I progetti del nuovo Presidente di San Marino RTV. Nuova sede e nuovi prodotti, bacino più ampio e attenzione all’innovazione.
di Daniele Bartolucci
Una San Marino RTV più forte in Italia e pronta ad accompagnare San Marino nel processo di apertura all’esterno, soprattutto in chiave europea. Con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica, grazie al contributo del nuovo Presidente William Casali, che per la sua attività professionale, ma soprattutto per quella di ASI e l’impegno nell’Agenzia per lo Sviluppo Digitale, rappresenta al meglio questo settore.
Dall’informatica all’informazione: quanto i due settori sono collegati?
“Moltissimo, soprattutto oggi con l’accesso diretto e istantaneo alle fonti web. E in questo contesto noi vogliamo essere una di quelle fonti, autorevole e attendibile. Sicuramente per il pubblico, ma anche per i nostri interlocutori, in primis l’Italia e la Rai”.
La Rai, appunto. Dopo la recentissima stabilizzazione dei rapporti, quali sono i prossimi accordi?
“Ha fatto bene a citare quel passaggio, perché l’accordo di cooperazione radiotelevisiva tra Repubblica Italiana e Repubblica di San Marino è un provvedimento molto importante, da cui ne discenderanno altri su specifici temi. Averlo raggiunto è quindi un grande risultato, per il quale merita un plauso chi si è impegnato in tal senso, a partire dal mio predecessore Cesare Tabarrini e dal Direttore Carlo Romeo. Come detto, da lì si sono aperti nuovi tavoli tecnici a Roma, in particolare quello per il DAB, dal quale ci aspettiamo la possibilità di allargare la diffusione della nostra radio a tutta Italia. Lo stesso risultato che vogliamo ottenere per la Tv, per cui si aprirà un’altra trattativa in tal senso”.
Più forti in Italia, quindi?
“Più presenti, sicuramente. Fa parte della nostra mission promuovere il sistema San Marino all’esterno e vogliamo farlo nella maniera più efficace possibile. Per questo occorre che anche gli altri Stati, in particolare l’Italia ci riconosca come Tv nazionale, un obiettivo fondamentale anche per il piano di investimenti, che ovviamente è collegato alla raccolta pubblicitaria. Va da sé che all’aumento del bacino d’utenza aumenti anche la possibilità di entrate pubblicitarie”.
Riconoscimento che fa rima con accreditamento?
“Certamente essere considerati un partner affidabile dagli altri player, Rai in primis, è un obiettivo che va perseguito in ogni campo e in ogni momento. Anche per questo attendiamo fiduciosi il 25 luglio, quando verranno aperte le buste per il bando pubblico per una nuova sede. L’attuale struttura non ci permette di elaborare un piano industriale all’altezza, che prevede la produzione di servizi e prodotti di alta qualità, in grado di interessare anche altri Paesi e Tv. Inoltre sono personalmente convinto che il Palazzo Kursaal debba tornare, in toto, alla sua funzione originale che è turistica”.
Investimenti, nuova sede, accordi con l’Italia: il piano sembra già pronto.
“In verità c’è molto altro, e tantissimo compete giustamente al Direttore Romeo, al quale darò tutto il contributo possibile. Sono un convinto sostenitore del lavoro di squadra, un valore che ho acquisito in azienda e trasmesso in ASI fin da subito, e che porterò avanti anche in RTV dove, al momento, riscontro una giusta energia ed un buon rapporto anche con la Rsa”.
A proposito di contributo, quanto conterà la sua esperienza nel settore dell’information technology?
“E’ il mio mondo, è vero, ma è anche un settore in espansione, che va studiato perché anche San Marino può cavalcare quest’onda di innovazione. Lo sta facendo con il Parco Scientifico, le start up, i nuovi investimenti nelle TLC e l’Agenzia per lo Sviluppo Digitale. Come il Direttore Romeo ha messo a disposizione la sua conoscenza e passione per il mare, ideando un prodotto – Alta Marea – che oggi rivendiamo anche all’estero, nel mio piccolo cercherò di infondere a tutta l’azienda una maggiore attenzione per l’innovazione, l’informatica e tutto ciò che riguarda le nuove tecnologie”.
Dobbiamo aspettarci una programmazione monotematica sui computer?
“No, tutt’altro. Innovazione non significa per forza chip, software o internet. E comunque non è mia intenzione intervenire nella programmazione, ma solo di dare un contributo in tal senso, perché credo fortemente che San Marino possa fare molto nel mondo dell’innovazione tecnologica, all’interno dei propri confini come fuori da essi”.
Fuori c’è l’Italia, anzi l’Europa. Se sullo stivale gli obiettivi sono già chiari, quale sarà l’approccio con l’Unione Europea?
“San Marino sta finalmente uscendo dal proprio guscio e c’è tanta spinta all’apertura verso l’esterno. Lo si vede ogni giorno di più, nella società e nelle imprese. Questa apertura necessita di tutto il sostegno e l’approfondimento che la Tv di Stato deve e può dare. Lo stiamo facendo con un programma dedicato, lo faremo anche in altri modi: siamo la Tv dei sammarinesi, vogliamo promuovere il Paese all’estero e informare di cosa succede nel mondo con rinnovata cooperazione”.
E’ alla ricerca di nuove sinergie?
“Ovviamente si, in questo progetto maggiore sarà la partecipazione, in primis del tessuto economico sammarinese, migliore sarà la percezione di un paese coeso e che crede nelle intenzioni che stiamo comunicando all’esterno.
Oggi possiamo offrire maggiore visibilità soprattutto alle aziende che desiderano esportare il prodotto “Made in San Marino”, che può essere finalmente valorizzato su programmi di qualità prodotti in Repubblica”.