Home FixingFixing San Marino, mostra di Leonardo. Oltre 20 mila biglietti. E ora la storia multimediale del Titano

San Marino, mostra di Leonardo. Oltre 20 mila biglietti. E ora la storia multimediale del Titano

da Redazione

Forse lo stesso da Vinci, in qualche modo, l’aveva studiato e previsto. Certo è che, in coincidenza con l’allungamento delle ore di sole, anche il numero dei visitatori della mostra itinerante “Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo” è cresciuto.

 

di Alessandro Carli


Forse lo stesso da Vinci, in qualche modo, l’aveva studiato e previsto. Certo è che, in coincidenza con l’allungamento delle ore di sole, anche il numero dei visitatori della mostra itinerante “Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo” è cresciuto.

E le previsioni di sbigliettamento complessivo avanzato dal presidente del Convention & Visitors Bureau Marcella Michelotti di prima di Natale – circa 12 mila ingressi a pagamento – è stato visibilmente rivisto verso l’alto. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? “Dalle festività in poi – esordisce il Presidente – abbiamo registrato un’autentica impennata. Febbraio e marzo sono andati molto bene, con pienoni nei fine settimana. L’iniziativa si è chiusa con 20.106 paganti e oltre mille biglietti omaggio per i più piccoli. Abbiamo ospitato tante famiglie e tante scuole sia del Monte che da alcune regioni italiane, soprattutto da Veneto, dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Lombardia”.


Presidente, e San Marino?


“I cittadini hanno frequentato l’iniziativa. Qualche segretario di Stato ha visitato la mostra. Pochi invece i consiglieri. Dispiace che l’Università di design industriale abbia snobbato la manifestazione. Un’occasione mancata vista la poliedricità di Leonardo, che nella sua vita ha studiato ingegneria, linee e disegno industriale. Abbiamo anche provato a coinvolgere le associazioni del Paese ma non abbiamo ricevuto risposte. E’ difficile fare sistema tra l’indifferenza e lo scetticismo”.


I numeri auspicati durante il lancio del prezioso evento – oltre 50 mila ingressi – non sono stati confermati. Non è stato solamente un problema di proposta.


“Se si fosse messa in campo una vera sinergia, si sarebbe potuto fare di più. La mostra poteva essere sostenuta meglio attivando alcuni canali. La televisione di Stato poteva essere una finestra sul mondo: poteva rappresentare un veicolo per promuovere la mostra, magari prendendo contatti con la Rai regionale. Invece…”.


Invece?


“Mi sto interrogando sul ruolo della tv di Stato. La Rai italiana, socia al 50%, investe oltre 3 milioni di euro all’anno. Nonostante questo, non siamo riusciti ad arrivare al tg regionale. L’evento avrebbe potuto avere numeri più robusti se fosse riuscito a ‘passare’ in televisione. Credo che l’accordo con la Rai debba essere rivisto: che utilità può avere una tv che costa a San Marino 3 milioni se poi non riesce a promuovere in Italia le proprie iniziative? Il Titano deve uscire dall’isolamento mediatico. Si parla del Monte solo per i casi di cronaca giudiziaria”.


I conti però si fanno anche con il budget.


“L’iniziativa è costata complessivamente 650 mila euro. Circa 100 mila euro sono stati investiti in promozione. Non sono molti: un evento del genere ne avrebbe richiesti più del doppio. Credo però che se si fossero ottimizzate le risorse e si fosse fatto davvero sistema – ognuno nel suo ruolo – saremmo potuti essere più incisivi”.


La mostra però ha dato l’opportunità a 10 persone disoccupate di trovare un impiego.


“Credo sia un aspetto di grande rilevanza: 10 persone hanno seguito un corso di formazione. Hanno potuto lavorare. Le loro competenze possono essere replicate anche per l’Expo di Milano del 2015”.


Se qualcuno aveva arricciato il naso sulla mancanza di un’opera originale alla mostra, alla lunga la scelta di puntare sul dialogo multimediale si è rivelata comunque indovinata.


“La mostra su Leonardo ha confermato la potenzialità della multimedialità, un modo per approfondire l’arte. Sarebbe interessante riuscire a realizzare un museo permanente sulla storia di San Marino ad alto valore tecnologico, a spasso con i tempi. L’oggetto in bacheca è anacronistico”.

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