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Cresce il numero delle imprese, in difficoltà il settore turistico

da Redazione

Il report di agosto dell’Ufficio Statistica: oltre 6.200 i dipendenti del manifatturiero. I visitatori sul Monte, rispetto a un anno fa, sono crollati in maniera verticale: -27 mila.

 

di Alessandro Carli

 

Lieve crescita del numero di imprese private, così come per la forza lavoro della Repubblica di San Marino. L’Ufficio di Statistica ha reso noto lo “stato di salute” del Monte Titano, aggiornando i dati al mese di agosto, notoriamente “difficile”: dal report emerge che le aziende private sono aumentate, in un mese (luglio-agosto) di 8 unità. Zoomando i comparti di maggior peso economico (e con maggiore capacità di dare occupazione), spicca la performance delle attività manifatturiere, che si confermano il volano del Paese. Ad agosto il loro numero è stato di 523 unità (+1 rispetto al mese prima) e +19 dal 1 gennaio del 2018 quando erano 504. In crescita (qui torniamo alla comparazione tra luglio e agosto) il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli” (da 1.076 a 1.082) e le “Attività professionali, scientifiche e tecniche”, passate da 995 a 1.000. Invariato invece il numero di imprese che operano nelle “Costruzioni” (391) anche se il numero di lavoratori si è ulteriormente contratto, arrivando – ad agosto – a 900 unità.

 

La forza lavoro


In aumento anche la forza lavoro, che in 31 giorni ha messo a segno complessivamente un +31 persone. I dipendenti, nello specifico, ad agosto sono risultati 19.778, gli indipendenti invece 1.757. Gli impiegati nella manifattura si sono confermati oltre quota 6.200 (esattamente 6.246; a questo proposito ricordiamo che solo il 1 gennaio del 2018 erano 5.683. A fine 2015 erano 5.306, nel 2016 invece 5.365 e nel 2017 poco più di 5.600). Raffrontando i dati con l’inizio dell’anno, il totale dei lavoratori dipendenti del settore privato ha registrato una crescita importante (da 15.000 a 16.141) mentre sul mese precedente (luglio) la perdita è stata di 40 unità.

 

Il settore pubblico

 

Ad agosto 2018 si sono contati 3.637 lavoratori dipendenti del settore pubblico allargato, in lieve discesa rispetto a luglio (quando erano 3.662) ma in crescita rispetto all’inizio dell’anno, quando erano 3.619. Tra luglio e agosto sono calati quelli della Pubblica Amministrazione (da 2.098 a 2.061) ma sono aumentati quelli dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (da 1.036 a 1.049) mentre sono rimasti costanti quelli dell’Azienda dei Servizi, dei Lavori Pubblici, dell’Università e del CONS.

 

I frontalieri

 

Non si ferma invece la crescita dei lavoratori frontalieri che anche ad agosto hanno confermato il trend iniziato da qualche anno: 5.935 quando a luglio erano 5.932 e a inizio anno “solo” 5.382. Anche ad agosto le figure più numerose sono state quelle degli operai specializzati tecnici (1.228), degli impiegati specializzati e tecnici (1.220) e degli operai qualificati (1.179).

 

Turismo

 

L’amara notizia arriva però dal turismo: rispetto ad agosto dello scorso anno la perdita di visitatori ha sfiorato le 30 mila unità (397 mila contro 370 mila).

 

Persone residenti

 

Infine, la popolazione residente a San Marino che ad agosto è risultata essere di 33.386 unità (33.366 a luglio).

 

Italia, l’ISTAT

 

Dopo il calo dei due mesi precedenti, la stima degli occupati ad agosto 2018, scrive l’ISTAT nel bollettino mensile, torna a crescere (+0,3% su base mensile, pari a +69 mila unità). Il tasso di occupazione raggiunge il 59%. L’aumento congiunturale dell’occupazione riguarda donne e uomini e si distribuisce tra le persone maggiori di 25 anni. Nell’ultimo mese si stima una crescita dei dipendenti: i permanenti recuperano parzialmente il calo dei due mesi precedenti (+50 mila), quelli a termine continuano a crescere (+45 mila), mentre calano gli indipendenti (-26 mila). Per il secondo mese consecutivo, la stima delle persone in cerca di occupazione è in forte diminuzione (-4,5%, pari a -119 mila unità). Il calo della disoccupazione si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione scende al 9,7% (-0,4 punti percentuali su base mensile), mentre aumenta lievemente quello giovanile che si attesta al 31,0% (+0,2 punti).

Ad agosto si stima un aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3%, pari a +46 mila unità). L’aumento coinvolge principalmente gli uomini e si distribuisce in tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Il tasso di inattività sale al 34,5% (+0,1 punti percentuali). Nonostante la flessione registrata a giugno e luglio, nel trimestre giugno-agosto 2018 si stima comunque una crescita, seppure lieve, degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,2%, pari a +54 mila). L’aumento interessa entrambe le componenti di genere e le persone maggiori di 35 anni, concentrandosi principalmente tra gli ultracinquantenni. Nel trimestre crescono in misura intensa i lavoratori a termine (+3,5%, +105 mila), mentre calano sia i dipendenti permanenti (-44 mila) sia, lievemente, gli indipendenti (-7 mila). Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna il notevole calo dei disoccupati (-5,5%, pari a -154 mila) e l’aumento – meno ampio – degli inattivi (+0,4%, +57 mila). Su base annua, ad agosto l’occupazione cresce dell’1,4%, pari a +312 mila unità. L’espansione interessa uomini e donne e si concentra fortemente tra i lavoratori a termine (+351 mila); in lieve ripresa anche gli indipendenti (+11 mila), mentre calano i dipendenti permanenti (-49 mila).

Nell’anno, aumentano gli occupati ultracinquantenni (+393 mila), mentre calano nelle altre classi d’età. Al netto della componente demografica si stima comunque un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età. Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si stima un forte calo dei disoccupati (14,8%, pari a -438 mila) e un lieve aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3%, +37 mila).

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