Home FixingFixing Consorzio Terra di San Marino, “Dolce come il miele”

Consorzio Terra di San Marino, “Dolce come il miele”

da Redazione

Serata dedicata alle api.

C’è un passaggio, delicatissimo e dolce, che attraversa – sottile filo color dell’oro – uno dei pezzi più belli dell’ultimo Fabrizio De André. In “Ho visto Nina volare” la sua voce racconta e si arrampica sulla fune della memoria, e risale, lentamente, per aprire una finestra sul passato. “Mastica e sputa da una parte il miele, mastica e sputa dall’altra la cera”, una frase reiterata nel brano, sembra rappresentare l’andamento faticoso della vita: come api operaie, è necessario costruire passo dopo passo le proprie esperienze. Prima che venga neve. L’inesorabilità delle stagioni, raccontata attraverso la laboriosità delle api. Bisogna raccontarla poeticamente, la storia del miele. Solo così si può entrare nella Fabbrica del Gusto, il laboratorio organizzato dal Consorzio Terra di San Marino, che ha dedicato una serata – “Dolce come il miele” – al prodotto delle api. A parlare dei laboriosi e preziosi (per l’uomo) insetti, un parterre du roi: il presidente della Cooperativa Apicoltori, Gualtiero Stacchini, la dottoressa Ercolani, dietista del servizio dietologico dell’ISS, Maurizio Berardi, dirigente del Dipartimento per la Prevenzione, l’apicoltore e degustatore professionista di miele Marco Valentini, di Sansepolcro. Stacchini ha illustrato lo stato dell’arte della cooperativa sammarinese, che conta 67 soci. “Sul Titano vengono prodotte solo alcune tipologie di miele: il millefiori, il tiglio, la sulla e la melata. A seconda del periodo, un millefiori può avere più o meno percentuale di ‘fiori’: ogni vasetto è differente da un altro. Bisogna fare attenzione alla conservazione. Il miele soffre molto gli sbalzi di calore”. Maurizio Berardi invece si è soffermato sulla “chimica” del miele: “Tra i dolci, è il più ricco di zuccheri semplici. E’ l’unico che deve le sue caratteristiche alla natura, alle piante e alle api. Il grande vantaggio del miele è quello di poter apportare all’organismo calorie prontamente disponibili, senza richiedere processi digestivi e senza apportare, nel contempo, sostanze indigeribili o dannose”. Il miele è prezioso anche per chi lavora con il cervello. “E’ noto – ha sottolineato Berardi – che il sistema nervoso può svolgere regolarmente le proprie funzioni solo se sufficientemente nutrito grazie a un costante apporto di glucosio. Un cucchiaino di miele può ripristinare l’equilibrio”. Sull’eterna questione del miele o lo zucchero, Berardi non ha dubbi: “Chi deve fare attenzione all’apporto energetico giornaliero perché ha la tendenza a ingrassare, può utilizzare il miele come dolcificante. Infatti il miele – di tutti i tipi ma in particolar modo quello di acacia – ha un elevato contenuto di fruttosio, che è responsabile dell’elevato potere dolcificante”. Infine, un paio di curiosità. Per gustare il miele – hanno chiarito i relatori – è consigliato, per chi lo usasse come dolcificante nel latte o in altre bevande, di non aggiungerlo mai quando le bevande sono bollenti. La temperatura troppo elevata sottrae gran parte delle proprietà del miele. Poiché il miele è fortemente “cariogeno”, gli esperti sostengono che è sconsigliato immergerlo nel ciuccio del neonato, perché può provocare carie nei dentini da latte. Dopo l’escursus storico condotto dalla dottoressa Ercolani e incentrato sul ruolo del miele nell’alimentazione e nella cosmesi degli antichi, Marco Valentini ha accompagnato i partecipanti alla scoperta e alla degustazione. Un viaggio sensoriale tra i profumi e il sapore, tra i mieli di acacia, millefiori, melata, tiglio, eucalipto e castagno. Sei declinazioni dell’oro delle api, sei alimenti che hanno un’anima decisa. Da quelle più leggere dell’acacia e del millefiori sino alla corposità e alla forza dei castagno, o ai poteri balsamici dell’eucalipto, viscoso e delizioso d’estate, ottimo in inverno per combattere la congestione delle vie respiratorie. Il migliore? Come sempre, ci vengono incontro gli antichi romani: “De gustibus…”.

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