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ANIS, consegnato ai partiti il documento programmatico

da Redazione

Il 19 ottobre l’Assemblea Generale al Palace Hotel: è Sergio Dompè l’ospite d’onore. In onore dell’Ingegnere: la Sala Corsi della nuova sede verrà intitolata a Enzo Donald Mularoni.

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di Daniele Bartolucci

 

Elezioni anticipate, sviluppo economico, rapporti con l’Europa e l’Italia. Saranno questi i temi trattati dal Presidente Stefano Ceccato nell’Assemblea Generale dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, che si svolgerà il 19 ottobre nella sala congressi del Best Western Palace Hotel. Oltre alla relazione del Presidente c’è grande attesa per l’intervento di Sergio Dompè, Presidente del Gruppo Dompè Farmaceutici S.p.a.e Console Onorario della Repubblica di San Marino a Milano. Ma prima ancora delle due relazioni, che toccheranno temi economici e politici, l’Associazione vuole ricordare, a pochi mesi dalla scomparsa, uno dei più importanti imprenditori della storia di San Marino: l’Ingegner Enzo Donald Mularoni. Al Ceo del Gruppo del Conca, già presidente ANIS, verrà infatti intitolata la Sala Corsi della nuova sede di Città: la targa commemorativa verrà svelata all’inizio dei lavori assembleari, alle 11:30.

Come detto, i temi sul tavolo saranno diversi, a iniziare dalle elezioni anticipate. L’assemblea arriva infatti a un mese esatto dal voto e, come preannunciato in conferenza stampa, l’Associazione Nazionale Industria San Marino ha già incontrato tutte le coalizioni e le liste che si presenteranno alle elezioni politiche del 20 novembre. Incontri organizzati per condividere con i partiti e movimenti politici una visione integrata del sistema Paese, dove tutte le sue componenti concorrono allo Sviluppo Economico, il quale, di conseguenza, può alimentare e sostenere tutto lo Stato sociale sammarinese. Una visione, al contrario di quella che vede solamente imprese e lavoratori erogare le risorse per il welfare e l’apparato pubblico, che sia sostenibile e sovrana. In quest’ottica, ha spiegato l’Associazione Nazionale Industria San Marino, diventa quindi fondamentale portare a compimento quelle riforme che il Paese attende da troppo tempo: dal mercato del lavoro, che deve essere reso più efficiente e più qualificato a livello di competenze, alla revisione delle pensioni, il cui sistema deve diventare sostenibile. Così come il Bilancio dello Stato, su cui pesano troppo spesa corrente e debito (si veda Fixing numero 36): occorre ridurre questi fattori per trovare le risorse necessarie allo sviluppo, ovvero agli investimenti in infrastrutture (ITC, viabilità, opere…) e competenze (formazione, assunzione di personale altamente qualificato…), perché tutto l’apparato pubblico sia esso stesso un volano per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Un Paese che, per dimensioni e potenzialità, deve diventare attrattivo per l’esterno e in grado di competere nei mercati internazionali: per cui è necessario siglare quegli accordi che vadano in questa direzione, a iniziare dal superamento del T2. In questo ambito rientra anche l’introduzione di un sistema IVA, che oltre a facilitare il dialogo con le imprese degli altri Paesi, porterebbe maggiore chiarezza al sistema delle regole interne, con il vantaggio di generare gettito fiscale in maniera più equa della monofase. Sono tante quindi le riforme da completare (su cui da tempo ANIS chiede un’accelerazione) e su cui anche gli organismi internazionali stanno ammonendo San Marino. Sono temi che vanno affrontati subito, hanno ribadito gli Industriali e per farlo in maniera veramente sistemica occorre migliorare il coordinamento dell’azione governativa, anche introducendo la figura di un unico interlocutore, quale potrebbe essere un Primo Ministro, che si relazioni all’interno del Governo e soprattutto sia il referente verso l’esterno e che, responsabilmente, sia vincolato all’attuazione dei programmi e delle tempistiche stabilite.

Alle delegazioni politiche è stato quindi consegnato un documento programmatico con tutte le indicazioni che si ritengono fondamentali per il Paese. Partiti e movimenti si sono quindi riservati di confrontarsi al loro interno in vista della presentazione dei programmi elettorali, che proprio in questi giorni iniziano ad essere resi noti.

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