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San Marino, imprese: un mondo a due velocità

da Redazione

Bollettino di Statistica del III° trimestre 2014: continuano a venir meno i posti di lavoro. In crescita però il numero delle aziende: sono dieci in più rispetto a 12 mesi fa.

 

di Daniele Bartolucci


Cresce, anche se di poco, il numero delle imprese in Repubblica e diminuisce vistosamente il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, ma tutto questo non è abbastanza per recuperare posti di lavoro, che continuano a venir meno a San Marino, sia nel settore privato che nel settore pubblico allargato.

E’ quanto emerge dal Bollettino del III Trimestre 2014 elaborato dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica, dove spicca come detto un dato positivo: il totale delle imprese, al 30 settembre 2014, è pari a 5.194 unità, ovvero, rispetto al 30 settembre 2013, c’è stato un incremento di 44 aziende (+0,9%).

 

AZIENDE: SI TORNA A CRESCERE

Da inizio anno, a riprova del trend finalmente positivo, le imprese sono aumentate di 10 unità (+0,2%); valutando gli ultimi dodici mesi, il picco di incremento si raggiunge nel settore “Altri servizi”, con una variazione di +40 unità pari al +5,8% del settore, seguito dal “Commercio”, con una variazione di +27 unità, pari al +1,9% del settore.

In forte diminuzione sono invece i settori “Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese (-41 imprese pari al -2,3% del settore) e “Trasporti e comunicazioni” (-11 imprese pari al -7% del settore).

Da notare, infine, che la tipologia d’impresa più diffusa è quella societaria con 2.713 unità (-16 nell’ultimo anno), sono inoltre presenti 485 imprese artigianali (-13), 157 imprese industriali (+1), 416 imprese commerciali (-9), 770 attività libero professionali (+20); le cooperative sono 81 (+6) e i consorzi 6 (-1).

E’ anche vero, però, che timidi segnali di ripresa si stanno evidenziando con sempre più forza in Repubblica: così come cresce il numero di imprese, scende – e in maniera più evidente – il numero di quelle che ricorrono alla Cassa Integrazione Guadagni: da gennaio a giugno 2014 sono infatti 486 aziende che ne hanno fatto ricorso, con una diminuzione del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2013 (in cui le aziende erano state 505). Tale riduzione assume proporzioni ben maggiori in termini di importo liquidato: nel periodo gennaio-giugno 2014 sono stati erogati 3.207.187 euro, una cifra inferiore del 38,6% rispetto allo stesso periodo del 2013 (5.226.921 euro).

 

IN CALO LA FORZA LAVORO

Come detto, però, a fronte di un leggero aumento del numero delle imprese in territorio, la forza lavoro (complessivamente 21.704 unità di cui 11.956 maschi e 9.748 femmine) nello stesso anno è diminuita di del 1,2% (258 unità in meno). A fine estate, i lavoratori dipendenti erano 18.365 (84,6% della forza lavoro), 1.892 i lavoratori indipendenti (8,7%) e infine, 1.447 i disoccupati totali (6,7%), di cui 1.200 sono disoccupati in senso stretto.

L’unica categoria che cresce costantemente da qualche anno, quindi, continua ad essere quella dei senza lavoro, soprattutto nel settore privato (14.599 unità, di cui 8.639 maschi e 5.960 femmine), il quale nell’ultimo anno ha visto diminuire il suo numero di ulteriori 162 unità (-1,1%). Come negli anni precedenti, la diminuzione più consistente risiede principalmente nel settore delle “Costruzioni” (-69) seguito da “Attività immobiliari, informatica, servizi alle imprese” (-61).

Anche nel Settore Pubblico Allargato i lavoratori diminuiscono e si assestano a 3.766 (-5,7% rispetto al 30 settembre 2013), di cui 2.277 femmine e 1.489 maschi. Le diminuzioni più consistenti si registrano nella Pubblica Amministrazione (-48) e presso l’Istituto di Sicurezza Sociale (-45).Diminuendo i lavoratori – tranne i casi di pensionamento e prepensionamento – è normale vedere come aumentino invece i disoccupati, arrivati oggi alla cifra consistente di 1.447 unità (+124 rispetto al 30 settembre 2013); di questi, 1.200 sono disoccupati in senso stretto (+144 rispetto al 30 settembre 2013), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Per questi ultimi, in particolare, la fascia di età che conta il maggior numero di disoccupati è quella dai 20 ai 29 anni (32,7% del totale), così come per i disoccupati totali (31,4% del totale). Per entrambe le categorie di disoccupati il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità. La percentuale di disoccupati laureati è pari al 14% per i disoccupati totali (203 unità), mentre per quelli in senso stretto è il 11,8% con 142 unità.

 

TURISMO IN RECUPERO

Il turismo continua a raccogliere risultati positivi e incoraggianti, dimostrando sempre più il valore di questo asset strategico per l’antica Repubblica. Flussi che sempre più riescono ad essere coinvolti sul Titano, tanto che nei primi nove mesi dell’anno l’afflusso turistico è stato pari a 1.693.983 visitatori (+5,4% rispetto allo stesso periodo 2013); in modo particolare, il primo trimestre e il mese di agosto hanno registrato un notevole incremento del numero di visitatori rispetto agli stessi mesi del 2013; solo nel mese di maggio si è registrato un decremento rispetto all’anno precedente. Cresce, in parallelo, anche il numero dei pernottamenti, svincolando San Marino da quel “turismo mordi e fuggi” che l’ha sempre caratterizzato: 62.112 arrivi (+12,2% rispetto allo stesso periodo 2013) per un totale di 112.605 pernottamenti (+17,0%), con una media di 1,8 notti trascorse per ogni persona arrivata (1,7 nel 2013). Chiaramente sono ancora numeri “piccoli” rispetto al totale dell’afflusso, ma il trend è positivo da diversi anni e questo fa ben sperare chi ha investito in questo settore. I turisti che da gennaio a settembre 2014 hanno scelto di pernottare a San Marino provenivano per il 92,2% dall’Europa, il 3,8% dall’America, il 2,9% dall’Asia e il restante 1% equamente suddiviso tra Africa e Oceania. L’Italia è il paese di provenienza della maggior parte dei turisti (57,4% sul totale), seguita da Russia (9,1%), Germania (4,7%) e Olanda (2,9%). Tra i paesi extraUe, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non, della Repubblica proveniva da Stati Uniti (1,7%), Cina (1,2%), Australia e Giappone (entrambe le nazioni con lo 0,5%). Nei primi nove mesi del 2014 i turisti hanno scelto principalmente di pernottare in Hotel (76,6%) e il Castello che ha registrato il maggior numero di pernottamenti è Borgo Maggiore (44,9%) seguito da San Marino Città (27,9%).

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