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Nasce l’Ufficio Attività Economiche, che farà da Sportello Unico

da Redazione

Per le imprese significherà avere un solo referente per tutte le pratiche: una piccola grande rivoluzione nella PA che si dovrebbe tradurre in tempi più brevi per avere risposte e informazioni.

Guerrino Zanotti

 

di Daniele Bartolucci

 

Accorpamento degli uffici Industria e Lavoro, riorganizzazione delle competenze, un unico sportello per le imprese a cui fare riferimento per tutte le pratiche. La piccola grande rivoluzione è partita. “Il presente Decreto Delegato”, spiega il Segretario di Stato agli Affari Interni nella relazione allegata al testo di legge, “allo scopo di perseguire quanto stabilito nel programma di Governo in materia di sviluppo economico, riforma le Unità Organizzative del Dipartimento Economia connesse all’avvio, all’esercizio ed al controllo delle attività di impresa nonché alla mediazione fra domanda ed offerta di lavoro”. E “l’obiettivo è incentivare e facilitare lo sviluppo economico, l’attrattività e la competitività del sistema sammarinese mediante l’offerta di servizi efficienti ed aggiornati, con particolare riguardo alle esigenze dell’utenza, professionale e non professionale, ed agli impegni assunti dallo Stato nei rapporti internazionali”, come recita l’art. 1.

Tutto parte in verità, come spiega Zanotti, dalla proposta elaborata dal Gruppo di Lavoro di cui alla delibera del Congresso di Stato n. 38 del 20 marzo 2017, “che ringrazio sentitamente, composto da rappresentanti delle Segreterie di Stato per gli Affari interni, per gli Affari Esteri e per l’Industria. Tale relazione ha preso in esame non solo l’aspetto legato alla costituzione dello sportello unico per le imprese, ma anche la costituenda Agenzia per lo Sviluppo Economico”, altro tema caldo in questi giorni. “I disposti di questo decreto delegato”, spiega infine Zanotti, “sono perfettamente in linea con il percorso di semplificazione e di riorganizzazione dell’amministrazione pubblica per fornire il necessario supporto alle persone e alle imprese per rendere il Paese nuovamente attraente agli investitori esteri e supportare chi da tempo, anche a costo di importanti sacrifici ha mantenuto la propria attività e in vestito in risorse umane e tecnologiche”.

 

LE CRITICITÀ: TEMPI E AUTORIZZAZIONI


Sono diverse le criticità che si vogliono risolvere con questo Decreto, come spiega bene l’art.3: “La riorganizzazione è, in particolare, volta ad eliminare duplicazioni di attività, a ridurre i tempi di adozione dei provvedimenti ed a costituire un solo punto di accesso e di contatto fra utente ed Amministrazione in relazione a tutti i procedimenti amministrativi riguardanti l’avvio e l’esercizio di attività economica; ciò allo scopo di garantire un’azione amministrativa coerente, tempestiva, snella e maggiormente semplificata, anche attraverso l’attivazione di appositi strumenti telematici”. Come sanno bene gli imprenditori infatti, “emerge frequentemente che le informazioni necessarie per chi vuole svolgere attività di impresa risultano non sempre chiare e sono distribuite, a volte addirittura ripetute, in molti siti web istituzionali creando una stratificazione di indicazioni e disposizioni in cui l’utente difficilmente riesce a trovare risposte chiare ed univoche”. Inoltre “i processi di richiesta e di attivazione di licenza, anche se gestiti attraverso l’applicativo OPEC, subiscono dei tempi di arresto dovuti a competenze e decisioni di organismi istituzionali che intervengono nel processo autorizzativo”. E questo, specifica il Segretario Zanotti, “nonostante la Legge 31 marzo 2014 n. 40 abbia previsto i controlli ad attività imprenditoriale già avviata per snellire le procedure ed i tempi di risposta”. Per questo, “l’intervento attuato con questo decreto delegato dovrà essere seguito da un rapido processo di verifica e riforma del ruolo degli organismi istituzionali (es commissioni e/o comitati) che operano nell’ambito delle attività economiche e del lavoro; l’indirizzo generale è quello di trasferire le relative competenze di carattere amministrativo direttamente agli uffici pubblici che svolgono funzioni omogenee”.

