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San Marino Forum, De Molli: Passi avanti nella direzione giusta ma serve politica aggressiva

da Redazione

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San Marino Forum 2011, dopo l’introduzione di Tito Masi la parola a Valerio De Molli, Managing Partner di Ambrosetti, che affronta la prima parte del Forum con alcune considerazioni sul contesto di riferimento, offrendo primi spunti utili per la politica di San Marino.

 

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SAN MARINO – Valerio De Molli, dopo i ringraziamenti di rito, parte con l’analisi scenariale, i numeri, le statistiche, per poi lasciare alla seconda parte del suo intervento  la fase dei suggerimenti e delle proposte.

Il Managing Partner di Ambrosetti parte subito dal contesto di riferimento, e anticipa un’analisi su tre cantieri. Il primo riguarda la crisi economica partita nel 2008 che ha devastato il mondo e che ha colpito in maniera particolarmente forte anche San Marino. Il secondo è uno spunto che si focalizza sullo spostamento del baricentro dell’economia mondiale, con i BRICS e i cosiddetti Paesi Next-11 che stanno ritagliandosi un ruolo sempre più importante. L’ultima riflessione riguarda l’accelerazione del cambiamento, che già nella prima edizione del San Marino Forum (2007) era stato anticipato e che, secondo De Molli, ha accelerato ulteriormente negli ultimi pochi mesi.

“Il mondo ha evidenziato una doppia velocità – ha spiegato alla platea – verificabile in tutti gli aggregati economici e nelle singole aree. In Europa, ad esempio, ci sono Paesi come la Germania e la Grecia; ci sono il nord e il sud del mondo, ci sono le economie emergenti e le economie emerse.

“La crescita del PIL dimostra come il divario si stia ampliando sempre di più e tutte le previsioni dei più grandi economisti convergono sulla considerazione che il mondo troverà un suo assestamento laterale. Un fatto non irrilevante per San Marino, che è e resta incernierato nella realtà italiana ed europea. Ecco che diventa importante diventare migliori tra i migliori, partita che si gioca sui singoli territori e sui singoli individui. La velocità di crescita è la velocità del singolo vagone più lento”.

La Fiducia dei consumatori e delle imprese è al centro di un’altra importante riflessione. Perché se in ambito internazionale, malgrado tutto, la fiducia per le imprese è al massimo storico (dopo il picco negativo del 2009), quella di San Marino è al minimo storico, secondo l’analisi che ha realizzato Ambrosetti.

I problemi, per il Titano, sono a macchia di leopardo, spiega ancora De Molli. “La disoccupazione ad esempio non è un problema importante per San Marino, che ha numeri analoghi al Nordovest dell’Italia, mentre lo è per il resto del mondo. Il debito pubblico è un altro problema che non riguarda particolarmente San Marino”.

De Molli invita poi la Segreteria agli Esteri a stringere un rapporto sempre più stretto con le economie emergenti, i Next11, oltre ai BRICs.

Quindi un breve inciso sul PIL, su cui tornerà in seguito nel discorso: “Il calo del PIL 2009 per San Marino è altamente negativo, per il futuro, almeno così si pensa ma non ci sono cifre o previsioni ufficiali, potremmo trovarci di fronte ad un calo sia pure contenuto per il 2010 e una crescita molto contenuta nei due anni successivi”.

E poi De Molli si conquista il primo applauso, sincero, spontaneo, dall’assemblea quando introduce le considerazioni sulla banda larga. Dal mio albergo in cima al Monte non funziona internet, siamo stanchi di ripetercelo e di sentircelo ripetere da sei anni. Servono sì i grandi progetti, ma occorre anche sistemare alcune piccole cose che non funzionano. Proprio qui al Forum avevamo lanciato il sogno di essere il primo paese al mondo di coprire a banda larga il 100% della Popolazione. Non richiedono investimenti da miliardi di dollari ma volontà coesa di realizzare un progetto”. “Che ruolo vogliamo avere, a San Marino, sulla premessa competitiva, quella della banda larga?” E ancora: “Perché non siamo ancora presenti nelle statistiche della Banca Mondiale? Qualunque persona che voglia investire a San Marino, prima ancora di guardare se la legge lo consente, se è conveniente, guardano quelle statistiche. non è uno sforzo titanico essere inseriti. Certo, è anche un fattore di rischio perché tra i vari elementi ci sono molti fattori su cui non sarete al primo posto. Ma si farà una mappa per attirare investimenti. Qualcuno si chiederà, e se non siamo sexy per attirare crescita? Ma il fatto è che o si attirano investimenti con una progettualità che parte dalle cose di base, o difficilmente vi cadrà addosso”.

Reputazione e immagine, come diceva il Presidente Masi, anche per De Molli sono fondamentali. “Non bastano i valori sociali e la storia, se poi andiamo a vedere sui media, si vede che non trovano posto”.

La capacità produttiva. A San Marino ci potrebbe essere a costo molto contenuto sia per la pubblica amministrazione sia il settore privato.

Sul piano delle relazioni con l’Italia, De Molli cita Calimero, come anticipato nell’intervista esclusiva su Fixing in edicola oggi. “Prima c’era Visco, ricordo, e si sperava che cambiasse il Ministro. Oggi c’è Tremonti e i problemi sono gli stessi. Possiamo criticare e lamentarci di quello che viene fuori da qui, ma non possiamo ipotizzare strategie solo di un portiere che para i tiri che vengono da fuori”. Ma al Governo in carica regala un elogio: “Avete portato avanti una carrellata quasi impressionante di manovre anche difficili, di riforme, di leggi, di disegni, di passi avanti che hanno aiutato a fare qualche progresso. Certo, è vero, non abbiamo ancora tagliato traguardi importanti, ma mi sembra che la strada sia quella giusta. Avete fatto quello che non si poteva evitare di fare”.

Capitolo PIL.  “Il PIL? È utile leggerlo in una serie storica e in termini reali, ripulito dall’inflazione negli anni. A prezzi costanti dal 1095 nel 2009, siamo tornati ai livelli del 2003. Dobbiamo riflettere su quale sia il punto di ripartenza”. Scomposto nei suoi fattori, il PIL sammarinese rileva una crescita a due cifre del commercio, un’analoga perdita a due cifre per l’industria. Piccolo appunto: “Non si capisce come il turismo non abbia un’area in sé nelle statistiche, oggi è spalmato su 3 aree, forse avrebbe una sua dignità autonoma di rappresentatività nel settore”.

A volo radente anche sull’occupazione e sulla bilancia commerciale. “Per i sammarinesi l’occupazione è migliorata perché si sono ‘scaricati’ soprattutto i frontalieri. La bilancia commerciale ha un saldo attivo, ma se ci confrontiamo con gli altri Stati piccoli e medi siamo la metà del lussemburgo e un quarto di Monaco, in prospettiva c’è molto da fare”.

La stabilità. Ancora una volta elogi per il governo, la cui durata (2 anni e mezzo…) è da record. Dal 1998 ad oggi si sono infatti susseguiti la bellezza di 11 governi. Ma il problema della stabilità, unito a quello della credibilità, riguarda anche Banca Centrale. “In questi quattro anni cruciali avete avuto ben quattro Governatori di Banca Centrale, con una vacatio del ruolo del 50% del tempo”.

L’intervento del primo intervento di De Molli si chiude con un’immagine proiettata sullo schermo: “Siete stati travolti da uno tsunami”. Da qui si dovrà ripartire.

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