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Consorzio Terra di San Marino, il Natale 2017 è un po’ più buono

da Redazione

Tante le proposte per le festività di fine anno, da regalare o da regalarsi.

natale pagina 4

 

di Alessandro Carli

 

In attesa che la neve imbianchi le Tre Penne del Monte Titano, il Consorzio Terra di San Marino dà una spolverata di… zucchero. Sono tanti – e non solo di color bianco, anche se è la tonalità dominante – i prodotti del territorio che possono dare quel “tocco in più” – sia a tavola che come regalo – alle festività 2017-2018. Bianco è il torrone di Nicola Manzari, realizzato seguendo lo specifico disciplinare di produzione e che unisce miele, mandorle, zucchero, albume d’uovo e scorza di limone, ingredienti semplici ma tutti di altissima qualità. Bianchi – per la glassatura o per qualche dolce ricamo – sono anche i panettoni della Pasticceria Cristal e del Panificio Zanotti, il primo più “creativo”, in secondo più “tradizionale”.

Entrambi di grande qualità (li abbiamo degustati), il primo viene preparato con le pere e le mandorle (quindi senza uvetta né canditi), il secondo invece è più classico: lievito naturale, lunghe lievitazioni, uvetta e canditi di prima scelta. Ma la farina utilizzata è sempre la farina di grano tenero “00” Terra di San Marino.

E se per i vini la scelta è ampia, consolidata e di grande qualità (conferma ne sono i tanti premi internazionali portati a casa, non da ultimo quello di Bruxelles dove “Il ‘Tessano’ 2012 e il ‘Roncale’ 2015 si sono aggiudicati la medaglia d’argento nelle rispettive categorie) – dal Consorzio Vini Tipici escono il “Sangiovese di San Marino”, il “Biancale di San Marino”, il “Brugneto di San Marino”, il “Roncale di San Marino”, il “Tessano di San Marino”, il “Caldese”, lo “Sterpeto Riserva”, l’aureo “Oro dei Goti”, il “Moscato di San Marino”, il “Moscato spumante di San Marino”, il “Riserva Titano vino spumante brut”, il “Briza vino spumante brut rosè” e i suoi derivati, come la Grappa di Brugneto – la novità “bianca” (e accompagnata dal suo unico profumo caratteristico) arriva dalla Centrale del Latte. E’ il formaggio di fossa, ottenuto dal latte sammarinese con aggiunta di caglio, sale e fermenti stagionati per 70 giorni circa successivamente posto nelle fosse di Sogliano. Ideale per condire primi piatti o da gustare con confetture o miele dal sapore inteso e deciso. Un “must” già ampiamente conosciuto, quello di Sogliano sul Rubicone, e che finalmente entra anche nel “paniere” della Repubblica. Votato all’eccellenza, le “forme” realizzate con il latte sammarinese vengono fatte maturare ben due volte. La prima a San Marino, per circa 60 giorni, e poi vengono spedite a seguire un “Master” in stagionatura per 90 giorni alla cosiddetta “Università del formaggio fossa”, Sogliano appunto, dove viene “fatto studiare” all’interno delle fosse di tufo.

Anche San Marino quindi, al pari di altri realtà limitrofe, è in grado di offrire ottimi prodotti agroalimentari e, anche grazie al “negozio online” (http://shop.terradisanmarino.com/), può “raggiungere” ogni angolo della terra.

I sapori della nostra terra: autentici, veri e unici.

“Tutti gli uomini si nutrono, ma pochi sanno distinguere i sapori” disse Confucio.

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