San Marino Forum 2011, il presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, Tito Masi, apre il dibattito dopo una breve presentazione del moderatore Sergio Barducci. E’ il primo intervento al Forum Innovare e competere per il futuro.
San Marino Forum 2011, il presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, Tito Masi, apre il dibattito dopo una breve presentazione del moderatore Sergio Barducci.
Sin dal 1994 con istituti di ricerca come Nomisma sono state fatte analisi approfondite sullo stato del Paese. Lo Studio Ambrosetti ha prodotto in questi anni lo studio più completo mai fatto sulla Repubblica . Ma non siamo mai riusciti a passare dall’analisi ai fatti. La politica, l’instabilità governativa è stata devastante. La classe dirigente ha molte respopnsabilità ma negli ultimi tempi sono state fatti molti pass in avanti in materia di antiriciclaggio, sullo scambio di informazioni. In tempi brevissimi le norme della Repubblica sono state aggiornate a quelle europee, bisogna dare atto a questo governo di aver allineato le norme dello stato allo standard internazionale. Ma è necessario ora un concreto, vero, cambio di passo, un progetto condiviso, eurocompatibile, non un libro dei sogni. Dobbiamo recuperare la capacità del lavoro, recuperare una reputazione internazionale, sostenere e rilanciare le imprese come anche la grande tradizione storica della Repubblica. E’ decisivo puntare su ricerca e sviluppo. Dobbiamo inaugurare un nuovo ciclo nel turismo riqualificando l’offerta alberghiera. Il commercio deve puntare alla differenziazione fiscale e aprirsi anche ai contributi d’eccellenza che provengono dall’esterno. Insomma bisogna avere il coraggio delle scelte. Anche sui giochi dobbiamo avere chiaro che non possiamo essere il paese dei casinò, ma ci può essere una gestione oculata e diretta da parte dello stato che può fare bene alla casse dello stato e incentivare il turismo. Dobbiamo reperire Risorse finanziarie e umane anche fuori dalla Repubblica, senza pregiudizi, se questo serve a riqualificare il sistema paese. Anche sulle residenze bisogna fare una definitiva chiarezza, eliminare le fasulle, puntare invece su quelle qualificate che producono reddito e ricchezza per il paese. Aprirsi vuol dire anche esternalizzare e scegliere il privato. Siamo uno dei paesi più statalisti d’Europa. Serve coesione, dobbiamo lasciare i personalismi. Ci sono le condizioni umane ed e conomiche per tornare a crescere. Io credo che sia possibile un’inversione di tendenza che possa aprire nuove possibilità per il futuro della Repubblica.