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San Marino, CRRI: prestigioso successo, bando UE da 100mila euro

da Redazione

Il Direttore Michele Chiaruzzi: “Credo sia la prima volta che un’istituzione sammarinese ottiene tale risultato in sede europea e forse internazionale: che il CRRI vi sia riuscito a due anni dalla sua nascita mi pare assai significativo”.

Chiaruzzi Michele

 

di Alessandro Carli

 

L’Europa chiama, il Titano risponde. In attesa di capire le modalità e la definizione degli accordi con l’UE che la politica porterà a casa, il Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell’Università di San Marino – in linea con la mission assegnatagli – ha concretizzato un importante successo.

Il progetto di ricerca “Challenges to Democracy and Social Life in European Small States” – realizzato dal CRRI insieme a Liechtenstein-Institut, Sihtasutus Poliitikauuringute Keskus Praxis Tallin, University of Iceland, Universite Du Luxembourg, Universita Ta Malta, Universitat d’Andorra, University of Montenegro, University of Nicosia – è risultato vincitore del Bando Erasmus Plus KA2-KA204 dell’Unione Europea.

“Il bando europeo è finanziato con circa 100.000 euro, parte dei quali giungeranno a San Marino per sostenere le attività previste – spiega il Direttore del CRRI, Michele Chiaruzzi -. Credo sia la prima volta che un’istituzione sammarinese ottiene tale risultato in sede europea e forse internazionale: che il CRRI vi sia riuscito a due anni dalla sua nascita mi pare assai significativo.

Il Direttore poi torna sul bando. “Il CRRI è composto da figure assai qualificate, soprattutto giovani. Abbiamo lavorato duramente a questo progetto insieme ai nostri colleghi europei. Lo ritengo piuttosto importante per le ricadute, soprattutto culturali e conoscitive, che potrà avere. L’UE difatti dimostra in questo caso di voler sostenere la conoscenza e la consapevolezza dei Piccoli Stati nel contesto europeo dal punto di vista dell’economia, del lavoro, dello sviluppo e della società”.

I risultati del progetto rientrano in una visione di ‘educazione pubblica permanente’ e saranno a disposizione in lingua inglese, permettendo la maggiore circolazione nell’UE.

“Voglio ringraziare tutti coloro che, in questi anni, a vario titolo, hanno investito tempo e risorse nella vita di questo Centro di Ricerca sammarinese, sostenendo un percorso di successo per l’Università e per l’intero Paese. Nel nostro percorso di crescita – conclude Michele Chiaruzzi – ANIS ha avuto un ruolo fondamentale: ci ha appoggiato sin dai primi passi. Assieme abbiamo organizzato un ciclo di incontri seminariali sulle quattro libertà dell’UE e sulla collocazione che può avere la nostra Repubblica. È stata, anche questa, un’attività per noi formativa e istruttiva. L’auspicio è che ve ne siano altre, insieme”.

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