Il progetto fotografico itinerante firmato da Valentina Benetti, Tetraldino Candido, Manuel D’Urso, Laura Guidarelli, Roberto Sardo e Giacomo Semprini Cesari.
“D come Amore” (foto di Mattia Tamburini), progetto fotografico itinerante (verrà esposto anche in altre sedi) firmato da Valentina Benetti, Tetraldino Candido, Manuel D’Urso, Laura Guidarelli, Roberto Sardo, Giacomo Semprini Cesari, è stato presentato dapprima al Teatro Tiberio di Rimini in occasione della serata “Lascia un segno”, arte contro la violenza, e poi a Castel Sismondo, in concomitanza della festa annuale Acli.
L’iniziativa fa parte del progetto “Lascia un segno”, promosso da Acli Arte e Spettacolo, Coordinamento Donne Acli Rimini ed è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.
Le immagini della mostra, realizzate in diretta e senza post-produzione, rappresentano la volontà di fermare ogni genere di abuso sull’universo femminile, esprimendo in modo chiaro i simboli della violenza ma anche puntando l’obiettivo verso sentimenti di naturale amore. Che da soli basterebbero a evitare quello che le cronache rivelano.
“Ho fondato il Circolo di Cultura Fotografica nel 2011 con miei allievi – racconta il Presidente Roberto Sardo -. Ad oggi è l’unica realtà professionale della provincia di Rimini e forse anche nella regione, per caratteristiche e motivazioni, per una vera amicizia tra i soci. Difende il ruolo dell’autore, stimola ogni capacità creativa senza ricorrere a Photoshop (e quando si utilizza viene sempre dichiarato), ricordando la storia della fotografia e non ‘l’usa e getta’ tecnologico. Una ricerca che va oltre le catalogazioni e che contiene sguardi personali, anima, emozioni. Quello che dovrebbe essere l’arte del fotografare”.