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Il Kazakhstan apre una sede sul Titano

da Redazione

Rapporti sempre più forti: in campo anche le categorie economiche. E’ quella della Camera di Commercio internazionale per l’Europa.

 

di Daniele Bartolucci

 

Il Kazakhstan punta anche su San Marino per sviluppare i suoi rapporti internazionali. Dopo i primi incontri istituzionali, iniziati meno di un anno fa, e i successivi accordi siglati tra le parti, i rapporti tra i due Paesi continuano a rafforzarsi grazie all’impegno dell’Ambasciatore Andrian Yelemessov e del Console Giovanni Pomponi: la Camera di Commercio Internazionale del Kazakhstan aprirà infatti una sua sede sul Titano, e si tratta della prima ed unica sede distaccata all’estero, per la quale ha nominato suo rappresentante il Dott. John Mazza, che aveva già partecipato nella promozione ed organizzazione della missione economica di imprenditori sammarinesi ad Astana a ottobre 2014. La notizia è stata ufficializzata dal Dott. Chingiz Albiyev, Capo Dipartimento per l’Europa, durante l’incontro del 23 marzo a Palazzo Mercuri. Oltre al Segretario di Stato per l’Industria e il Commercio, Marco Arzilli e al presidente della Camera di Commercio di San Marino, Massimo Ghiotti, erano presenti diversi membri delle Associazioni di categoria sammarinesi: Anis era rappresentata da Franco Capicchioni e William Vagnini. “Dopo aver siglato l’accordo tra le due Camere di Commercio”, ha spiegato il Dott. Albiyev, “abbiamo preso la decisione di aprire qui una sede di rappresentanza per dare un nuovo stimolo allo sviluppo dei rapporti tra gli imprenditori sammarinesi e kazaki”. “Questo è uno degli scopi della nostra Camera di Commercio, ovvero avere dei punti di riferimento in tutto il mondo, in particolare in Europa, dove pensiamo che San Marino potrà essere in futuro un ponte in tutti i sensi, informando i cittadini sammarinesi, ma anche quelli italiani ed europei, delle iniziative messe in campo per trasferire le loro esperienze in Kazakhstan”. A sua volta il Kazakhstan “può essere un ponte per il mercato eurasiatico (ne fanno parte anche Russia, Bielorussia, Armenia e presto anche il Kirghizistan, ndr) che oggi conta oltre 175 milioni di persone e muove un economia da oltre 2.500 miliardi di dollari. Nel mondo ci sono poche scelte tra i mercati internazionali in forte sviluppo e nel contempo dotati di stabilità e in questo senso quello eurasiatico può essere un ottimo mercato dove trasferire il proprio business e la propria tecnologia”. “Ma serve una reciproca conoscenza”, ha spiegato il Console Pomponi, “e anche per questo la sede a San Marino permetterà un maggiore interscambio tra istituzioni e imprese”. Quello che finora è mancato a San Marino (e per certi versi anche all’Italia), visto che già altri Paesi europei hanno investi molto in Kazakhstan: “I tedeschi”, ha infatti spiegato il Dott. Albiyev, “sono stati tra i primi a entrare nel nostro mercato dal momento dell’indipendenza in poi, usufruendo di tutte le possibilità che si sono create in un Paese che aveva bisogno di crescere e sviluppare economia”. Ma anche oggi la crescita del Kazakhstan non si può certo dire che sia finita, anzi: “Il Governo ha deciso infatti quali siano gli asset strategici e investito le proprie risorse in determinate imprese. Sono circa 50 i settori che vengono agevolati, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento per avviare l’attività stessa, con lo Stato che può mettere garanzie fino al 70% del credito necessario e comunque la tassazione prevista è solo del 20%”. I settori spaziano dai prodotti alimentari alla produzione tessile e di mobili, ma anche tutta l’industria chimica (in particolare farmaceutica) e la metallurgia sono considerati settori strategici. “Questo per quanto riguarda le piccole e medie imprese, perché per quelle più grandi, con investimenti iniziali superiori ai 20 milioni di dollari è previsto un regime fiscale particolarmente favorevole, tanto che tali imprese saranno esentate dalle imposte per dieci anni”. Senza considerare che lo Stato può intervenire direttamente per rimborsare fino al 30% degli investimenti fatti”. Un appeal eccezionale, a cui San Marino non può restare indifferente e a cui può ‘rispondere’ con i suoi vantaggi economici e fiscali, oltre che le eccellenze che può mettere in mostra: sia per quanto riguarda il suo essere ‘porta per l’Europa’, sia per quanto può offrire in termini di know how manifatturiero, sia per l’attrattiva turistica che, unita a quella della vicina Italia, può essere un ottimo biglietto da visita per gli imprenditori, gli investitori e le famiglie kazake. Infine il Dott. Albiyev ha anticipato che presto saranno avviate iniziative specifiche per promuovere l’Expo Astana 2017, anche nell’ambito dell’Expo di Milano, alle quali saranno invitati gli operatori economici e rappresentanti delle Istituzioni sammarinesi.

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