Home FixingFixing Ente Cassa di Faetano, il Presidente Zanotti: “Sempre presenti sul territorio, ma con sobrietà”

Ente Cassa di Faetano, il Presidente Zanotti: “Sempre presenti sul territorio, ma con sobrietà”

da Redazione

Domenica scorsa, 11 maggio, l’assemblea dei soci dell’Ente Cassa di Faetano ha approvato il bilancio 2013. San Marino Fixing ha intervistato a tutto campo il Presidente dell’Ente, Maurizio Zanotti.

di Loris Pironi


SAN MARINO – Domenica scorsa, 11 maggio, l’assemblea dei soci dell’Ente Cassa di Faetano, fondazione della Banca di San Marino, è stata chiamata ad approvare il bilancio 2013. Il bilancio di missione, ovvero il documento che illustra non solo l’operato economico dell’Ente ma anche le sue linee guida sociali del mandato raccontano di un’attività che si è esplicata avendo come obiettivo la crescita culturale, il supporto al mondo associazionistico e in generale all’economia del Paese. Iniziative come la collana di volumi dedicati alla storia dei Castelli della Repubblica indicano chiaramente l’intenzione di attingere a piene mani ai valori fondanti della storia e della tradizione rurale della Repubblica. Progetti ambiziosi come il Fondo per l’Eccellenza, voluto per aiutare i giovani sammarinesi a compiere (coraggiosi) percorsi di alta formazione all’estero, raccontano di un impegno a progettare e costruire il futuro. E poi c’è la valorizzazione di Villa Manzoni, inaugurata qualche mese fa e tornata agli antichi splendori, un patrimonio non solo della comunità di Dogana ma dell’intera Repubblica, che unitamente al taglio del nastro del parcheggio dell’Ospedale rappresenta il concreto segno della presenza dell’Ente Cassa di Faetano sul territorio, a supporto del mondo economico e dell’intera collettività.

Il tutto in un contesto economico dei più difficili: Banca di San Marino proprio la scorsa settimana ha approvato il proprio bilancio che ha presentato eccezionalmente valori in negativo, con l’inevitabile riverbero sul bilancio dell’Ente Cassa di Faetano.

“Eppure tutto questo non ci ha impedito, né ci impedirà per l’anno in corso, di continuare l’opera a sostegno della collettività scritta nella nostra mission – afferma a Fixing il Presidente dell’Ente, Maurizio Zanotti – Sono senza ombra di dubbio periodi difficili, e anche se recentemente si sono verificate circostanze che attendevamo da tempo e che non possono che giovare alla nostra economia, parlo della ratifica della convenzione contro le doppie imposizioni da parte italiana che ha di fatto sancito il ritorno a quelle relazioni di amicizia e buon vicinato che riteniamo indispensabili, parlo dell’uscita dalla black list che ci ha permesso finalmente di tirare un sospiro di sollievo. Ma a maggior ragione in questo contesto così delicato e difficile, tuttavia, è importante fare affidamento sui valori, sui valori dell’unione, della collaborazione tra le persone e tra le Istituzioni, della sussidiarietà, di cui la nostra Fondazione e il nostro Gruppo da sempre sono portatori”.

Malgrado queste svolte in positivo e malgrado l’approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale di una serie di provvedimenti mirati a far ripartire l’economia, l’onda lunga della crisi non accenna a far sentire la propria influenza. In questo contesto come si collocano i risultati conseguiti dall’Ente Cassa di Faetano?

“Nonostante il periodo non favorevole siamo riusciti a portare avanti la nostra opera basata appunto sul principio di sussidiarietà e sul supporto alle associazioni, agli enti e alle Istituzioni. Il compimento delle cosiddette grandi opere (il secondo stralcio dei parcheggi all’Ospedale di Stato, il recupero di Villa Manzoni, ndr) ci ha permesso di stimolare l’economia in virtù dell’impiego di imprese e maestranze nella quasi totalità sammarinesi. E poi c’è tutta l’attività al fianco delle associazioni, prevalentemente nell’ambito della cultura, dell’arte, dell’istruzione e dell’assistenza sociale, ma non solo, che ci ha consentito di valorizzare quel grande patrimonio che è il terzo settore nella nostra Repubblica”.

La necessità, da parte di Banca di San Marino, di rispondere – come del resto tutti gli altri istituti del territorio – alla richiesta degli organismi internazionali di dar vita a una svalutazione prudenziale dei crediti dubbi, ha portato a un disavanzo di gestione e quindi alla non assegnazione dei dividendi. Che conseguenze ci sono per l’Ente?

“Innanzitutto devo dire che nel corso dell’assemblea abbiamo fatto riferimento al bilancio della nostra capogruppo, spiegando le ragioni che hanno portato a questo risultato. L’assemblea ha dimostrato di aver compreso la situazione e ha accordato totale fiducia alla governance, chiedendo di continuare a mantenere una gestione improntata al senso di responsabilità. Detto questo, conseguenze significative per il bilancio dell’Ente Cassa di Faetano non ce ne sono. Gli accantonamenti degli anni passati ci permettono oggi di dare continuità alla nostra attività istituzionale, d’altro canto è indubbio che il triennio di gestione appena cominciato ci vedrà impegnati nel portare avanti la nostra opera all’insegna di una gestione di grande sobrietà.

Durante l’assemblea avete esortato i soci ad una partecipazione sempre più attiva alla vita dell’Ente.

“Abbiamo fatto appello al senso di appartenenza, che deve essere un motivo d’orgoglio per tutti noi. Lo abbiamo fatto perché ci rendiamo conto che l’Ente in questi ultimi anni è diventato un punto di riferimento per la vita sociale, culturale ed economica sammarinese. Questo ci carica di una grande responsabilità e ci fa capire quanto sia importante il nostro ruolo e riteniamo fondamentale approfondirlo. Apparteniamo ad una storia viva che ha quasi cento anni e, come in ogni percorso, ci sono dei momenti in cui val la pena fare il punto della situazione. Abbiamo deciso di aiutarci in questo senso avviando un percorso di incontri periodici che coinvolgono tutti noi Soci in un confronto con personalità di rilievo sui diversi temi che riguardano la nostra vita istituzionale”.

Presidente, un’ultima domanda. Ha parlato dell’importanza del senso di appartenenza. Si può ampliare questo concetto non più solo all’Ente ma a tutto il Paese?

“Senza ombra di dubbio. L’Ente Cassa di Faetano è fautore di questo principio, tramite le proprie iniziative a carattere storico e culturale, tramite il rapporto con il mondo rurale e la tradizione. È importante però che le singole persone facciano la propria parte. Il cambiamento in corso in questi anni è evidente, la crescita sarà lenta e magari difficile da percepire, ma proprio per questo è importante far leva sui valori che consolidano la coesione e il senso di appartenenza a un Paese che ha ancora molto da raccontare e molto da dare”.

 

ECF-erogazioni-2013

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