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San Marino, finanziaria: ecco come può essere migliorata

da Redazione

“Sul fronte dei tagli alla spesa apprezziamo l’impegno – fanno sapere dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese – anche se si può ancora fare di più. Anche perché la riduzione dei costi della macchina pubblica da sola non basta”.

 

Sullo scorso numero di San Marino Fixing abbiamo presentato e illustrato tutti i principali dettagli della Legge Finanziaria 2014, passata in prima lettura in Consiglio Grande e Generale e in attesa di approvazione definitiva entro la fine dell’anno. Il testo, anche per fare fronte al consistente calo delle entrate, prevede la prima tranche degli interventi per la riduzione della spesa pubblica. La Finanziaria rappresenta uno dei passaggi più importanti di questa fase, unitamente alla riforma tributaria e alla Legge Sviluppo. “Sul fronte dei tagli alla spesa apprezziamo l’impegno – fanno sapere dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese – anche se si può ancora fare di più. Anche perché la riduzione dei costi della macchina pubblica da sola non basta: occorrono infatti interventi mirati a renderla più efficiente, semplice e moderna”. In tal senso ANIS propone di istituire, già in Finanziaria, un tavolo sul tema della modernizzazione della PA: la proposta è stata fatta pervenire, tramite lettera protocollata, al Congresso di Stato.

Tra le osservazioni e le richieste dell’ANIS, presentate all’esecutivo, ci sono diversi spunti che meritano di essere approfonditi. A partire dalla proposta di dar vita a una ricognizione su tutte le attività che oggi lo Stato gestisce al fini di individuare quelle non essenziali che potrebbero essere dismesse e opportunamente poste a mercato. In una sola parola, privatizzazioni: una strada che a San Marino si fa davvero fatica ad imboccare, come ha dimostrato il fallimento dell’unico vero progetto di coinvolgimento dei privati, ovvero la Centrale del Latte.

 

Tagli


Per quello che riguarda l’ISS, l’ANIS ha evidenziato al Governo un contenimento della spesa del tutto insufficiente e ha auspicato per la sanità – così come per tutta la PA – si vada a intervenire con una “indispensabile profonda ristrutturazione” che incida sui costi senza intaccare sulla qualità del servizio erogato. Una missione impossibile? È lecito, anzi doveroso, ritenere che invece sia non solo possibile ma necessario, e anche in tempi brevi. Sempre parlando di contenimento della spesa gli Industriali hanno puntato sull’esigenza di non sprecare risorse per progetti non prioritari (l’esempio è la rete di banda larga posizionata dall’Aass, ne parliamo a pag. 4) e di iniziare a far camminare con le proprie “gambe” alcuni servizi pubblici. Anche in questo caso un esempio concreto: le strutture pubbliche aperte al pubblico – piscine, campi sportivi, eccetera – devono essere in grado di autosostenersi.

È valutata positivamente la decisione di ridurre i gettoni e i rimborsi (art. 35), mentre al contrario ANIS ritiene insufficienti il taglio del 10% sugli straordinari (art. 36) e sui compensi di Banca Centrale.

 

Imprese e lavoro


Uno dei passaggi chiave della Finanziaria riguarda l’art. 32 che prevede il rinnovo del ricorso alla Cassa Compensazione per far fronte al deficit del bilancio degli ammortizzatori sociali, una misura chiesta più volte dall’ANIS (e non solo) ed entrata, appunto, in Finanziaria. Gli industriali hanno anche rinnovato la proposta di far versare anche da parte dei dipendenti pubblici il contributo dello 0,50% per inattività che porterebbe nuovo ossigeno alla Cassa.

Piuttosto critica anche la posizione relativa a Camera di Commercio (art. 18), con un contributo ridotto al lumicino (100 mila euro) e la riforma che resta nel cassetto. Insufficiente, per ANIS, anche lo stanziamento per le imprese relativamente al credito agevolato (art. 22).

Segnaliamo infine le perplessità degli Industriali circa l’entità del mutuo a pareggio: si è tenuto conto, per caso, del fatto che dal 1 gennaio 2014 con l’entrata in vigore della convenzione italo-sammarinese ci saranno minori entrate per lo Stato?

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