Home FixingFixing Luigi Cal (ILO): Contratti, mettetevi al tavolo senza gli occhi dell’ideologia

Luigi Cal (ILO): Contratti, mettetevi al tavolo senza gli occhi dell’ideologia

da Redazione

Ilo-Anis_Luigi_Cal_2

 

Nei giorni scorsi è stato in visita a San Marino, per la prima volta, Luigi Cal, nuovo Direttore dell’Ufficio ILO per l’Italia e San Marino. L’abbiamo incontrato alla conclusione della sua trasferta sul Titano.

di Loris Pironi


Ilo-Anis_Luigi_Cal_2.jpgSAN MARINO – Nei giorni scorsi è stato in visita a San Marino, per la prima volta, Luigi Cal, nuovo Direttore dell’Ufficio ILO per l’Italia e San Marino. L’ILO è l’Organizzazione internazionale del lavoro, un organismo tripartito che raggruppa, dalla stessa parte della barricata, i governi e le parti sociali, ovvero i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro. L’abbiamo incontrato alla conclusione della sua trasferta sul Titano.

“Questa per me è la prima visita in Repubblica – afferma Luigi Cal – sono stato nominato Direttore dell’ILO per l’Italia e San Marino nello scorso mese di giugno. Ci tenevo a incontrare personalmente i rappresentanti del Governo, dei sindacati e delle imprese di San Marino. Tra i principali motivi della mia visita quello di invitare il Governo e le parti sociali a fare in modo che San Marino acceleri sulla strada delle ratifiche delle convenzioni della nostra organizzazione. Mi spiego: San Marino ne ha già ratificate 23, comprese tutte le più importanti, e quindi il mio non è affatto un rimprovero, ma ho l’ambizione di vedere San Marino al vertice delle statistiche di coloro che ratificano le convenzioni. In particolare ho chiesto di sottoscrivere per primi, assieme all’Italia, l’accordo quadro riguardante il lavoro domestico: con le prime due ratifiche, automaticamente, la convenzione entra in vigore a livello mondiale”.

E per quale motivo è così importante questo accordo quadro?

“Si tratta del primo in assoluto che tratta di lavoro sommerso a livello mondiale: il lavoro domestico (che riguarda i collaboratori domestici, ma anche le badanti, ecc., ndr) in molti Paesi avviene in condizioni inaccettabili. E in ogni caso va tutelato e protetto dalla contrattazione collettiva”.

Parliamo ora della situazione specifica di San Marino. La situazione la conosce.

“L’ILO incoraggia il dialogo sociale, è questa la nostra missione. Anche qui da voi ci sono vari problemi: ho invitato tutti quanti a sedersi attorno a un tavolo. Perché solo creando un sistema Paese coeso si può crescere, salvando imprese e posti di lavoro. Poi naturalmente non è opportuno che io entri nel merito delle problematiche specifiche, ma ho lanciato a tutti un messaggio: fate il possibile per rinnovare i contratti di lavoro scaduti. E a Paolo Rondelli, Presidente dell’ANIS, in particolare ho chiesto di adoperarsi per arrivare a questo traguardo prima della fine del suo mandato”.

Che risposta ha avuto?

“C’è disponibilità, da parte di tutti. Ma bisogna superare i personalismi, evitare di chiudersi nelle ragioni totali, che non esistono. Privilegiare il lavoro informale e preparatorio che è più faticoso ma anche più fruttuoso”.

La crisi di San Marino è figlia anche delle relazioni con l’Italia.

“Io per quel che posso ho cercato di contribuire al dialogo già il giorno del mio insediamento facendo informalmente incontrare i due Ministri per il Lavoro, un incontro che poi si è ripetuto ufficialmente. Poi c’è il problema specifico dei frontalieri, che non riguarda solo San Marino, e anche in questo caso solo un tavolo concertativo tra tutte le parti sociali dei due Paesi può trovare soluzioni soddisfacenti, anche in forma graduale”.

Un’ultima domanda: difendere i diritti acquisiti con i denti o ragionare su nuovi e più attuali diritti? Noi propendiamo per la seconda…

“Guardi, le rispondo in termini assoluti. Il mondo cambia e ci si deve adattare, questo è un dato di fatto. Ma bisogna farlo insieme, datori di lavoro e sindacati, comprendendo reciprocamente le ragioni dell’altro. La flessibilità va bene, ma solo se è condivisa. Insieme si possono trovare nuove risorse, mettendo insieme le proprie idee. Ma guai a sedersi al tavolo con gli occhi dell’ideologia”.

 

Ilo-Anis_Luigi_Cal_1.jpg

Nelle foto: Luigi Cal incontra i vertici dell’ANIS

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento