta a partire dall’11 novembre scorso e già pienamente operativa. “Si tratta di un’importante semplificazione”, spiega William Vagnini, Segretario Generale di ANIS, “da noi sollecitata da tempo e che, superando alcuni passaggi burocratici, certamente favorirà l’incontro tra domanda e offerta”.

La novità annunciata dalla Segreteria al Lavoro nei giorni scorsi, infatti, chiude un percorso iniziato non oggi ma diversi anni fa, con il Decreto Legge 5 ottobre 2011 n.156 (che ratificò il Decreto Legge 9 agosto 2011 n.130). L’articolo 28 (Comunicazioni telematiche) recita: “Tutte le comunicazioni relative alla costituzione ed alla amministrazione del rapporto di lavoro intercorrenti tra i datori di lavoro e l’Ufficio del Lavoro devono avvenire ricorrendo in modo prevalente alle tecnologie informatiche. Entro il 31 dicembre 2011, l’Ufficio del Lavoro si doterà di apposito sito informatico utile alla ricezione delle richieste e della documentazione finalizzata alla gestione dei rapporti di lavoro, nonché a fornire, attraverso modalità idonee, le informazioni richieste dall’utenza, sia per quanto riguarda la disponibilità di posti di lavoro offerti dalle aziende, sia per consentire ai datori di lavoro di visualizzare le competenze degli iscritti nelle Liste di Avviamento al lavoro risultanti dai curricula inviati all’Ufficio del Lavoro”. Inoltre, “entro 90 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto legge, l’Ufficio del Lavoro adotterà le necessarie disposizioni per l’invio in formato elettronico dei curricula che dovranno essere redatti secondo gli standard europei da tutti coloro che intendano iscriversi nelle Liste di Avviamento al Lavoro o vi siano già iscritti”. Sono passati quasi nove anni, ma alla fine il risultato è arrivato. “Come Associazione”, riprende Vagnini, “avevamo sollecitato tali interventi normativi già negli anni precedenti, proponendo altresì che fossero le stesse organizzazioni datoriali a gestire la piattaforma dove far incontrare offerte e domande di lavoro. Un lavoro di stimolo continuo che è proseguito anche dopo il Decreto 156, da cui si è aperto un tavolo di lavoro che ha subito evidenziato la necessità di inserire i curriculum vitae dei lavoratori, il cui deposito non era obbligatorio e infatti non ce n’erano. Il percorso è andato avanti in questi anni, fino all’ultimo scoglio rappresentato dalla privacy, che è stato velocemente superato. Il risultato raggiunto, nato dalla forte condivisione di tutte le parti datoriali su queste esigenze, è quindi positivo”, conferma Vagnini, “e ci offre l’opportunità di aprire una riflessione anche sulla parte normativa riguardante il collocamento, che non è stata modificata e quindi resta in vigore”.

 

COME CAMBIA LA RICERCA DEI LAVORATORI


Con il nuovo servizio di Labor gli operatori economici potranno consultare direttamente i curricula dei disoccupati iscritti alle liste di avviamento: sarà dunque possibile visionare i profili dei candidati per poi contattarli senza dover attendere la segnalazione e l’invio da parte dell’Ufficio Politiche Attive del Lavoro. Per visionare i profili professionali, dopo avere effettuato l’accesso a Labor, si dovranno consultare le aree “Assunzione Personale”, “Soggetti Iscritti in graduatoria” ed infine selezionare classe (es. 1_1 – lista di mobilità, 1_2 – lavoratori in cerca di occupazione) e categoria di interesse. Questa modalità di ricerca e selezione del personale non è però certificabile, quindi per procedere all’assunzione di lavoratori non iscritti dalle liste di avviamento al lavoro ai sensi dell’art. 5, comma 9 L. 115/2017 – senza dover pagare il contributo del 4,5% – è indispensabile effettuare la richiesta numerica e procedere alla verifica che non vi siano lavoratori iscritti nelle liste per la mansione e il livello di inquadramento richiesto.

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