Home FixingFixing San Marino, Progetto ANIS ‘spalmato’ in 12 Istanze. Il monito: basta balletti pre-elettorali

San Marino, Progetto ANIS ‘spalmato’ in 12 Istanze. Il monito: basta balletti pre-elettorali

da Redazione

È una posizione molto critica quella dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese nei confronti della politica.

 

È una posizione molto critica quella dell’ANIS nei confronti della politica. La potete leggere nell’intervista esclusiva di Fixing al Presidente Paolo Rondelli, ma traspare da un po’ tutti gli interventi dei membri del Consiglio Direttivo a margine della conferenza stampa di martedì scorso. A tirare le fila è il Segretario Generale Carlo Giorgi, che al di là delle bacchettate alla politica fa il punto della situazione e parla delle proposte portate avanti dagli industriali negli ultimi tre anni. Culminate con il “progetto per il Paese” che di fatto è contenuto nelle 12 Istanze d’Arengo. Giorgi ha snocciolato i temi cari all’Associazione: la necessità di far riferimento da subito a tutte quelle direttive degli organismi internazionali che hanno incominciato ad essere rivolte al Titano già dal 2009, i temi della vigilanza e della trasparenza, l’allineamento con l’UE, l’agenzia del lavoro strutturata come un’agenzia privata, la riforma del mercato del lavoro, l’efficienza degli appalti pubblici, il pareggio di bilancio, l’introduzione dell’Iva, la riduzione degli sprechi della PA, la riduzione delle festività (diciassette a San Marino, dodici in Italia), il parco scientifico e tecnologico. E poi c’è la questione aperta del metodo di lavoro, la necessità di un coordinamento “per non fare rimanere solo sulla carta tante buone idee”, e l’apertura alla privatizzazione che, per gli industriali, deve però essere a mercato, non una svendita ai privati dei privilegi che oggi appartengono al pubblico, “perché solo in un regime di vera concorrenza si può far crescere il Paese”. Tanti buoni propositi che però non possono infrangersi sul muro di gomma della politica. “Siamo a un anno dalla fine della legislatura – ha aggiunto Giorgi – E questo anno che ci porterà verso le prossime elezioni non può essere assolutamente perso nei balletti tra i partiti alla ricerca delle prossime alleanze”.

 

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