 

UFFICI ACCORPATI E AMBITI DI COMPETENZA


Le UO interessate dal decreto sono diversi, a partire dall’Ufficio Industria, Artigianato e Commercio all’Ufficio del Lavoro, che verranno soppressi e di fatto “accorpati” nel nuovo Ufficio Attività Economiche, che “assume funzione di sportello unico in relazione a tutti i procedimenti amministrativi riguardanti l’avvio e l’esercizio di attività economica”. Viene poi istituito l’Ufficio Attività di Controllo (che sostituirà il soppresso Ufficio di Controllo e Vigilanza sulle Attività Economiche). Indirettamente, però, saranno interessati anche la Camera di Commercio e il Tribunale, che non terranno più alcuni registri, che sono in effetti funzionali all’attività di impresa. Il tutto per “riformare” il Dipartimento Economia, in pratica, che sarà composto da 5 U.O.: il nuovo Ufficio Attività Economiche appunto, il rinnovato Ufficio Attività di Controllo, l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, l’Ufficio Registro Automezzi e Trasporti e il Centro di Formazione Professionale. “Gli ambiti di competenza interessati”, spiega quindi Zanotti nella relazione, “in estrema sintesi sono: autorizzazione e controllo delle attività economiche (sia in forma societaria che individuale); gestione della domanda di lavoro (offerta in tema di mercato del lavoro sia a livello di aziende che di prestatori d’opera); analisi dei bisogni del mercato del lavoro e dell’offerta formativa; controllo in ordine al rispetto delle norme in materia di lavoro e di accesso agli ammortizzatori sociali”.

 

SPAZI, PERSONALE E TEMPISTICA


“Lo Sportello Unico per le Imprese è uno spazio sia virtuale che fisico che sarà suddiviso in front- office e back- office che gestirà il rapporto diretto con gli imprenditori”, spiega Zanotti. “Naturalmente anche la dislocazione fisica delle UO ha la sua importanza, al fine di avere spazi adeguati e accessibili in modo sempre più agevole per l’utenza, pur promuovendo sempre di più l’accesso diretto on- line. In questo senso sono già state avviate le verifiche necessarie e sono in corso gli adeguamenti, organizzativi, amministrativi e logistici connessi all’avvio delle attività”.

“L’efficacia delle norme”, però, “è subordinata all’adozione di direttive del Congresso di Stato che definirà anche le tempistiche dell’attivazione delle nuove U.O. e delle loro funzioni”. Non solo: “Al fine di superare le criticità rappresentate dalla distribuzione di informazioni e competenze autorizzative fra vari servizi della amministrazione pubblica, si sta dando impulso agli uffici affinché siano in grado di dialogare fra di loro tramite rete internet e siano dotati di strumenti informatici tali da implementare i servizi per gli utenti direttamente on-line”.

Quando avverrà tutto questo? “Tenuto conto dei necessari adeguamenti, organizzativi, amministrativi e logistici”, si legge nelle disposizioni finali, “l’efficacia delle norme qui contenute è subordinata all’adozione di direttive del Congresso di Stato che stabiliscono le tempistiche dell’attivazione delle nuove U.O. e delle nuove funzioni previste”. “Con la stessa modalità e nelle more della definizione del fabbisogno delle nuove Unità Organizzative, viene disposta l’assegnazione del personale delle UO adibito alle funzioni oggetto delle modifiche di cui al presente decreto delegato”.

Viste le recenti posizioni del Sindacato, in particolare la CSU che ha chiesto la sospensione della ratifica del Decreto, il Governo precisa che “le modifiche organizzative legate alla distribuzione del personale e al fabbisogno dei nuovi uffici saranno oggetto di confronto con il sindacato prima dell’adozione delle direttive di cui sopra. Sin d’ora si conferma che non vi saranno modifiche degli aspetti contrattuali legati al rapporto di lavoro. Di contro occorre precisare che le scelte strategiche e di indirizzo legate a questa nuova organizzazione sono di competenza del Governo e improntate alle esigenze dell’utenza”.

 

I REGISTRI DELLE IMPRESE CAMBIANO UFFICIO


“Tra gli interventi conseguenti alle modifiche previste dalla istituzione delle nuove UO voglio sottolineare in particolare che all’UO ” Ufficio Attività Economiche” sono trasferite le competenze relative alla tenuta ed al rilascio della pertinente certificazione, con riferimento a diversi registri, albi ed elenchi oggi di competenza di diversi uffici, quali il Tribunale Unico e la Camera di Commercio. Cito alcuni esempi: il registro delle imprese di cui all’artico lo 4 della Legge 26 maggio 2004 n.71; i registri dei fornitori di cui all’articolo 8 del Decreto 20 gennaio 2000 n. 10 e successive modifiche e di cui all’articolo 8 del Decreto Delegato 2 marzo 2015 n.26. il Registro dei Revisori Contabili di cui alla Legge 27 ottobre 2004 n.146 e successive modifiche”. Inoltre “le attività legate all’edilizia sociale e residenziale vengono trasferite dall’Ufficio del Lavoro alla Contabilità di Stato – Settore Patrimonio che già collaborava con la “sezione cooperative” dell’Ufficio del Lavoro”, ovviamente “subordinata all’adozione di direttive del Congresso di Stato”.

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