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L’accordo per l’aeroporto internazionale Federico Fellini? Un pilastro per il futuro

da Redazione

Il valore aggiunto della fiscalità del Titano applicato sui voli extraeuropei. Dogana, sarà l’Italia a farla per conto del Titano. Situazione in fieri.

 

di Saverio Mercadante

 

“L’accordo è una base di partenza molto importante: era atteso da molto tempo. Si aggiunge un valore nuovo all’aeroporto e ai risultati che ha già raggiunto. E va soprattutto sottolineato che è un progetto che si basa sul valore fondamentale della collaborazione tra Italia e San Marino e tra il Titano e il circondario”. Sono le parole di Giovanni Conti, Consigliere sammarinese in Aeradria, che ripercorrono la generale soddisfazione che ha accompagnato l’entrata in vigore del Protocollo sull’utilizzazione dell’aeroporto Rimini – San Marino firmato dal Governo della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica Italiana. “Gli eventuali sviluppi – continua il Consigliere – andranno naturalmente nel rispetto delle disposizioni comunitarie. Dovrà essere attivato quanto prima uno strumento di consultazione bilaterale: è un progetto che va nel solco di una intesa con l’Italia. E’, insomma, quel tipo di collaborazione che può produrre vantaggio reciproco perché ci si valorizza a vicenda: si è creata senza dubbio una positiva controtendenza rispetto al clima degli ultimi anni.  E’ un altro segnale importante di questo accordo. Non bisogna poi dimenticare che l’aeroporto di Rimini – San Marino è l’unico scalo italiano partecipato da due stati sovrani. Dunque, ci sono tutte le condizioni per costruire un progetto di lavoro dalle grandi potenzialità”. Ora al più presto va richiesta la prima riunione del comitato misto italo-sammarinese per l’attuazione dell’accordo. Può diventare uno dei pilastri della nuova economia sammarinese del terzo millennio: d’intesa con le Autorità italiane, vi saranno le opportunità di sviluppare proprie linee internazionali, attivare proprie compagnie aeree , effettuare operazioni doganali. “Va chiarito che San Marino essendo un paese extra UE non potrà fare dogana in proprio. La farà l’Italia per conto di San Marino. Non siamo un paese all’interno del trattato Shengen. Sarà l’autorità italiana che metterà a disposizione personale per le attività doganali”, ha affermato il comandante Denis Michelotti dell’Autorità per l’aviazione civile e la navigazione marittima. All’Agenzia delle dogane di Rimini non rilasciano dichiarazioni ufficiali: “E’ tutto ancora in fieri”, ma si conferma l’approccio tecnico descritto da Michelotti e previsto d’altronde nel Protocollo. In materia di tariffe, il Protocollo specifica che “in conformità alle disposizioni comunitarie, le compagnie non saranno autorizzate ad introdurre nuovi prodotti tariffari o tariffe più basse di quelle che esistono per identici prodotti tariffari sui servizi aerei per il trasporto complementare all’interno della comunità europea”. Ma San Marino comunque porterà al “Fellini” un valore aggiunto importante con la sua fiscalità sui voli extraeuropei: applicabile sarà esclusivamente quella sammarinese con un risparmio d’Iva di almeno 5 punti percentuali. Sognare non costa nulla, ma qui ci sono i presupposti per vedere realizzati progetti di cui già da tempo si parla. “Le condizioni per l’istituzione di un volo diretto con la Cina esistono; non resta che cercare una soluzione tecnica e politica per l’individuazione della compagnia”, ha affermato alla stampa Gianfranco Terenzi, il presidente dell’associazione San Marino-Cina. E’ uno degli obiettivi di Aeradria: i voli diretti tra Cina e Italia sono pochissimi. E anche il flusso merci dalla Cina potrebbe divenire una risorsa importante per l’economia della Repubblica e del circondario. Ricordiamo che sotto la spinta del turismo russo e del ritrovato flusso turistico dalla Germania, l’aeroporto di “Rimini – San Marino” chiude il 2011 con il miglior risultato in termini di passeggeri dal 1958 a oggi. In totale i passeggeri sono stati 920mila 549, oltre 367mila in più rispetto al 2010, per un incremento del 66.5%. Si tratta della miglior performance dei 47 aeroporti italiani. L’aumento di passeggeri è stato registrato in tutti i mesi dell’anno: spicca in particolare aprile, che ha fatto segnare un più 200 percento sul 2010. Trentadue i paesi collegati, 70 le destinazioni, tra cui 21 capitali: da/per l’estero hanno viaggiato 690mila passeggeri. In crescita esponenziale sono in particolare Repubblica Ceca e Romania, oltre alla Russia per il cui incoming turistico il Fellini conferma il suo primo posto in Italia. Per i voli privati l’aeroporto registra il miglior risultato di sempre, piazzandosi al 16posto a livello nazionale. Ottimi risultati sui quali la ratifica del Protocollo ha tutte carte in regola per mettere in moto un decisivo effetto moltiplicatore. Qualche dettaglio tecnico ancora sul Protocollo: garantisce la possibilità dell’utilizzo dell’aeroporto da parte di tutti i vettori aerei degli Stati riconosciuti da San Marino e dall’Italia per il trasporto di merci e passeggeri. Stabilisce la possibilità per gli aeromobili civili battenti bandiera sammarinese di utilizzare lo scalo come “base di armamento nel rispetto delle disposizioni internazionalmente riconosciute per la sosta degli aeromobili negli aeroporti, nonché nelle zone destinate alle operazioni e in quella destinata allo stazionamento degli aeromobili in riparazione, in costruzione o in disarmo”. Dietro un pagamento di un canone è inoltre prevista la messa a disposizione da parte dell’Enac di aree di sedime aeroportuale per una eventuale aerostazione passeggeri, scalo merci aree di parcheggio scoperte e coperte. Il Protocollo avrà durata quarantennale e potrà anche essere prorogato di dieci anni in dieci anni.

 

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