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San Marino, Beccari. Gestione rifiuti: smartphone, vestiti, penne. E la bellezza

da Redazione

I dati delle vendite degli smartphone hanno fatto registrare lo sforamento del tetto di un miliardo di pezzi venduti nel 2013. Molti apparecchi hanno i marchi di nuove aziende cinesi.

 

di Samantha Beccari


Smartphone, ma anche carnevale. E le matite e le penne che quotidianamente utilizziamo. Infine, una piccola curiosità, legata ai capelli delle ragazze. Tante domande – e altrettante risposte – anche questo mese.


I dati delle vendite degli smartphone hanno fatto registrare lo sforamento del tetto di un miliardo di pezzi venduti nel 2013. Molti apparecchi hanno i marchi di nuove aziende cinesi. Poiché parliamo di un Paese che in passato ha avuto qualche problema con il marchio CEE, dobbiamo stare tranquilli?


“Per quanto riguarda gli apparecchi sarebbe sempre meglio avere prodotti con CEE assicurando la conformità dell’apparecchio, e molte volte anche la salute stessa. Per quanto riguarda lo smaltimento, i cellulari rientrano nella categoria RAEE. Tutti i RAEE sono segnalati dal simbolo di un cassonetto barrato”.


Tra poco arriva il carnevale e molti bambini si vestiranno in maschera. Alcuni “abiti” sono “Made in China”. Ci possono essere problemi? Quando verranno smaltiti, possono essere riposti nei cassonetti?


I rifiuti costituiti da abiti non più utilizzati rientrano tra le raccolte differenziate. Gli indumenti vengono così suddivisi e utilizzati: molti vengono puliti e sanificati, e vengono destinati alla vendita nei mercati esteri, come vestiario d’occasione. I tessuti in cotone non più commercializzabili vengono lavati e classificati per colore, al fine di essere utilizzati come stracci da pulizia per le industrie. I tessuti in lana invece vengono ‘sfilacciati’ e poi cordati per fabbricare filo. I vestiti di carnevale, che hanno percentuali di cotone e lana molto basse, vengono conferiti in discarica”.


“Dopo anni di onesto servizio, capita che le penne a biro o le matite arrivino a fine vita. Che codici CER hanno? Qual è la corretta procedura per smaltirli?


“I pennarelli, le penne a biro e le matite fanno parte del secco residuo. Il rifiuto secco residuo viene raccolto nell’ambito della raccolta differenziata. In particolare il secco residuo è ‘tutto ciò che non è altrimenti riciclabile’ ed è catalogato, per il codice CER con i numeri 200301, ovvero quello dei rifiuti indifferenziati”.


Spesso le ragazze ricorrono all’extension per allungare i capelli. Che tipo di rifiuto è? Parliamo di prodotti sanitari? Qual è il loro codice CER?


“Le extension possono essere definite come una sorta di ‘prolunga’ che permette di allungare e infoltire la chioma di una persona mediante l’attaccatura di capelli aggiuntivi. Le extension possono essere naturali o artificiali; nel primo caso, i capelli sono umani. In alternativa i capelli possono essere realizzati in fibre sintetiche, ed avvicinarsi moltissimo – per aspetto e consistenza – ai capelli naturali. Una questione spinosa, quella dei capelli, dal momento che venivano assimilati nella categoria dei ‘rifiuti speciali’. Un problema che ha costretto finora i parrucchieri ad avvalersi di ditte specializzate per il ritiro e lo smaltimento dei capelli. Solo ultimamente, con una delibera, si è andati a convertire prodotti come capelli ed extension da ‘rifiuti speciali’ a ‘rifiuti urbani’, con buona pace dei parrucchieri”.

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