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San Marino, ADR: seminario ANIS per capirne di più

da Redazione

Trasporto di merci pericolose, il Titano ha recepito le direttive UE. La dottoressa Giorgia Pecci salirà in cattedra già entro il mese di aprile.

Giorgia

 

di Alessandro Carli

 

Solamente a fine 2017 la Repubblica di San Marino ha recepito le direttive europee sul trasporto di merci pericolose (European Agreement Concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road). Nell’ottica di informare le aziende in merito all’ADR, l’Associazione Nazionale Industria San Marino ha calendarizzato per il mese di aprile un momento formativo gratuito che sarà condotto dalla dottoressa Giorgia Pecci.

 

Perché l’ADR interessa anche la Repubblica?


“San Marino, attraverso il Decreto Consiliare numero 135 del 2017, si è allineato alle indicazioni europee sul trasporto di merci pericolose e quindi riguardano anche le imprese che operano sul Titano”.

 

Cosa prevede, in estrema sintesi, l’ADR?

 

“Le disposizioni prevedono che gli addetti delle aziende debbano acquisire una conoscenza sufficiente delle prescrizioni riguardanti il trasporto delle merci pericolose su strada. La loro formazione – ed è per questo che invito le imprese a partecipare al seminario – deve essere proporzionale ai compiti e alle responsabilità. L’ADR interessa comunque i dipendenti che sono coinvolti in operazioni di carico e di scarico, ma anche quelli potenzialmente esposti a possibili incidenti derivanti dai pericoli presentati dalle merci”.

 

Chi deve seguire le indicazioni sull’ADR?


“Il trasporto di merci pericolose è soggetto a norme e regolamenti molto dettagliati, formulati in base al tipo di materiale trasportato e ai mezzi di trasporto utilizzati. Ogni soggetto coinvolto nel trasferimento di merci pericolose (speditore, caricatore, trasportatore, destinatario) ha i suoi precisi doveri, a partire dallo speditore (indicato anche come mittente) che deve provvedere alla classificazione delle merci, alla scelta degli imballaggi (o dei contenitori o delle cisterne) appropriati in relazione alle caratteristiche di pericolosità delle merci, a fornire al trasportatore tutti i documenti necessari per poter effettuare il trasporto a regola d’arte e in sicurezza”.

 

Insomma, un argomento piuttosto “tecnico”. A chi si rivolge il seminario?


“A tutte quelle imprese che effettuano operazioni di carico, riempimento, confezionamento, trasporto, scarico di merci o rifiuti pericolosi, ovvero a tutti coloro che hanno una produzione e gestione in azienda di rifiuti e/o merci pericolose che si traduce in generale nelle seguenti operazioni: scelta degli imballi, classificazione delle merci pericolose, redazione dei documenti necessari per il trasporto, personale coinvolto nelle operazioni di carico scarico delle merci. Saranno invitate anche le autorità competenti in materia, dai responsabili dell’ISS Sezione Dipartimento di Prevenzione, ai responsabili di UOGA (Segreteria Territorio e Ambiente) e agli ispettori della Polizia civile della Repubblica di San Marino, in particolare le autorità preposta alle sanzioni su strada”.

 

Quali sono i punti che toccherà nel suo intervento?


“In apertura verrà trattato l’accordo ADR in generale. Poi proseguirò parlando dei destinatari della formazione, della classificazione delle sostanze pericolose. E ancora: i documenti necessari per il trasporto, le prescrizioni relative al trasporto e quelle riguardanti il carico, lo scarico e i colli. Infine, le deroghe e le esenzioni, e la figura del consulente per la sicurezza”.

Per informazioni e iscrizioni: Giorgia Pecci (servizio Ambiente), mail: ambiente@anis.sm – 335.8493166.

 

COME LEGGERE IL PANNELLO ARANCIONE DI “PERICOLO”

 

Per quanto riguarda il trasporto, l’ADR prevede che una delle prime condizioni fondamentali è che sia riportato in modo molto visibile il fatto che nel vano di carico sono stivate merci rivestenti carattere di pericolosità. Il pannello di pericolo può essere di due tipi: con numeri o senza (generico). Il pannello di pericolo con numeri, di dimensione 30 x 40 cm, identifica nella parte superiore il tipo di pericolo (numero di Kemler) e nella parte inferiore la merce trasportata secondo un numero ONU.

Sulla prima riga, la prima cifra a sinistra rappresenta il tipo di pericolosità principale in base al tipo di materiale, la seconda quella “secondaria” (“0” nel caso non esista un pericolo secondario). Può anche essere presente una terza cifra, che indica un eventuale pericolo terziario.

Sulla seconda riga del pannello di pericolo viene indicato il codice specifico del materiale, definito come numero ONU, 4 cifre numeriche alle quali, univocamente in tutto il mondo, corrisponde la merce trasportata.

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