San Marino Forum 2011, il discorso del parco scientifico e tecnologico èal centro dell’intervento del Rettore dell’Università di San Marino, Giorgio Petroni. Che spiega aspetti tecnici e pratici e prospettive del progetto del PST tra il Titano e il Montefeltro.
SAN MARINO – San Marino Forum 2011, il discorso del parco scientifico e tecnologico èal centro dell’intervento del Rettore dell’Università di San Marino, Giorgio Petroni. Che spiega aspetti tecnici e pratici e prospettive del progetto.
Quello che viene proposto è un progetto ambizioso ma possibile. Che fa appello alla speranza, da rafforzare con coraggio e determinazione. Nel mondo esistono 2 mila parchi scientifici, in Italia ce ne sono una quindicina, eccellenti.
Avendo identificato nella realtà sammarinese una peculiarità irripetibile, uno Stato indipendente inserito in un’area specifica nel cuore d’Europa”. Il Rettore parla della zona del Montefeltro come una zona d’ombra a cui poter dare potenzialità, la realtà del Montefeltro, “che è una realtà in cui la società industriale non è arrivata se non in maniera marginale. Coni d’ombra ci sono anche nel Nord Italia, e non lo diciamo in chiave negativa”.
Nel suo intervento il Rettore Petroni spiega che cos’è un parco scientifico e tecnologico, quali sono i caratteri di questo progetto, cosa potrà ragionevolmente accadere aprendo questa prospettiva.
Prospettiva che non è del tutto astratta, perché c’è una possibilità concreta di aprire sei laboratori, anticipa Petroni.
Che cos’è un parco tecnologico. “È un’area in cui esistono laboratori di ricerca e sviluppo di grandi imprese industriali. Nei laboratori lavorano ricercatori di Dipartimenti Universitari. La capacità innovativa aumenta quando si mettono a contatto, i laboratori delle imprese e delle università. In quest’area sono comprese strutture di servizio per lo sviluppo dell’innovazione”.
Cosa fa il parco scientifico e tecnologico? Fa ricerca per le imprese insediate. Fa trasferomento di tecnologia tra imprese e tecnologico, produce gli spin off, ovvero imprese ad alta intensità tecnologica, che poi usciranno dal territorio. Infine fa formazione”.
Ecco invece gli elementi che motivano i Parchi Scientifici e Tecnologici: “C’è l’effetto di prossimità e interazione, tra laboratori pubblici e privati. La riduzione dei cosiddetti costi di transazione, i costi di accesso e di coordimamento. Infine consentono le economie di scala, l’utilizzazione di impianti e di servizi comuni”.
Immaginare un’area che guardi l’ambito del Montefeltro, in cui si monta un parco scientifico e tecnologico. Si invitano imprese che vengono, perché un’operazione di questo genere di respiro internazionale. Le imprese hanno colto questa opportunità, perché si può fare una società di diritto sammarinese, con la fiscalità sammarinese, e avere denari dell’Unione Europea per fare impresa. I soldi non stanno in Italia, sono a Bruxelles, ecco perché è un’occasione irripetibile”.
Ma ci sono i problemi: L’aeroporto di Rimini “va sviluppato, non è un aeroporto internazionale”. E ancora “Mancano le strade, per andare da San Marino a Urbania ci vogliono 2 ore per fare 40 chilometri”. Va sviluppato, per Petroni, infine, il regime giuridico internazionale di San Marino.
