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Diario della crisi del 13 aprile

da Redazione

Sony continua a usare la mannaia tagliando altri 10.000 posti a livello globale, circa il 6% dell’attuale forza lavoro.

 

di Saverio Mercadante

 

Anche L’Unicef attacca il Rigorismo Cieco. Secondo il Rapporto dell’organizzazione, 439 mila bambini in Grecia vivono al di sotto della soglia di povertà: malnutriti, debilitati e in condizioni malsane, capita che svengano a scuola. I genitori senza speranza del 20,1% delle famiglie li mandano a lavorare. Se lo trovano un lavoro. Su 11,2 milioni di greci, due milioni e 800 mila non hanno abbastanza per vivere. 400 mila nuclei familiari sono rimasti con un reddito pari a zero, perché nessuno dei componenti ha un lavoro. Oltre 60.000 famiglie non sono più in grado di pagare i debiti contratti con le banche. Sony continua a usare la mannaia tagliando altri 10.000 posti a livello globale, circa il 6% dell’attuale forza lavoro. Ne aveva già tagliati altri 16.000 e chiuso cinque dei nove impianti di produzione delle tv ai tempi dell’ultimo piano di ristrutturazione nel dicembre 2008, nel mezzo della recessione globale innescata dal default di Lehman Brothers. La Saxo Bank, la banca danese d’investimento on line, consiglia invece di tagliare gli investimenti in Italia e in Spagna. “Le prospettive si stanno deteriorando – ha spiegato in una intervista rilasciata a Bloomberg TV, Peter Garnry, strategist dell’azionario -. Se proprio volete puntare sul mercato azionario made in Europe, opportunità interessanti sono presenti nel Regno Unito e in Germania”. La notizia non deve avere troppo rallegrato Super Mario Monti anche se è nella Top 100 di Time insieme a Draghi e Marchionne per “L’Uomo dell’Anno”. Per Monti un’altra supernotizia mentre è impegnato ad arrabbiarsi con Alesina, Giavazzi e la Marcegaglia. In Italia la disoccupazione sale dello 0,2% al 9,3% rispetto al 9,1% di gennaio. La disoccupazione nell’area Ocse resta stabile all’8,2% a febbraio. Il tasso per l’area euro cresce dello 0,1%, per l’ottavo mese consecutivo, al 10,8%, rimanendo su livelli record dall’inizio della crisi.

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