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San Marino, Congresso di Stato: scambio automatico delle informazioni finanziarie

da Redazione

“Passaggi importanti per San Marino – ha commentato Valentini- sia per il riscontro immediato che per quello in una prospettiva di più lungo termine”.

 

SAN MARINO – Esito dell’Esame Periodico Universale o UPR (Universal Periodic Review) da parte del Consiglio dei Diritti Umani sulla situazione di San Marino, incontri a Roma al Ministero Affari Esteri e al Ministero Finanze e firma a Berlino dell’Accordo Multilaterale sullo Scambio Automatico delle Informazioni Finanziarie, con l’adesione al Early Adpters Group–EAG, sono stati questi i temi di cui il Congresso di Stato ha parlato diffusamente questa mattina, sulla base dei riferimenti dei Segretari di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni e per gli Affari Esteri, Pasquale Valentini.

Passaggi importanti per San Marino – ha commentato Valentini- sia per il riscontro immediato che per quello in una prospettiva di più lungo termine.

Nell’incontro del 23 ottobre scorso a Roma del Segretario Valentini col Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, sono stati affrontati diversi temi inerenti il rapporto bilaterale tra Italia e San Marino. Questioni legate a industria e commercio, come marchi e brevetti, armi, parco scientifico, l’eventuale introduzione dell’Iva, infrastrutture e trasporti, compresa la concreta collaborazione per l’Aeroporto Fellini Rimini-San Marino, il collegamento viario tra i due Paesi. Le telecomunicazioni e i servizi televisivi, per i quali è ripreso l’iter di ratifica dell’Accordo del 2008. La Giustizia, nel cui ambito devono essere portate a termine questioni come le intercettazioni, gli accordi tra i Corpi di Polizia, e poi Turismo e cultura, ambiente, settore energetico. Ora i due Paesi sono impegnati nell’implementazione dei contenuti dell’Accordo di Cooperazione Economica . E’ stata fatta quindi una carrellata delle problematiche inerenti tale percorso e sarà predisposto un promemoria delle questioni più importanti, programmando l’attivazione dei relativi gruppi di confronto nell’ottica di una positiva collaborazione e nella prospettiva del negoziato con l’UE. A tal proposito da parte italiana si è confermata la volontà di conferire il mandato per il negoziato prima della scadenza del semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, che l’Italia detiene dal 1 luglio 2014. Il ruolo della Presidenza può rivelarsi particolarmente significativo nell’ambito della “procedura di co-decisione” che attribuisce al Consiglio un ruolo di decisore condiviso con il Parlamento Europeo. Essa infatti presiede i Comitati di conciliazione.

Per quanto riguarda l’esame periodico del Consiglio dei Diritti Umani, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Pasquale Valentini, ha spiegato che tale esame avviene ogni quattro anni e che ogni Stato relaziona sui progressi compiuti rispetto al precedente ciclo di valutazione, avvenuto, nel caso della Repubblica di San Marino nel 2010.

Il Gruppo di Lavoro del Consiglio dei Diritti Umani sull’Esame Periodico Universale ha adottato il 31 ottobre scorso, presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra, il Rapporto su San Marino. Rapporto, che contiene una sintesi della relazione presentata dal Segretario di Stato Valentini appena quattro giorni prima. Il rapporto è stato illustrato all’assemblea dai tre Paesi relatori: Burkina Faso, Cile e Cina.

Hanno preso parte alla discussione 35 Stati membri e osservatori del Consiglio. Tutti gli interventi hanno riconosciuto i progressi significativi attuati dalla Repubblica di San Marino negli ultimi quattro anni, soprattutto nell’ambito della tutela dei minori e delle donne dalla violenza, dei diritti dei disabili e dei servizi in atto. Particolarmente elogiato è stato il servizio reso dal Colore del Grano, la cui operatività ha destato particolare interesse.

Le raccomandazioni avanzate dagli Stati al termine dell’esame non sono state fondate su inadempienze o violazioni, ha detto Valentini, ma sono andate nella direzione di incoraggiarci a proseguire nel percorso intrapreso.

Il Segretario di Stato per le Finanze Capicchioni ha riferito alla stampa sulla firma di mercoledì scorso a Berlino dell’Accordo sullo scambio automatico di informazioni finanziarie. Un accordo – ha dichiarato il Segretario di Stato – che attua la volontà del Governo di confermare la direttiva della trasparenza. In particolare, si sono concretizzate tutte le condizioni per l’imminente inserimento di San Marino nella “white list” dei paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni con l’Italia. Ma entro fine anno contiamo di essere nella white list fiscale, un passo che ci consentirà di aumentare l’attrattività per gli investitori.

Sono attualmente in corso trattative tra Banca Centrale e Banca d’Italia ed è in programma un incontro con il Ministero del Tesoro e Banca d’Italia. Un’operatività che denota la rinnovata fiducia del Mef nei confronti di San Marino e l’armonizzazione delle relazioni economiche e finanziarie tra le due giurisdizioni.

La nostra accettazione delle richieste di collaborazione da parte italiana su questi temi è infatti basata sulla disponibilità effettiva ad un sostegno e una collaborazione per la sostenibilità del nostro sistema.

La cooperazione internazionale, nonché la convergenza agli standard internazionali, specie in materia antiriciclaggio, fiscale e finanziaria da parte di San Marino, ha rafforzato le relazioni tra le due Repubbliche determinando non solo la ripresa del dialogo ma soprattutto dell’operatività comune.

La problematica situazione interna – ha concluso Valentini – non ha quindi influito sulla percezione esterna.

Circa le vicende recenti che hanno occupato le cronache giudiziarie e politiche, Valentini ha affermato: “Siamo nel mezzo di un’indagine e di aggiornamenti quotidiani da parte del Tribunale. Nostra preoccupazione deve essere quella di prendere misure affinchè un certo tipo di contagio non si ripeta e non cresca.

Per questo è necessario che venga riconosciuto che c’è stato un movimento nel Paese che ha voluto cambiare le cose. Ma il cambiamento in atto, ha aggiunto Capicchioni, non si ferma.

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