Home FixingFixing IAM srl, compostaggio domestico: il monte Titano è virtuoso

IAM srl, compostaggio domestico: il monte Titano è virtuoso

da Redazione

Le biocelle presenti nel centro di San Giovanni consentono ai cittadini privati di differenziare in maniera adeguata e intelligente l’organico.

 

di Mirkare Manzi

 

Il compostaggio domestico – che va immaginato come una specie di “fabbrica biologica” in cui lavorano i funghi, gli insetti e i batteri (non spaventatevi: sono davvero bravi, come molti dei nostri lettori sanno) – è una vera e propria arte. E imparare a “compostare” non è affatto difficile: basta, in fondo, avere un po’ di buona volontà e lasciare da parte la pigrizia.

Il compostaggio domestico, in estrema sintesi, parte da un gesto che per fortuna sta diventando una sana abitudine anche a San Marino: differenziare. Dopo aver deposto i rifiuti negli appositi contenitori, soffermiamoci specificatamente sulla frazione organica dei rifiuti. “Compostare” – il verbo esiste – significa dare una mano alla natura, ovvero rimettere in circolo le sostanze organiche non più utili (come gli avanzi di cibo) e restituirle, in forma di humus, alla terra. Una gestione più mirata dei rifiuti comporta una minor produzione ma anche un minor inquinamento e contenere visibilmente i costi per lo smaltimento.

Non stiamo parlando di “cose marziane” anzi, ma di una best practice che è ben presente nella Repubblica di San Marino. Da qualche anno anche sul Titano è partita, dapprima in via sperimentale e ora in maniera più capillare (è chiaro che la strada è ancora lunga, ma una buona partenza è sempre un indice di intenzione), il “compostaggio domestico” che, fortunatamente, sta diventando un autentico fiore all’occhiello del nostro Paese, con ricadute consistenti anche a livello economico.

Le biocelle presenti nel centro di San Giovanni consentono ai cittadini privati di differenziare in maniera adeguata e intelligente l’organico.

Attenzione però: non tutto può finire nell’umido e/o può essere “compostato”. Mi riferisco, giusto per essere chiaro, alle piante malate e a quelle che hanno subito un trattamento: poiché per la cura spesso vengono impiegati additivi chimici e veleni, il mio consiglio è quello di gestirle in maniera separata e con molto riguardo. Vi ricordo che i rifiuti che vengono “compostati” poi torneranno alla terra. Anche in quella del vostro orto o giardino…

La situazione sul Titano rispetto all’Italia, per dimensioni ma non solo – parlerei anche di sensibilità – è sicuramente migliore.

Un capitolo lo meritano poi i materiali biodegradabili, un argomento che possiede diverse sfaccettature e che interessa le nuove tecnologie.

Come di certo sapranno i nostri lettori, un materiale non biodegradabile non viene affatto assorbito dal terreno e rimane identico nel tempo, quindi contribuisce all’inquinamento della zona in cui si trova.

Anche in questo caso la situazione nella Repubblica di San Marino è sommariamente di facile gestione. Com’è noto, anche il Titano ha recepito la legge 28/2012, che vieta la vendita dei sacchetti di plastica non compostabili. I sacchetti “bio” oggi sono una realtà che fa bene anche alla terra: parliamo difatti di compost di alta qualità, completamente assorbibili dal terreno.

Nella prossima rubrica, il primo venerdì di novembre, tratteremo un argomento di attualità: imballaggi e cassonetti.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento