Home FixingFixing Firma Italia – San Marino, Roberto Renzi (Tecnoplay): Non tutto è fatto ma si ricomincia

Firma Italia – San Marino, Roberto Renzi (Tecnoplay): Non tutto è fatto ma si ricomincia

da Redazione

Mercoledì 13 giugno 2012 è una data destinata a entrare negli annali del Titano. È il giorno della firma dell’accordo con l’Italia. Ma cosa ne pensano gli imprenditori? Il parere di Roberto Renzi (Tecnoplay).

di Alessandro Carli

 

SAN MARINO – Il 13 giugno 2012 – data destinata a entrare negli annali del Titano – a Roma una delegazione dell’esecutivo sammarinese, capeggiata dal Segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni, ha firmato – alla Farnesina – l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali con l’Italia.

In attesa di capire cosa accadrà da domani in poi, abbiamo voluto raccogliere le parole di alcuni imprenditori locali per capire come stanno vivendo l’atteso incontro di Roma, e che traiettorie si potranno aprire sul cielo del Titano.

E’ chiaro: la firma non risolverà in toto i problemi, però rappresenta senza ombra di dubbio un segnale di distensione tra i due Paesi.

La voce degli imprenditori si alza in coro. Ed è un coro intonato: per tutti è un passaggio fondamentale per il futuro delle imprese del territorio. In attesa della seconda, grande sfida: quella dell’uscita dalla black list del Ministero dell’Economia e delle Finanze.  


Roberto Renzi

“Il 13 giugno dovrebbe essere una di quelle date che pone un’inversione e una ricostruzione del paese”. È l’opinione di Roberto Renzi (Tecnoplay). “Non tutto è fatto, è chiaro. Però si ricomincia. Quello che ci sta a cuore è si metta anche sotto controllo il bilancio dello Stato e che vengano messe in campo una serie di riforme. Non vorremmo che tutto si interrompesse a causa delle prossime elezioni politiche. L’auspicio è che il tempo che intercorre dalla firma alla ratifica sia comunque breve: le aziende, le grandi ma soprattutto le piccole, hanno già patito sufficientemente. Il periodo in empasse è stato molto lungo: sono state perse quote di clienti, con una ricaduta davvero dura per l’intero tessuto”.

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