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Verso pensioni e sanità integrative sammarinesi

da Redazione

L’obiettivo: sostenibilità del sistema e tutele a lavoratori e imprese. Dal convegno al Kursaal, le proposte di esperti e operatori del settore.

 

di Daniele Bartolucci

 

“Il ruolo della mutualità e delle assicurazioni nella San Marino di domani, sostegno al lavoro, alle imprese e al welfare”. Questo il titolo del convegno svoltosi al Kursaal nei giorni scorsi, in cui si sono incontrati il mondo degli operatori e quello delle imprese, due mondi che sono molto più vicini di quel che si pensi. A spiegarne il perché, gli esperti del settore, protagonisti della prima parte del convegno, introdotto dal Segretario di Stato al Lavoro Iro Belluzzi, che ha anticipato i prossimi interventi, come la riforma degli ammortizzatori sociali e quella del sistema previdenziale, ma anche quella del mercato del lavoro, che completerà il quadro sammarinese. Il Segretario di Stato ha ipotizzato anche una assicurazione ad hoc per le aziende, ma soprattutto, ha ribadito che è “strategica” una riforma della legislazione in materia assicurativa, ferma alla legge del 2007. Nella seconda parte del convegno, invece, sono intervenuti i professionisti del settore: i rappresentanti di AIBA – Associazione Italiana Brokers di Assicurazione e Riassicurazione; di ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici; Asset Broker; Compagnia Sammarinese di Assicurazioni e Previnet – partner di San Marino Life. L’evento è infatti il primo di una serie di incontri dedicati al confronto su ruolo, funzione e possibilità che lo strumento mutualistico e quello assicurativo possono apportare al mercato del lavoro sammarinese. Non solo, il Convegno è servito anche per aprire, forse per la prima volta, una riflessione per comprendere se – e come – no profit e assicurazioni possano essere di supporto e stimolo per uno sviluppo sostenibile dell’economia. Dopo l’introduzione del Segretario Belluzzi, Sergio Barducci ha letto il messaggio di Lorenzo Savorelli, Direttore Generale di Banca Centrale, assente per altri impegni, che ha spiegato l’importanza della mutualità oggi, ripercorrendo le tappe fondamentali, dai Lloyds di Londra alle grandi compagnie moderne. Dopodiché ha preso la parola l’Avvocato Alessandro Bugli, consulente della Segreteria al Lavoro e impegnato nell’elaborazione della riforma delle pensioni così come in quella degli ammortizzatori sociali. Senza entrare nel merito del lavoro in corso, Bugli ha sollecitato la platea, ricordando che “è fondamentale conoscere i fattori di rischio, dalla perdita del lavoro e quindi del reddito, alla salute, legata soprattutto alle cure che, con l’avanzare degli anni, aumenteranno. Per questo occorrono anche dei dati, assai difficili da reperire nel contesto sammarinese. Solo conoscendo il rischio e avendo a disposizione i dati, ci si potrà dotare di un quadro normativo più efficace: regole certe, senza pregiudizi” e, ha avvertito Bugli, “senza copiare altri sistemi, come ad esempio quello italiano”. Sulla stessa linea l’intervento di Maurizio Hazan, Docente in Diritto delle Assicurazioni, che, partendo sempre dai rischi, ha spiegato come “oggi si assicuri soprattutto la responsabilità, non il dolo, ma la colpa o l’errore. Si aumentano le tutele del prodotto e dei processi, al servizio del consumatore. Per questo oltre alla semplificazione burocratica serve anche più chiarezza, soprattutto nei contratti”. E qui entra in gioco San Marino, che ha un vantaggio sugli altri Paesi: “Avete la possibilità di elaborare un nuovo modello, virtuoso e attrattivo”. Un modello che superi l’attuale responsabilità del pubblico su tutto ciò che è welfare, ha proseguito Marco Micocci, Professore Ordinario di Matematica Finanziaria e Attuariale. “In prospettiva il peso demografico aumenterà sempre più sulla sanità, per cui lo Stato se non vorrà lasciare qualcosa per strada, dovrà dare nuove risposte. In questo il ruolo della sanità integrativa può essere determinante”. Ed è quello a cui può aspirare San Marino: “Il vostro sistema sanitario non è ancora esploso, può essere normato in maniera tale da evitare aggravi sull’ISS”. Il monito che arriva dagli esperti, quindi, condiviso anche dagli operatori che stanno elaborando proposte innovative, è quello di costruire un modello nuovo, originalmente e orgogliosamente sammarinese, che permetta di rendere sostenibile il welfare state del Titano e garantisca un futuro in cui siano già chiari gli strumenti per controbilanciare i rischi per le persone e le imprese. Il messaggio è chiaro: crearlo oggi, prima dell’emergenza.

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