Home FixingFixing Il “cartellino smart” dell’AASLP risolleva il tema della privacy

Il “cartellino smart” dell’AASLP risolleva il tema della privacy

da Redazione

Al via la fase sperimentale con dispositivo per la rilevazione delle presenze in remoto. Sindacati preoccupati, il Direttore Casali: “Non verrà tracciata la posizione in continuo”.

lavori strada operai

 

di Daniele Bartolucci

 

Privacy e controllo dei propri dipendenti. Un tema sempre molto attuale nel mondo delle imprese, a maggior ragione di fronte all’evoluzione tecnologica, che permette (o permetterebbe) anche verifiche in real time su tutti gli spostamenti dei dipendenti. Il tema della privacy è oggetto di dibattito a livello internazionale (il regolamento europeo è appena entrato in vigore, ndr), e anche a San Marino una nuova normativa è stata proposta dalla Segreteria agli Interni proprio per allinearsi al contesto internazionale. Ma nell’ambito lavorativo le problematiche sono ancora molte, come dimostra il caso dell’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici, dove la direzione si sta confrontando con i sindacati sull’introduzione – sperimentale – della timbratura remota, un sistema elettronico in pratica, per la rilevazione delle presenze dei dipendenti.

Proprio in questi giorni si è svolta un’altra assemblea dei dipendenti salariati dell’AASLP, alla presenza dei Segretari della Federazione Servizi della CSdL e della CDLS Alfredo Zonzini e Gianluigi Giardinieri, unitamente ai funzionari di Federazione. “Tra i principali argomenti all’ordine del giorno”, fanno sapere i sindacati, “vi è stata la richiesta da parte della Direzione dell’AASLP di attivare, seppur in via sperimentale, il sistema elettronico di rilevazione presenze entro il 22 di questo mese; è opportuno precisare che anche in un recente incontro avvenuto lo scorso 2 ottobre le Federazioni Servizi della CSU avevano evidenziato alcune problematiche legate al rispetto delle norme a tutela dei lavoratori, più nello specifico riguardo alla dotazione individuale di terminali mobili per la rilevazione presenze ed ai persistenti elementi di criticità riguardo alla gestione dei dati relativi alla possibile tracciatura dei lavoratori coinvolti”. Nel corso degli incontri con i vertici dell’AASLP avvenuti in aprile ed ottobre, raccontano i sindacati, “è stata consegnata documentazione finalizzata a rassicurare verso i rischi di eccessiva invasività e di tracciatura continua dei lavoratori coinvolti; in particolare si trattava di una dichiarazione della ditta italiana fornitrice del sistema e l’autorizzazione del “Garante per la tutela della riservatezza dei dati personali” che autorizzava il trasferimento fuori territorio dei nominativi dei lavoratori dell’AASLP per le finalità richieste”.

 

“SÌ AI CONTROLLI, MA NO A STRUMENTI COSÌ INVASIVI”

 

Nel corso dell’ultima assemblea “non sono state sollevate critiche di alcun genere nei confronti dell’introduzione di un sistema di rilevazione presenze automatizzato, ma”, avvertono i sindacati, “si è rilevata la palese anomalia di voler dotare a tutti i costi una parte di lavoratori che operano su cantieri mobili di uno “smartphone dedicato” di proprietà dell’AASLP che, oltre agli oggettivi costi di gestione, può essere utilizzato anche per altre finalità che vanno ben oltre la semplice marcatura di inizio/fine turni di lavoro. Questi sistemi individuali, molto invasivi, sono stati oggetto di forti critiche anche nella vicina Italia, a causa dell’impossibilità di garantire il pieno rispetto dei diritti soggettivi dei lavoratori, evitando il tracciamento in continuo o intermittente della posizione dei dipendenti coinvolti”. L’alternativa? “La rilevazione presenze automatizzata, così come avviene con la larghissima maggioranza dei lavoratori pubblici e privati, potrebbe avvenire molto più agevolmente ed economicamente tramite postazioni fisse posizionate nei luoghi di lavoro abituale, nei punti del territorio dove sono presenti uffici o magazzini dell’AASLP o nelle strutture dei cantieri mobili”.

 

CASALI (AASLP): “NON TRACCERÀ IN CONTINUO”


Dopo tali dichiarazioni pubbliche, è intervenuto sul tema anche il Direttore Matteo Casali, come riportato da Rtv, precisando che il sistema di timbratura remota tramite smartphone non prevede la geolocalizzazione dei dipendenti nei vari spostamenti tramite app. “La timbratura remota tramite smartphone”, ha puntualizzato infatti Casali, “sarà geolocalizzata in modo puntuale esclusivamente a seguito di atto volontario da parte del dipendente ed il sistema non rileverà assolutamente in continuo la posizione dello stesso”. La timbratura remota tramite smartphone inoltre “verrà introdotta in una prima fase sperimentale e fa parte di un più articolato progetto relativo alla progressiva introduzione di strumenti di controllo di gestione aziendale” .

In ogni caso, la maggioranza dei dipendenti presenti all’assemblea sindacale, “ha deliberato, in pieno accordo con i vertici delle Federservizi della CSU, di richiedere di congelare l’avvio del sistema di rilevazione presenze fino al completo chiarimento delle problematiche evidenziate e di sollecitare un incontro tra tutti i Dipendenti salariati ed i vertici dell’AASLP, alla presenza delle organizzazioni sindacali, per affrontare tutte le problematiche e le criticità esistenti”.

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