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San Marino, dirigenza pubblica: retribuzioni “tagliate”

da Redazione

Le nuove disposizioni sono contenute nel Decreto Delegato n. 48. L’intervento si inserisce negli indirizzi di contenimento della spesa.

 

In linea con gli indirizzi di contenimento della spesa pubblica e di ottimizzazione dell’azione amministrativa, nei giorni scorsi è stato pubblicato il Decreto Delegato numero 45 del 2018, che di fatto va a modificare il trattamento retributivo della dirigenza pubblica con la “la finalità di stabilire una diversa ripartizione delle voci che compongono il trattamento economico dirigenziale, per gli esercizi finanziari 2018, 2019 e 2020” nonché di valorizzare “la funzione dirigenziale tramite il reperimento delle risorse necessarie ad alimentare il budget per la corresponsione della componente retributiva legata al risultato”.

Le disposizioni, rimarca il DD, si applicano esclusivamente “ai dipendenti la cui delibera di nomina ed assegnazione ovvero di rinnovo su posizione dirigenziale sia stata adottata in data successiva all’entrata in vigore della Legge 21 dicembre 2017 n.147”. Le disposizioni, va ricordato, hanno efficacia sino al 31 dicembre 2020 e si applicano per l’intera durata dei contratti relativi ai rapporti di lavoro dirigenziale dei dipendenti.

Tra le novità di maggior rilievo, la modifica transitoria della composizione del trattamento economico dirigenziale, che è stato “tagliato”. I parametri relativi alla retribuzione di posizione (di cui all’articolo 4, comma 3, del Decreto Delegato 6 marzo 2013 n.21) sono ridotti come segue. Il “Parametro 1” passa da 400 a 320 euro; il “Parametro 2” da 700 a 560 euro; il “Parametro 3” da 1.100 a 880 euro. Il parametro relativo alla retribuzione di posizione (di cui all’articolo 8, comma 1, lettera b del Decreto Delegato n.21/2013) invece scende da 550 a 440 euro mentre la retribuzione di base è rimasta invariata: 3.100 euro.

L’art. 4 stabilisce invece l’entità del budget annuale per la corresponsione della componente retributiva legata al risultato “da erogarsi in caso di raggiungimento degli obiettivi” ed è pari a un compenso dell’importo massimo corrispondente al 25% del complessivo monte annuo della retribuzione di posizione percepita dai Dirigenti e Direttori di Dipartimento.

La struttura retributiva (di cui all’articolo 19 della Legge n.108/2009) si applica a tutti i Dirigenti e Direttori del Settore Pubblico Allargato “ivi compresi gli appartenenti al corpo sanitario, alla carriera diplomatica, ai membri del Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, ai membri della Direzione Generale della Funzione Pubblica (DGFP), al Direttore Generale di Poste San Marino S.p.A.”. La componente retributiva legata al risultato dei Dirigenti e dei Direttori costituisce una quota non inferiore al 30% del complessivo trattamento retributivo. La retribuzione riconosciuta in favore dei soggetti (di cui all’articolo 1, comma 6, del Decreto Delegato n.21/2013) tiene conto delle esigenze di contenimento della spesa indicate dal DD 45/2018.

Ai fini dell’applicazione dei principi del Decreto Delegato, il Congresso di Stato stabilisce con riferimento ai dirigenti cui sia applicato il vecchio regime normativo e retributivo, gli obiettivi da raggiungere.

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