Il partner dello Studio Lablaw, specializzato in diritto del lavoro, ai microfoni di Radio 24.
Tra gennaio e luglio la percentuale di rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati sul totale dei rapporti di lavoro si ferma al 29,9% contro il 39,3% del 2015 e il 32,4% del 2014.
Un calo che emerge in modo chiaro dagli ultimi dati Inps e che non può non essere messo in relazione con la riduzione degli incentivi offerti dallo Stato italiano alle aziende intenzionate ad assumere, come ha sottolineato ai microfoni di “Cuore e denari” – il programma condotto su Radio 24 da Nicoletta Carbone e Debora Rosciani – l’avvocato Francesco Rotondi – partner dello Studio Lablaw, specializzato in diritto del lavoro.
“Un conto sono le regole dell’esecuzione e dell’estinzione del rapporto, però la spinta dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato e delle collaborazioni in contratti di lavoro subordinato deriva dalla Legge di Stabilità e dalla decontribuzione forte che ora è stata ridotta”, ha sottolineato il giuslavorista Rotondi.
La decontribuzione sulle assunzioni con i contratti a tempo indeterminato è stata confermata anche quest’anno, ma è diventata meno appetibile rispetto al 2015; lo sconto contributivo è passato da un massimo di 8.060 euro a 3.250 euro annui, per una durata che è scesa da 3 a 2 anni.