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Fisco, servizi e catasto: vera equità possibile

da Redazione

La sammarinese Technology for People, chiave per recuperare milioni di euro. Una grande banca dati. E un progetto innovativo per la PA: Catastoenti.

Technology for People - Car-Tech Group-1

 

di Loris Pironi

 

Ah, se il Ministero per l’Economia italiano sapesse che a San Marino è racchiusa la chiave per recuperare milioni e milioni di euro.

In effetti lo sa… E sa anche che sul Titano è custodito un tesoretto di informazioni vitali per decine di comuni italiani, informazioni indispensabili per quello che riguarda il fulcro attorno al quale sta ruotando l’intera campagna elettorale, ovvero l’Imu, l’imposta municipale sugli immobili.

Siamo certi che il Mef conosca tutto questo per un semplice motivo: è stato lo stesso Mef a fornire un’autorizzazione speciale ad operare in Italia (in barba al vecchio Decreto Incentivi e alla black list) ad una società sammarinese, la Technology for People.

TfP è un’impresa con alle spalle anni di storia e di professionalità, che ha sviluppato un’innovativa tecnologia informatica, messa a disposizione degli enti pubblici.

Di fatto si tratta di un modello organizzativo che è al tempo stesso territoriale ed economico, uno strumento web rivolto essenzialmente all’ente pubblico che ha la necessità di gestire in maniera efficace ed efficiente il territorio, l’ingegnerizzazione dei servizi al cittadino e, ovviamente, anche dei tributi.


Technology for People

 

“Nel 1987 a Rimini abbiamo creato il gruppo Car-Tech, società tuttora operante, con diverse sedi in Italia, frutto di un’esperienza come liberi professionisti iniziata già negli anni Settanta”, spiega Vito D’Ambrosio, Presidente di Technology for People. E lo stesso D’Ambrosio racconta di come TfP sia nata nel 2006 a San Marino per diventare operativa nel 2008: “Già da tempo abbiamo trasferito in Repubblica la sede operativa, la ‘testa’ di tutto il gruppo. Perché? Perché ci interessava molto il discorso del Parco Tecnologico. È vero, abbiamo precorso un po’ i tempi. Personalmente conoscevo il Titano da molti anni e qui ho svolto diversi incarichi. Come ingegnere, ad esempio, progettai il posizionamento dei pilastri della funivia di San Marino”, racconta ancora D’Ambrosio.

Diciamo che di questi tempi, tempi da spending review, con la bagarre legata alla speculazione elettorale sull’Imu in Italia e con il testo della Finanziaria sammarinese che parla di Patrimoniale e di riforma del catasto, noi di Fixing non potevamo non fare una capatina alla Central Square di Domagnano, sede di TfP.


In Italia…

 

Almeno in linea teorica, si potrebbe affermare che il cliente ideale di Technology for People sia quel Comune che ha necessità di recuperare evasione: qualcuno si sente escluso? “Ma non ci si può limitare a questo – aggiunge D’Ambrosio – i campi di utilizzo della nostra metodologia sono molto più ampi: si va da un’organizzazione urbanistica ‘sburocratizzata’ a un nuovo approccio ai servizi del Catasto, fino alla gestione delle utenze da parte delle multi-utility”.

L’innovazione di Technology for People e prima ancora di Car-Tech Group sta prima di tutto nella prospettiva. Una prospettiva che oggi è condivisa anche dalla pubblica amministrazione, ma che fino alla Finanziaria italiana del 2005 era in controtendenza: gli immobili, per definizione, non sono sfuggenti al fisco come possono esserlo, per tanti motivi, le persone fisiche. Spostando l’attenzione sull’immobile, diventa di fatto impossibile per il contribuente eludere il fisco. Dunque focalizzarsi sugli immobili diventa fondamentale per l’ente pubblico che vuole davvero cimentarsi con la lotta all’evasione. Va detto inoltre che il servizio è sì rivolto all’ente pubblico, ma a beneficiarne, in termini di trasparenza oltre che di (teorica) equità è anche il cittadino che può finalmente sapere che cosa la Pa conosce effettivamente di sé, andando a correggere gli eventuali errori.

“Abbiamo messo a punto – aggiunge il Presidente D’Ambrosio – un progetto, Catastoenti, marchio registrato, con cui abbiamo dotato gli enti pubblici di uno strumento web che permette l’unificazione e la condivisione dei dati territoriali e descrittivi, comprendendo sia lo stato di diritto che lo stato di fatto. La Pa ha per definizione numerosissimi dati a propria disposizione, ma divisi tra diverse banche dati che non sono messe in comunicazione tra loro. La conseguenza? Un’infinità di dati non a disposizione di tutti, lavoro moltiplicato, informazioni spesso in contraddizione. Catastodati è stato impostato con una logica ingegneristica e mette in rete tra gli uffici pubblici, nel più totale rispetto della privacy del cittadino, tutti questi dati, a seconda delle esigenze. Con il nostro modello l’ente non paga l’acquisto del software né necessita dello spazio fisico per la banca dati, che viene gestita in outsorcing dietro il pagamento di un canone annuo”.

In questo modo quello che è da sempre uno dei principali problemi della pubblica amministrazione, la non-comunicabilità delle proprie banche-dati (tributi, catasto, anagrafe, ecc.) viene superato con la creazione di un’area virtuale di interscambio dati.

 

…E a San Marino


Abbiamo detto che l’Italia, il MEF, Roma ma soprattutto decine di comuni italiani, piccoli e grandi (il più grande per il momento è Bologna) conoscono Technology for People e si avvalgono di questa collaborazione che ‘triangola’ con il Titano. Ora proviamo a capire se a San Marino si può sfruttare la stessa opportunità. “Le autorità sammarinesi sanno chi siamo e che cosa facciamo – spiega Vito D’Ambrosio – Più volte abbiamo fatto sapere alle varie Segreterie di Stato che siamo disponibili nel caso in cui ci sia la volontà di usufruire della nostra esperienza e dei nostri strumenti. Nei nostri server sono censiti circa 5 milioni di unità immobiliari, circa un decimo del totale italiano: la Repubblica di San Marino ne conta 35 mila…”.

La patrimoniale è di attualità proprio in questi giorni e entro novembre va messa a punto la riforma del catasto: Se per caso – per caso – il Governo sammarinese vi chiedesse un consiglio, che cosa gli direste? “Il consiglio in generale è di analizzare nel dettaglio la situazione, per creare un modello centrale e sviluppare le singole attività. Il concetto alla base del nostro Catastoenti è semplice: ci sono tante informazioni che sono raccolte quotidianamente dagli uffici pubblici. Se vengono gestite con logica e vengono condivise dai vari uffici, diventano una risorsa. Poiché San Marino deve riformare il proprio Catasto può partire da zero e fare un buon lavoro”. E da qui si parte perché, concludiamo noi, senza un Catasto in linea con il reale valore del patrimonio immobiliare, come si fa a parlare di equità?

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