Home FixingFixing Prossime riforme: mercato del lavoro, ISEE e un’unica struttura per le ispezioni

Prossime riforme: mercato del lavoro, ISEE e un’unica struttura per le ispezioni

da Redazione

“Il tema di quest’anno è alquanto stimolante e sicuramente vede la nostra millenaria, quanto piccola, Repubblica ai primi posti al mondo come qualità del lavoro e rispetto della dignità e della professionalità dei prestatori di lavoro”. Questo l’incipit dell’intervento del Segretario di Stato per il Lavoro Iro Belluzzi alla seduta plenaria dell’Assemblea dell’OIL.

 

di Daniele Bartolucci

 

“Il tema di quest’anno è alquanto stimolante e sicuramente vede la nostra millenaria, quanto piccola, Repubblica ai primi posti al mondo come qualità del lavoro e rispetto della dignità e della professionalità dei prestatori di lavoro”. Questo l’incipit dell’intervento del Segretario di Stato per il Lavoro Iro Belluzzi alla seduta plenaria dell’Assemblea dell’OIL: “Tra risultati raggiunti e che intendiamo raggiungere”, ha annunciato quindi Belluzzi, “nei prossimi mesi porteremo al voto la riforma complessiva del mercato del lavoro, trasponendo in un testo unitario tutta la normativa esistente e innovando, dove necessario, il portato contenutistico e letterale. Allo stesso tempo, vengono incrementate le tutele, soprattutto per le categorie di lavoratori a termine e lavoratori autonomi non effettivamente tali. In più, a differenza di altre esperienze nazionali non abbiamo ritenuto in alcun modo di ridurre modalità, termini e tutele per la materia della cessazione dei rapporti di lavoro e dei licenziamenti sia individuali che collettivi. Riteniamo che un mercato del lavoro stabile e tutelato anche in uscita possa essere elemento di garanzia per il lavoratore, di certezza per il proprio nucleo familiare, e di stimolo più generale al benessere collettivo della nazione. Un lavoro più stabile è certamente un elemento di protezione e sicurezza per le fasce più deboli della popolazione lavoratrice: donne, over 50, giovani e giovanissimi.

Verrà, poi, presto introdotta nel nostro Ordinamento una nuova disposizione di legge intesa a migliorare, unificare e rendere più efficaci le ispezioni dedicate alla verifica del rispetto della normativa dettata in materia di lavoro, sicurezza nei luoghi di lavoro e altre misure a tutela dei prestatori di lavoro stessi”. “L’obiettivo è la riunificazione sotto un unico organo del potere e dei compiti di verifica, così che, di tutta evidenza, evitando la moltiplicazione di deleghe e competenze a uffici diversi che si possano – nell’appesantimento burocratico – tramutare in distorsioni, errori o vuoti di tutela. Traguardo di breve termine del Paese è definire anche la riforma del sistema di ammortizzatori sociali in termini di sostenibilità e adeguatezza per i destinatari delle prestazioni di cassa integrazione guadagni e misure di sostegno alla disoccupazione. Le limitate risorse e la necessità di non appesantire troppo il costo del lavoro per lavoratori e imprese ci impone di verificare con attenzione se, dove e come, destinare gli importi dovuti a titolo di ammortizzazione sociale, privilegiando le fasce più deboli della popolazione. Questo anche attraverso verifiche sull’effettiva condizione economica, patrimoniale e familiare del lavoratore, attuate per il tramite della prova dei mezzi, ad esempio mediante l’utilizzo di un indice sulla situazione economica equivalente (l’ISEE, ndr)”. Belluzzi ha quindi ricordato che “in data 9 maggio 2016 il Consiglio Grande e Generale ha approvato il progetto di legge Della Libertà e Attività Sindacale”, con cui “abbiamo allineato il nostro Paese alle Convenzioni OIL, anno per anno ratificate, e chiarito in termini chiari e assoluti che qualunque lavoratore è libero di costituire associazioni sindacali, siano esse registrate o meno. Vengono elevate, tramite questo testo di legge, le tutele per i lavoratori contro le condotte antisindacali” e “viene altresì ribadita e rafforzata la previsione per cui i contratti collettivi di lavoro della Repubblica di San Marino – se sottoscritti da sindacati maggiormente rappresentativi – esplicano la loro efficacia erga omnes, ciò per evitare che una contrattazione senza limiti e presidi minimi possa condurre a riduzioni di tutela per i lavoratori, qualunque sia la dimensione dell’impresa”. “Le politiche del lavoro”, ha concluso Belluzzi, “devono rappresentare oggi una delle priorità dei Governi quale punto strategico”.

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